Testimonianza di Mario Atzeni di Gonnosfanadiga (Cagliari)

Pace a voi tutti, fratelli e sorelle del mondo intero. Sono Mario Atzeni di Gonnosfanadiga (Cagliari), del gruppo di Preghiera di Cagliari. Ho conosciuto Mamma Lucia a Maggio del 1995. Mi recai insieme alla mia compagna in pellegrinaggio e da allora, io e lei, Ringraziamo il Padre Buon Dio dell’Infinito Dono che ci ha concesso, nel farci conoscere in questo Mondo, la Sua Gloria, la Sua Perla Preziosa, la Sua e nostra Madre, Mamma Lucia. Abbiamo ricevuto dalla nostra Mamma tantissime Grazie nello Spirito e nel corpo. Una in particolare mi accingo a raccontare. Partii insieme al gruppo della Sardegna per la Santa Funzione del 11 Marzo 2016, per la Santa ricorrenza dell’Apparizione di Sesto San Giovanni (Milano), 11 Marzo 1970. Ci imbarcammo con il gruppo di preghiera di Cagliari, il giorno 9 Marzo, con destinazione Cagliari – Civitavecchia, verso le ore 19:00. Arrivati a Civitavecchia la mattina del giorno 10, ci unimmo all’altro gruppo di preghiera proveniente da Olbia e con il pullman proseguimmo il viaggio verso la Puglia. Giunti in serata in prossimità di Termoli, sostammo presso un albergo del luogo per la breve sosta notturna, per poi proseguire l’indomani mattina presto, giorno 11, verso il Gargano dove è situata Casa Santa, Dimora di Dio. Salì in camera insieme ad altri due fratelli del gruppo di preghiera, quando all’improvviso ebbi un malore che mi rese insensibile la parte destra del corpo. Il braccio era totalmente bloccato e avvertì un forte formicolio dalla testa sino alla vita. Ebbi paura in quanto non compresi cosa mi stesse accadendo. I miei fratelli accanto, cercarono di tranquillizzarmi. Non volli, comunque, preoccuparli eccessivamente, dicendo loro che una buona dormita mi avrebbe giovato. Pure loro erano stanchi, li rassicurai, e così poterono andare a riposare. Le mie condizioni però non migliorarono, ebbi timore di addormentarmi. Invocai la Nostra Dolcissima Mamma, Le chiesi aiuto e pregai in silenzio. La Mamma mi venne subito in soccorso, sentii la Sua Santissima Presenza, non ebbi più paura e anch’io stanco, con la Preghiera e il Nome Santissimo di Mamma sulle labbra, mi addormentai serenamente, nonostante il malessere avesse causato una insensibilità totale della spalla e del braccio destro. All’indomani ci svegliammo presto, per prepararci e riprendere il viaggio per la Santa Dimora di Dio sul Gargano. Era il giorno della Solennità dell’11 Marzo 2016. Notai con grande stupore che tutti i sintomi avvertiti quella notte, erano spariti completamente. Il braccio, la spalla e tutto quanto, avevano Miracolosamente ripreso la loro normalità. Condividendo con tutti la mia gioia, ringraziai subito la Mamma che era arrivata con la Sua Santa Grazia, per il Miracolo appena ricevuto dalle Sante Mani di Mamma Lucia che mi permise di partecipare senza problemi, insieme a tutti i pellegrini, alla Santa Funzione. Al rientro dal pellegrinaggio in Sardegna, due giorni dopo, consultai il medico per l’accaduto e subito volle fare degli accertamenti diagnostici, anche perché avevo valori della pressione arteriosa molto alti e quindi, su consiglio medico, fui ricoverato presso l’Ospedale “Brotzu” di Cagliari, dal giorno 13 Marzo 2016, per 11 giorni. In effetti tutti i medici che mi controllarono presso l’ospedale, avevano dato per certo che quanto era avvenuto i giorni precedenti, non era dovuto ad un semplice malessere, ma da un sicuro ictus e quindi fui sottoposto a tantissime visite mediche: tac, elettrocardiogrammi, risonanze magnetiche all’encefalo con e senza contrasto, ecodoppler ecc. I medici, con grande perizia, vollero verificare il danno dell’ictus encefalico, come indicarono quale probabile diagnosi al momento del ricovero. Non riuscirono mai a confermarlo, anche perché ad ogni visita specialistica o esame diagnostico strumentale, il risultato era sempre negativo, notai in loro un certo stupore. Non trovarono alcuna anomalia, né a carico del cuore, né a carico dell’encefalo, neanche riferibile a un recente passato. Io non mi stupii, dal primo momento nel mio cuore c’era solo la consapevolezza che solo Mamma Lucia, col Suo Immenso Amore, aveva operato in me questo Grande Miracolo. Agli occhi increduli dei medici, appariva come tutto quanto strano, li sentii anche consultarsi tra di loro, ma nulla appariva a loro. Fui dimesso il giorno 24 Marzo, senza alcuna diagnosi, se non quella di ipertensione arteriosa da trattare con un semplice farmaco specifico.
Ecco fratelli e sorelle, la Verità è che solo la Mamma può arrivare prima dell’uomo della terra e Dispensare Grazie e Miracoli, come sempre fa per tutti i figli da Lei Concepiti. Grazie Padre nostro Buon Dio che nelle Sante Mani della Mamma hai affidato la Fondazione delle Grazie e che per Amore Suo, Doni continuamente a noi peccatori. Mammina dolcissima, Sei sempre vicino a noi, Ci Soccorri in ogni momento senza chiedere nulla in cambio, ma solo la quinta parte di un granellino di senape di Fede in Dio.
In Mamma si manifesta sempre la Potenza dell’Eterno Iddio, in Colei che è tutto, Spirito Santo, Divino Amore, Carità, Bontà Infinita, Madre di Dio e Madre Nostra. Colei che è la Fonte delle Grazie, la Fonte della Preghiera, la Sorgente in cui chiede a ciascuno di immergersi per il rinnovo della propria vita, basata, non più sul peccato, ma sul Suo stesso Amore, che si estende su di noi col Suo Santo Manto. Amarsi gli uni gli altri, in un solo Amore, nella carità, nella comprensione, nel perdono verso il prossimo, senza aspettarci nulla in cambio, se non la consapevolezza che operando con i Suoi Santi Insegnamenti, insieme al Padre e a Gesù, ci prepara all’atteso Nuovo Loro Incontro, nel Nuovo Mondo che viene, preparato dalla Nostra Mamma Lucia, Santa Madre di Dio e Madre Nostra. L’Eccelsa: “Vergine Madre, Figlia del Tuo Figlio, Umile e Alta più che Creatura, Termine Fisso d’Eterno Consiglio, Tu Sei Colei che l’Umana Natura Nobilitasti …” (Canto XXXIII – Paradiso di Dante Alighieri). Grazie Mammina, facci innamorare di Te e del Tuo Figlio che è anche Padre Nostro. Facci degni di poter sempre ringraziare a Te, al Padre, al Nostro Signore Gesù, nel nostro cammino terreno.
Onore, Lode e Gloria al Padre Celeste, al Nostro Signore Gesù, alla Nostra Mamma Luce e a Tutto il Cielo della Santissima Trinità.
Un forte abbraccio e tanti baci a Te Mamma Lucia Gloria e Sposa di Dio, al Padre Celeste Onnipotente, a Gesù Nostro Signore e a Voi tutti Fratelli e Sorelle della Santa Dimora di Dio, sempre vicini a noi con le Vostre Sante Preghiere. Pace a Voi e a tutti i fratelli e sorelle di tutta la terra intera.
Con gratitudine, Tuo figlio Mario.

