Testimonianza di Lella Muroni di Quartucciu (Cagliari)

Pace fratelli e sorelle del mondo intero, mi chiamo Lella Muroni e sono di Quartucciu (Cagliari), sono trent’anni che ho avuto la Grazia più grande di incontrare ed essere abbracciata da MAMMA LUCIA, MARIA SULLA TERRA, ed oggi desidero portarvi a conoscenza di uno dei tanti immensi Miracoli ricevuti dalla nostra Mammina. Si tratta di Zoe, un cucciolo di gattina che La Mamma, nella Sua Santissima Perfezione sa quanto mi piacciono le creature del Santo Creato, e ha fatto si che mi fosse portata in dono da una vicina. La Mamma, che E’ AMORE INCARNATO, ed Ama tutta la Santa Creazione di Dio da Lei Concepita, ci ha sempre Insegnato che dobbiamo prendere esempio dalle creature della natura, perché essi ci danno esempio di fedeltà e di amore.
Questa gattina bianca e nera, nell’entrare a casa mia, ha portato tanta Gioia, dimostrandosi subito affettuosa e giocherellona!! Un giorno, però, mentre stavo andando a letto, convinta che Zoe fosse al sicuro in cucina, nello spostarmi con la mia carrozzina elettrica, l’ho schiacciata. Al suo miagolio di dolore, la persona che si occupa di me e provvede alle mie necessità (poiché soffro di tetra paresi spastica) ha immediatamente sollevato con forza me e la carrozzina e con il piede spostato la gattina. Era inerme ed ero sicura che si fosse rotto il collo e morta. Ho subito invocato il Santissimo Nome della Mamma dicendo con tutto il cuore: ”Mamma, come Tu hai giocato con le creature della natura, con questa gattina fa che io ci giochi di nuovo, Tu che Sei Vita, ridonale la vita, Tu Mamma del Santo Creato”. Cari fratelli e sorelle, la Mamma che è sempre pronta a soccorrere ogni figlio in ogni suo bisogno e necessità, è arrivata prontamente e sotto i nostri occhi increduli, la gattina è rinvenuta e con l’aiuto della Mamma è salva, le ha ridato vita. Io sono certa del Pronto Soccorso della Mamma, grazie Mammina mia, Madre della Vita e del Santo Creato! Grazie Dio Padre e Dio Madre per il Vostro Eterno Amore, un abbraccio e un saluto a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa. Pace a tutti!!

Testimonianza di Loredana Scuderi di Avezzano (L’Aquila)

Io sono Loredana Scuderi di Avezzano (L’Aquila). Circa 35 anni fa ho conosciuto Mamma Lucia attraverso una mia zia che, dopo avermi parlato di Mamma Maria Lucia, mi