Allego certificati medici:

Testimonianza di Rosa Natale di Altamura (Bari)

Pace a tutti fratelli e sorelle di tutto il mondo intero, sono Rosa Natale di Altamura, voglio gridare con tutte le mie forze a tutti voi, l’Immenso Miracolo ricevuto, grazie all’intervento Divino della nostra Infinita e meravigliosa Mamma della Luce. Io, insieme al mio compagno, abbiamo un’azienda nella zona industriale di Altamura, con 40 Operai, dove produciamo salotti artigianali. Ieri verso le 16:30, prima che finisse la giornata lavorativa, è scoppiato un incendio improvviso, per causa di un corto circuito che ha fatto prendere fuoco uno dei tanti carrelli contenenti spugna di imbottitura per salotti. In pochissimi minuti le fiamme si sono ampliate a causa dei tantissimi materiali altamente infiammabili, facendo incendiare a catena altri carrelli. Tutto il personale, insieme a noi, eravamo immersi in una enorme nube di fumo nero e di gas tossici, cercando di poter domare le fiamme con i vari estintori. All’interno della stessa struttura, oltre ai vari materiali di legno, tessili e spugne varie altamente infiammabili, sono presenti anche serbatoi contenenti aditivi chimici e colle varie che, avvolti nel fuoco, dovevano solo esplodere. Il mio grido, alla Mamma, stringendo nelle mie mani la Sua Foto, è stato fortissimo e disperato per tutta quella tragedia che si stava consumando sotto i nostri occhi, per la paura di eventuali perdite di vite umane, immerse in quell’ inferno di fuoco, in quei gas tossici e nel buio del fumo nero. Gridavo alla Mamma di correre, di correre, solo Lei poteva fermare tutto. Gridavo il nome di mio nipote che aveva la postazione proprio nel punto dove si è divulgato il fuoco. “Mamma, Mamma, salva a tutti, salva a tutti”, continuavo a chiamarLa a squarcia gola.
Cari fratelli e sorelle del mondo intero, esterrefatti siamo tutti noi insieme alle forze dell’ordine accorse e ai pompieri, siamo tutti usciti vivi Miracolosamente, senza una spiegazione certa. Siamo usciti dall’inferno, da un’inspiegabile mancanza di esplosione certa dei vari serbatoi immersi nelle fiamme ed il fuoco Miracolosamente domato. Come ringraziarTi Mammina cara, come non gridare al mondo intero la Tua Potenza Divina che rende possibile l’impossibile. Il nipote che ha la postazione di lavoro dove è avvenuta la scintilla di fuoco di corto circuito e da dove sono partite le alte fiamme, proprio ieri si era preso un giorno di permesso ed io non ero nemmeno a conoscenza, mentre tutti gli altri operai, insieme a me ed al mio compagno, siamo usciti tutti Miracolosamente illesi da una sicurissima tragedia di massa.
Grazie Mamma, Fonte di tutte le Grazie che il Padre ha deposto nelle Tue Santissime Mani, grazie per averci salvato tutti. Sotto il Tuo Santissimo Manto le fiamme dell’inferno, che brucia questo mondo che se ne va, nulla possono nuocere ed invano è il loro operato distruttivo dinanzi a Colei che ha vinto il mondo, schiacciando il capo al serpente maligno.

Eternamente grata, Tua figlia Rosa.

Testimonianza di Viviana Di Bello di Foggia

Pace a tutti carissimi fratelli e sorelle, mi chiamo Viviana Di Bello e faccio parte del gruppo di preghiera di Foggia.
La scelta di portare la mia testimonianza oggi, 1 aprile 2018, nella ricorrenza della Santa Pasqua, non è una coincidenza.
Sembrava un sabato qualunque quello di un anno fa e mi accingevo a svolgere la mia giornata come sempre.
Poco prima di pranzo avvertii un fortissimo dolore all’addome al quale non diedi peso, quindi pranzai e cercai di coricarmi un po’ prima di andare a lavoro. Quelle fitte così acute però non mi permisero in alcun modo di riposare, era impossibile assumere una qualsiasi posizione senza che mi contorcessi.
Mi preparai per andare a lavoro ma i dolori aumentarono e diventai pallida come un lenzuolo così la mia custode mi portò alla guardia medica. Mi fu detto che probabilmente il tutto era legato ad un follicolo nelle ovaie che si era infiammato, mi firmarono un documento e mi spedirono al pronto soccorso.
“Un’odissea”.
Entrai immediatamente e mi fu subito fatto il primo emocromo. Passarono due ore e nessuna notizia dei dottori che avrebbero dovuto visitarmi, nessuna posizione mi dava sollievo, il mio pensiero e quello dei miei custodi era rivolto alla Mamma, bussando al Suo Immacolato Cuore per il Suo Santo Pronto Soccorso. Nel frattempo mi assalì una fortissima nausea, così mi avviai verso la toilette ma non ci arrivai mai, persi i sensi e se non ci fosse stata la mia custode a sorreggermi sarei crollata a terra. Mentre mi facevano rinvenire, vidi i visi di due giovani che mi sorridevano, non so chi fossero ma erano immersi in una Luce meravigliosamente candida e rassicurante. Mi svegliai e quei due ragazzi non li vidi più, due Angeli mandati dalla Mamma pensai. Finalmente i dottori si interessarono al mio problema che, con molta superficialità, sminuirono, dicendomi che avendo una soglia del dolore molto bassa, la perdita dei sensi non dipendeva da altro, se non da banalissimi dolori di ovulazione.
Mi fecero dei controlli e mi spedirono in chirurgia d’urgenza, “solo per precauzione”, dove aspettai altri tre quarti d’ora perché il medico mi visitasse. Nel frattempo erano presenti due specializzande che guardando il mio emocromo, (molto molto basso!!!) e tastandomi l’addome, mi rassicurarono dicendomi che sarei tornata a casa presto. Ma io ed i miei custodi eravamo molto preoccupati e chiamavamo la Mamma affinché corresse Lei a dar lume ai medici che sembravano non aver ben capito cosa avessi.
Quando il dottore terminò la visita, infatti, il suo parere fu positivo e avrei potuto far ritorno a casa in serata se non fosse stato che, essendo io una giovane donna con un dolore in una zona di interesse ginecologico, preferì farmi controllare nel reparto di ginecologia.
Qui mi accolsero le infermiere che mi fecero accomodare nella sala visite. Dopo pochissimi secondi entrò il medico che mi visitò e con una sensibilità di pochi, mi disse che avevo del liquido nell’addome e che poteva trattarsi di sangue. Per precauzione mi fece fare il secondo emocromo, specificando che la nottata l’avrei passata in ospedale sotto controllo e che dovevo rimanere a digiuno per un’eventuale intervento l’indomani. Rimasi seduta sulla sedia della stanza un po’ preoccupata, mentre fuori i miei custodi ed il mio compagno cercavano di sorridermi e di tranquillizzarmi. Avvertii nuovamente quella strana nausea e gridai che stavo per svenire di nuovo. Rinvenii con più difficoltà questa volta, tra gli schiaffetti della mia custode e le infermiere che mi spogliavano per portarmi in sala operatoria d’urgenza. Da quel momento in poi ho dei ricordi molto sfocati: l’anestesia, i medici, le infermiere mentre la mia custode chiamava Casa Santa affidandomi alle cure della nostra dolcissima Mammina e alle preghiere dei Santi Fratelli e delle Sante Sorelle della Dimora di Dio.
Dopo due ore uscii dalla sala operatoria e rividi tutti, i miei custodi ed il mio compagno, fuori che mi aspettavano.
La mattina seguente il ginecologo che mi aveva operata, facendomi visita mi disse che era stato un Miracolo perché un minuto in più e non sarei stata qui oggi. Dal mio addome fu aspirato un litro e mezzo di sangue, versatosi per un follicolo scoppiato e che non si capì subito cosa avessi perché era evidente che avessi una soglia del dolore molto alta e questo aveva confuso i medici del pronto soccorso. Quando il chirurgo mi parlava, io sorridevo perché sapevo che il Miracolo era la Mamma che non lascia mai soli i figli che a Lei si affidano, mi sentivo forte, protetta ed orgogliosa, figlia indegna ma enormemente grata alla nostra Mammina delle Grazie impossibili.
La mia ripresa fu sbalorditiva, la mattina successiva all’intervento, tolsero il drenaggio, ed iniziai a farmi le “passeggiate” nei corridoi del reparto, sotto gli occhi increduli del personale medico.
Fui dimessa il 5 aprile 2017 ad ora di pranzo, per mia insistenza, grazie alla Mamma stavo bene e volevo tornare a casa .
Il 30 settembre 2017 ho potuto sposare Alessandro, il mio compagno e il 15 Dicembre ho compiuto 30 anni.
Ogni giorno ringrazio la Mamma e il Padre per questo ennesimo enorme regalo che mi hanno voluto fare, mi hanno fatta Rinascere ed io oggi, ad un anno dell’accaduto, dopo i vari controlli, voglio testimoniare la Loro Grandezza, come potrei non farlo.
Chi ha conosciuto la Mamma non può smettere di Credere, il Suo Sorriso, le Sue Parole, i Suoi meravigliosi Occhi, ma soprattutto i Suoi Santi Insegnamenti e le Infinite Grazie e Miracoli che ha strappato al Padre nostro Creatore, per Sua Intercessione, per tutti i figli da Lei Concepiti.
Evviva la Mamma e il Padre che sempre ci sorridono e ci affiancano in ogni nostra battaglia terrena.
Santa Pasqua.
Pace a tutti.
Viviana

Testimonianza di Lorenza Pace di Bari

Pace a tutti fratelli e sorelle, mi chiamo Lorenza Pace, sono una delle figlie della Mamma dell’Amore, della Mamma Celeste del Signore, sulla terra Mamma Lucia. Faccio parte del gruppo di preghiera di Bari, scrivo per testimoniare la Grandezza della Mamma, che nonostante tutto, non abbandona mai i Suoi figli. Ho conosciuto Mamma la prima volta negli anni 80, ho frequentato Casa Santa, ma poi forse perché non ero forte nella fede e nella perseveranza, ho trascurato la Via Maestra. Nel giugno del 2017, dopo un anno che soffrivo di cistite, come avevano diagnosticato i dottori, scopro di avere un cancro. Nella disperazione, il mio pensiero all’improvviso corre alla Mamma dell’Amore, e subito mi attivo per poter arrivare a Lei, la Via Maestra che avevo incoscientemente trascurata. Da quel momento mi aggrappo a Lei con tutte le mie forze, Lei Unica Sola grande speranza di vita dell’Anima e del corpo, anche per una figlia indegna è scellerata come me. Subisco un intervento delicatissimo di 12 ore, con la fede e la speranza sempre rivolta alla Mamma, che è sempre pronta con il Suo Santo Pronto Soccorso, e supero brillantemente l’operazione delicata. L’ 11 Marzo del 2018, giorno dell’Apparizione della Mamma scesa in terra, grazie al Suo Santo intervento Miracoloso, supero con la meraviglia dei dottori, un altro intervento urgente e delicatissimo per una ischemia, senza avere nessuna conseguenza. Dopo l’intervento, i dottori decidono di sottopormi a stretti controlli per la stadiazione del cancro, aspetto con ansia e paura l’esito dei controlli, sempre con la fede e la speranza nella Mamma, che in pochissimo tempo, mi fatto Grazia già due volte. Oggi 23 Marzo 2018, scrivo dall’ospedale, dove contro ogni previsione medica, Miracolosamente non c’è più segno di tumore in nessuna parte del corpo. Voglio gridare al mondo intero, la Potenza della Mamma, che nonostante la mia mancanza di perseveranza e la mia scelleratezza, Lei non dimentica nessun figlio, e corre veloce in soccorso donando Grazie e Miracoli a tutti i figli da Lei Concepiti. Chiedo umilmente perdono alla Mamma e supplico di tenermi stretta a Lei, che non permetta mai più che mi allontani da Lei che è Luce e Via di Dio. Grazie, grazie Mamma, Ti voglio un bene grande, grande, un abbraccio immenso a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa.

Testimonianza di Elena Fiorentini di Tortona (Alessandria)

Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Fiorentini Elena di Tortona e faccio parte del gruppo di preghiera di Novara.
Da tanti anni, una mia amica mi parlava di Mamma Lucia, delle Sue grandezze, mi riportava delle Grazie e Miracoli che aveva ricevuto; era ed è assidua frequentatrice di Casa Santa, e tanto devota, direi devotissima, perché tutti i suoi progetti, la sua salute e quella dei familiari, la sua gioia, la sua stessa vita, l’ha deposta con fiducia piena, senza ombra di dubbio, nelle Sante Mani della Regina del Cielo e della terra.
Mi parlava con entusiasmo, ma con tanta discrezione; dalla Mamma mi diceva non si arriva per altrui convinzioni, ma da una chiamata diretta del Padre nostro Celeste; la mia chiamata non era ancora arrivata, ma io trascinata dall’entusiasmo della mia amica, nei momenti più difficili invocavo la nostra Santissima Mamma, Le chiedevo aiuto e protezione; capivo e sentivo dentro di me che il Suo Pronto Soccorso mi raggiungeva.
Il mio momento per presentarmi nella Santa Dimora di Dio è arrivato due anni fa; non sono stata ricevuta nella Casetta delle Grazie e abbracciata Fisicamente dalla nostra dolcissima Mamma, ma sentii dentro di me una grande gioia; mi rendevo conto che tutto ciò che mi circondava mi era sereno e benevolo, ero leggera, il peso e l’appartenenza ad un mondo pieno di difficoltà e insidie non davo considerazione; la pace vera, la pace di Dio era scesa dentro di me.
La Mamma nostra e di tutta l’umanità, mi aveva attesa per tanti anni, e quando giunsi nella Santa Dimora di Dio, fui accolta, presa per mano, seguita e nutrita dei Suoi Beni Celestiali.
Ora mi sento amata, profondamente amata; a Lei mi affido con amore e devozione, e in Lei ripongo le mie attese e le mie speranze; e anche se per causa di una malattia protrattasi per sei anni, che sembrava definitivamente vinta, mi vengono richiesti esami di controllo, chiedo di tenermi per sempre sotto il Suo Santissimo Manto.
Carissima Mamma non Ti ho conosciuTa di Presenza, ma nasino-nasino lo faccio con Te tutte le mattine; mi sento sempre in Tua compagnia, e la mia Anima si riempie di gioia.
Grazie ancora Mamma Lucia; con affetto e devozione Tua figlia Elena.
Un abbraccio per tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa che pregano per lenire le sofferenze di tutta l’umanità.

Testimonianza di Isabella Laurentino di Torre Annunziata (Napoli)

Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Isabella Laurentino del gruppo di preghiera di Santa Maria La Carità. Mi sono sposata nel 2007 grazie a Mamma ho subito avuto la Grazia della Sua Santa Materna e Paterna Concipazione e il 12/06/2008 è nato Matteo il mio primo bimbo. A giugno del 2010 è stata l’ultima volta che sono stata ricevuta dalla Mamma nella Casetta delle Grazie. Prima di iniziare a ricevere, Mamma come sempre, uscì fuori a nutrirci con la Santa Parola di Dio, e come sempre disse: “In verità vi dico che chi doveva ricevere ha già ricevuto”. Quel giorno fuori dalla Casetta, in attesa di essere ricevuta, nel mio intimo chiesi a Mamma di pensarci Lei, come sempre, per il Santo lavoro del mio compagno e poi Le chiesi la Grazia di un altro bimbo. Quando entrai, senza che io parlassi, Mamma mi disse: “Ora Mamma deve pensare ad incoronare il vostro amore…”e sorridendo aggiunse” e poi vedrai…”. Grazie alla Mamma il 18 luglio del 2011 è nato Cristian il mio secondo bimbo. Nel momento che è nato Cristian, precisamente dal momento in cui l’ho visto per la prima volta nella sala operatoria, ho sempre pensato che due bimbi erano pochi, anche se in quel momento pensare una cosa del genere era un po’ da pazzi. Prima di chiedere alla Mamma di nuovo la Grazia della Sua Santa Concipazione passarono circa tre anni. A giugno del 2014 abbiamo chiesto alla Mamma di nuovo la Grazia tanto desiderata, ma questo bimbo non arrivava perchè i tempi del Signore non sono i nostri e poi Mamma ci ha sempre insegnato che nè per volere di sangue e nè per volere di carne che arrivano i bambini, ma solo per la Santa Misericordia del Nostro Padre. In quei momenti ho capito un pochino cosa provano tutte quelle spose a cui manca una culla…ed io ne avevo già due. Dopo un anno e mezzo a Settembre del 2015 finalmente ero in attesa, ma purtroppo dopo soli tre giorni seppi di aver perso il bimbo. Vi lascio immaginare il mio sconforto, ma subito ci fu il Santo Pronto Soccorso della Mamma che piano, piano mi aiutò a rialzarmi. In quel periodo difficile venne a trovarmi una mia zia che, a modo suo, per confortarmi mi disse che non faceva niente e che magari più in la sarebbe arrivata una femminuccia visto che avevo due maschietti. Forte della Presenza di Mamma che mi sorreggeva, dentro di me ho sempre pensato che Mamma a bocca asciutta non mi avrebbe rimasta. Per far capire a questa mia zia che io un altro bimbo l’avrei voluto anche se fosse stato un altro maschio, arrabbiata le risposi: “io questa gravidanza l’avrei voluta anche se fossero stati due gemelli maschi!” Con la convinzione che questa era una cosa praticamente impossibile, perché non ci sono gemelli, nè nella famiglia di mio marito nè nella mia. Dopo un po’ di tempo una notte sognai la Mamma che mi disse: “A Ottobre… a Ottobre”. Fratelli e sorelle dopo questa meravigliosa Visione della Mamma, nello stesso anno a Marzo del 2017, seppi di essere di nuovo in attesa. Appena seppi di essere in attesa, la prima cosa che feci fu quella di chiamare a Casa Santa, per ingraziare la Mamma, per affidarmi a Lei e anche perché avevo paura che, ciò che era accaduto un anno e mezzo prima, potesse ripetersi. La Santa sorella rispose che non dovevo piangere perché se la Mamma me l’aveva donato, era perché lo potevo portare avanti, poi aggiunse che dobbiamo sempre ricordarci che non siamo noi che facciamo arrivare i bambini, ma è la Mamma che sta 40 secondi Faccia a terra affinchè il Padre dia la Creazione di un’Anima ed aggiunse ancora che quando in una casa arriva un bimbo, arriva il Signore, è come il Santo Natale. Alla prima ecografia la dottoressa mi comunicò che ne erano due, già due gemelli! Io e il mio compagno rimanemmo davvero senza parole e solo dopo tre mesi quando la dottoressa mi disse che erano due maschi, mi ricordai delle parole che dissi a mia zia, e la Mamma che tutto Vede e Conosce ogni desiderio e pensiero dei figli, esaudì la mia proposta. Così il 2 Ottobre, come mi aveva predetto la Mamma in visione, sono nati i miei due gemelli maschi! Grazie a Dio Padre e a Dio Madre che per la loro Infinita Misericordia il 2 ottobre 2017 hanno fatto arrivare in anticipo il Santo Natale nella nostra casa…tutto raddoppiato! Un abbraccio a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa sempre in preghiera per tutti i dolori, sofferenze e necessità dell’intera umanità.

Testimonianza di Salvatore Sanzone di Castellammare di Stabia (Napoli)

Io sottoscritto Sanzone Salvatore, residente a Castellammare di Stabia (NA), che posso dire di Mamma Lucia, avevo mia figlia di soli 11 anni, una mattina, alzandosi dal letto, si ritrovò un piede e la gamba fino al ginocchio gonfi quasi il doppio. Andammo all’ospedale di Castellammare di Stabia (NA), i medici presero la cartella clinica di quando la bambina nacque, mi dissero che la bambina era nata bene e fin a quell’età la bambina non aveva mai avuto problemi di salute e così la ricoverarono al nuovo ospedale Policlinico di Napoli per due lunghi mesi, dopodiché mi chiamò il professore e mi disse che le aveva fatto un’analisi, per maggior sicurezza, anche presso l’ospedale Pascale di Napoli che è addetto alle malattie tumorali ma, la bambina non aveva niente. L’unica cosa che lui aveva riscontrato erano i vasi comunicanti con le vene più stretti. Lui, era specialista del cuore, delle vene, di tutta la chirurgia vascolare, ma in quel senso non poteva fare nulla perché erano vene capillari e non avrebbe potuto operare. Inoltre mi disse che ovunque l’avessi portata nessuno avrebbe potuto fare niente, altrimenti l’avrebbe fatto lui, si sarebbero solo presi soldi inutilmente. A quel punto ero esasperato, avendo conosciuto da pochissimo tempo Mamma Lucia, pensai di andare a chiedere a Lei, e mi disse di mettere l’Olio Benedetto sopra il gonfiore e poi successivamente, mi avrebbe detto quando avrei dovuto smettere. Però, non conoscendo la Sua Infinita Grandezza, ne dubitai un po’, perché pensavo a quello che mi aveva detto il primario dell’ospedale, di grande fama, mentre Mamma Lucia con semplicità ed infinita dolcezza, mi disse che se ne sarebbe occupata Lei. Preso dalla disperazione, feci quello che Lei mi disse, e così ogni volta che andavamo da Lei, ci diceva di continuare a fare come stavamo già facendo. Nel giro di pochi mesi, la bambina cominciò a migliorare fino al punto che non aveva più niente. Tornati da Mamma Lucia, Le chiesi se dovevamo ancora continuare a mettere l’Olio Benedetto, Lei guardando verso di me, senza neanche guardare mia figlia, disse:” Adesso non devi fare più niente! La bambina sta bene”. Così è stato, la bambina si è fatta grande, ha circa 50 anni, è sposata, sta bene come disse Mamma Lucia e ha tre figli, due maschi e una femmina, il primo è diplomato e gli altri due studiano. Poi, devo aggiungere che come segno di devozione e gratitudine per la Grazia ricevuta, pensai di portare qualche oggetto in oro alla Mamma. Quando lo portai da Mamma Lucia, Lei appena lo vide con severità, mi rimproverò dicendomi: ”Hai visto qualche volta Mamma indossare queste cose? Mamma, l’unica cosa che porta è questo bastone di legno per appoggiarmi un po’ per i troppi dolori che date a vostro Padre e a Me, perché voi non ascoltate quello che la Mamma vi dice. E questo oggetto che hai portato portalo indietro”.

Mamma Lucia non ha ma chiesto nulla a nessuno, ha sempre solo voluto dai figli una quinta parte di un granello di sabia di Fede e di Amare il nostro Padre Creatore.

Grazie Mamma Lucia per tutto quello che hai sempre fatto e continui a fare per tutta l’umanità. Pensaci Tu.

Testimonianza di Eugenia Benvenuto di Genova

Cari fratelli e sorelle di tutto il mondo; sono Eugenia Benvenuto di Genova; desidero comunicarvi la grande gioia che ho nel cuore, per avere conosciuta Mamma Lucia, Regina del Cielo e della terra nel 1982.
Ogni giorno, ogni momento della mia vita, prego e ringrazio Dio Padre Onnipotente, per essere arrivata al Santo Divino Cospetto della Mamma; è un Suo Dono che ha cambiato il corso della mia vita.
Sin dal primo incontro con la nostra dolcissima Mamma, mi sono sentita riscaldata dal Suo Divino Amore, guidata e coccolata con tenerezza e comprensione, in tutte le traversie della mia vita; presa per mano, guidata sulla Strada Maestra che porta a Gesù ed alleggerita dal peso del mio quotidiano.
La presente non vuole essere una testimonianza tra le tante che potrei riportare, perché trentasei anni della mia vita vissuta accanto alla Mamma, sono un’unica testimonianza di eccelso ed infinito Amore che mi ha elargito; nei momenti di amarezza e di afflizione, l’Ho sempre vista accanto, sempre pronta a portarmi la Sua Santa Pace e la Sua Consolazione, ad asciugare le mie lacrime, e a darmi vigoria per proseguire con serenità nel percorso della mia vita.
L’Ho incontrata per la prima volta il 23 aprile 1982 per mettere sotto la Sua Santa protezione e chiedere la guarigione del mio giovanissimo sposo Giorgio, affetto da una malattia dai medici giudicata “ senza scampo “, Lei mi rispose che gli avrebbe dato pace e serenità , concedendogli la Grazia della Fede fino all’ultimo respiro.
Da allora sono stata una Sua fedelissima; alla Sua Scuola di Fede, mi sono innamorata sempre di più del nostro Padre Creatore; prego Lei per i miei familiari e conoscenti che hanno bisogno di Grazie e Miracoli; mi accorgo che vengono ascoltate ed esaudite; prego anche per il fratello sconosciuto, perché Mamma sa dove c’è più bisogno e là depone le mie preghiere.
Porto anche la Santa Parola di Mamma ovunque mi è possibile; non sempre creduta e ascoltata; la nostra dolce Mamma, mi ha sempre incoraggiata di perseverare, perché il seme che io depongo, solo il nostro Padre Celeste decide come e quando farlo germogliare.
Grazie Mamma per il Tuo Amore e la Tua costante vicinanza, Tua figlia Eugenia.
Ringrazio con profondo affetto i fratelli e sorelle di Casa Santa che tanto si prodigano con le preghiere per tutta l’umanità.

Testimonianza di Rosa Colangelo di Milano

Gentili lettori, fratelli e Sorelle di tutto il mondo, mi chiamo Colangelo Rosa e sono di Milano, vi scrivo perché voglio rendere testimonianza della Grazia ricevuta dalla Mamma che mi ha salvato la vita, facendomi toccar con mano sulla mia pelle, la Sua Immensa Grandezza. Madre Maria Lucia, la nostra Grandissima Mamma che il Signore ci ha voluto Donare, facendoLa scendere dal Suo Trono Celeste in mezzo a noi per raccogliere il Suo popolo e salvare tutti i figli da Lei Concepiti e condurli all’incontro con il Padre che torna. Era il mese di agosto 2017, avevo da circa 2 mesi delle perdite che non si arrestavano, ero stata da vari ginecologi ed urologo, avevo effettuato anche una TAC, ma poco avevano capito, rassicurandomi tutti che non era niente di grave, supponendo che fossero o diverticoli, chi renella o utero atrofizzato, ma continuavo ad avere le perdite. Mia figlia Cinzia, devotissima e figlia perseverante nel Santissimo Cammino di Luce e Pace della Mamma nostra, preoccupata per la mia salute, durante un pellegrinaggio a Casa Santa si rivolse alla Santa Sorella di Santità chiedendo l’aiuto della Mamma, Regina del Cielo e della terra, Madre della Santa Carità e del Santo Perdono che tutta si è consumata per i figli duri di cuore. La Mamma, che tutto sa e vede quello che nemmeno i macchinari vedono, LEI CHE E’ SEMPRE PRESENTE IN MEZZO A NOI A CASA SANTA, riferì e diede a mia figlia, per mezzo della Santa sorella, il nome e cognome del medico a cui avrei dovuto urgentemente rivolgermi: il Dottor Massimo Ghezzi vice primario di urologia dell’ospedale “Istituto Capitanio di Milano”, (il quale nemmeno conosceva la Mamma), che mi avrebbe dovuto togliere subito una massa. Poi ancora le riferì che ci avrebbe pensato Lei, ma dovevo fare subito ciò che mi aveva detto, prima che fosse stato troppo tardi. La Santa sorella le riferì il tutto accennandole un sorriso rassicurante e dicendole che la Mamma, Primario dei primari, era intervenuta in tempo in mio soccorso. Dopo che mia figlia mi riferì ciò che la Mamma gli aveva detto, andai di nuovo dal ginecologo che mi rifece fare la tac, questa volta con contrasto. Ottenuta la tac, il medico si accorse che probabilmente vi era una sorta di massa in prossimità della vescica, come aveva riferito la Mamma a mia figlia Cinzia. Andai subito dal Dottor Ghezzi all’ospedale “Istituto Capitanio di Milano” come mi aveva detto la Mamma, il quale premuroso come un angelo, mi fece ripetere, accelerando la pratica, tutti gli esami del caso e riscontrando una massa di circa 7 cm. Preoccupato che le perdite provenissero da essa, mi preparò velocemente all’intervento chirurgico. Fui operata il giorno 5 Dicembre 2017, signori, Mamma aveva detto a mia figlia che avrei avuto la Grazia è cosi è stato. Appena dopo l’intervento, il Dottor Ghezzi ci disse, con immenso stupore ed esterrefatto, che aveva trovato la massa sospesa in aria, come ci fosse qualcuno che la reggesse, lui insieme al primario, durante l’operazione, volutamente avevano continuato a cercare intorno ad essa per capire chi potesse mantenere quella massa. l’hanno definito: “ un grande mistero”. Le perdite non erano attribuite alla massa, ma son servite, grazie alla Mamma, che fossero un campanellino di allarme per quella che poi è stata la Grazia che la Mamma mi ha concesso, dicendomi tutto prima quello che avevo, da chi mi dovevo rivolgere, e che Lei stessa ha mantenuto nelle Sue Santi Mani reggendola, affinché potesse essere facilmente eliminata, senza conseguenze vitali. Ad oggi la Mamma, anche le perdite mi sta risolvendo per Sua Intercessione. Dopo l’operazione, in prossimità delle feste natalizie, mia figlia Cinzia, che voleva far in modo che il Dottor Ghezzi sapesse della Mamma, scrisse su di un bigliettino di auguri di Natale a lui dicendogli che il suo nome glielo aveva dato la Creatura di Dio. Il Dottore stupito, volle parlare con lei per saperne di più. Cinzia gli raccontò tutto parlandogli della Mamma, spiegando al Dottore che tutto quello che era accaduto e la situazione strabiliante che aveva trovato durante l’operazione, era dovuto all’intervento Miracoloso della Mamma. Poi aggiunse che la Mamma ha sempre avuto un pensiero particolare per i figli Suoi Dottori, ai quali guida le loro mani per poter soccorrere i Suoi figli nel bisogno, e gli disse di invocarLa sempre prima di ogni intervento perché Lei l’avrebbe sempre aiutato. Lui profondamente commosso la ringraziò per averlo messo a conoscenza di tale Grandezza. Grazia Mamma di avermi fatta rinascere a nuova vita e Ti chiedo perdono per tutte le volte che sono stata una figlia ingrata, mi hai concesso la Grazia, il perdono e il tempo per poterTi Amare, LodarTi e GlorificarTi, seguire il Santissimo Cammino che ci hai portato su dal Cielo, facendomi Grazia di poter mettere i miei piedi peccatori, nella Santa Dimora di Dio sulla terra: Casa Santa, il Giardino del Paradiso.
Vi chiedo a tutti di dare testimonianza, perché Mamma ogni minuto è Presente per noi. Noi abbiamo il dovere di mettere a conoscenza a tutta l’Umanità di ciò che E’ sceso sulla terra e di quello che abbiamo tutti ricevuto: Grazie e Miracoli nell’Anima e nel corpo. Tutti devono sapere che si può cambiare come è accaduto a me. Quindi dico che sono contenta di essere una “fuori di Testa di Mamma” come superficialmente io definivo gli altri.
Grazie Regina, Grazie Madre di tutti i tempi e Grazie Fratelli e Sorelle di Santità
Pace a Tutti.
Rosa Colangelo
Allego documentazione medica:

Prima tac senza contrasto:

 

Seconda tac con contrasto, effettuata dopo che la Mamma aveva detto a mia figlia che avevo una massa da togliere subito:

 

Certificati dopo l’intervento chirugico:

Testimonianza di Luciana Borina di Verbania (Lago Maggiore)

Pace a voi fratelli e sorelle, sono Borina Luciana di Verbania e faccio parte del gruppo di preghiera di Novara.
Desidero innanzi tutto ringraziare il Signore per avermi dato la possibilità di arrivare a Casa Santa e di potere conoscere e abbracciare la nostra dolcissima, Santissima, Regina del Cielo e della terra, Mamma Lucia.
Vorrei riuscire a trovare le parole giuste, per far conoscere al mondo intero la grandezza e l’immenso Amore di Mamma Lucia e del nostro Padre Celeste verso tutti noi figli; Ci Amano oltre ogni nostra immaginazione, e noi arrechiamo Loro tanto dolore per i nostri peccati.
Dopo che la nostra dolcissima Mamma nel marzo 2015, torno’ nella Sua Celeste Dimora, venne meno dentro di me il desiderio di recarmi a Casa Santa; avevo e ho la certezza che Mamma si è allontanata con il corpo, ma è sempre Presente in quel Santo Luogo con il Suo Santo Spirito; ma dentro di me, un dolore struggente fino alle lacrime, mi assaliva tutte le volte che ricordavo i Suoi teneri abbracci nella Casetta delle Grazie, e le forti emozioni che ne seguivano; la Sua Santa Parola, Luce Divina, penetrava in ogni cuore.
Nel mese di novembre 2016, erano passati quasi due anni, dal mio ultimo pellegrinaggio a Casa Santa; sono stata avvisata che da li a poco ci sarebbe stato un pellegrinaggio; valutai la possibilità e decisi di partecipare.
Durante il viaggio non ebbi in me quella gioia delle altre volte; sentivo nel mio cuore una grande tristezza, perché sapevo che non avrei visto la Mamma e ascoltata la Sua Santa Parola; solo il pensiero mi arrecava dolore e pianto.
Giunta a Casa Santa, avevo il cuore sempre colmo di nostalgia; le lacrime non smettevano di bagnare le mie gote; dentro di me dicevo :” Mamma dove sei; vorrei tanto vederTi; sentire la Tua Voce soave; quanto mi manchi”.
Formulai questo pensiero per tutta la mattina, poi io e la mia custode ci sedemmo sotto l’ulivo che si trova tra la Santa Chiesa e la Casetta delle Grazie; di li’ a poco, un fratello del pulmann di Novara si avvicino’, ci parlo’ di tante Grazie e Miracoli ricevute per intercessione della Mamma prima e dopo il Suo ritorno nella Sua Celeste Dimora.
Mentre ascoltavo, fui avvolta all’improvviso da una forte sensazione, e qualcosa mi obbligo’ad alzarmi e a volgere il mio sguardo nella direzione della Casetta del Padre posta sull’albero dell’ulivo di fronte a quella delle Grazie.
Credetemi, subito pensai di avere delle allucinazioni, per cio’ che i miei occhi peccatori stavano vedendo, mentre il mio cuore sussultava e batteva all’impazzata; li in piedi accanto alla Casetta del Padre vidi che c’era Mamma Lucia, vestita di bianco, come quando ci dava la Santa Benedizione; mi sorrideva e al posto degli occhi aveva due stelle azzurre luminosissime.
In quello stesso istante tutta la tristezza e la nostalgia che avevo nel cuore scomparvero, lasciando posto ad una grande pace e serenità, come quando Mamma mi parlava e mi abbracciava.
Mamma Lucia legge i cuori di ogni figlio; aveva notato che il mio cuore non era pronto ad accettare la mancanza della presenza fisica, non voleva vedermi soffrire; presentandosi nelle Sue Divine sembianze, mi fece capire che nulla era cambiato rispetto a prima, perché Lei era vicina a noi come sempre .
Grazie Mamma; Benedetta dal Padre Altissimo; SEI SEMPRE PRESENTE IN MEZZO A NOI A CASA SANTA E CONTINUI A NUTRIRCI CON LA TUA SANTA PAROLA; nella mia debolezza mi hai reso forte, Ti amero’ per sempre, Tua figlia Luciana.
Un abbraccio per tutti i fratelli e sorelle della Santa Dimora di Dio.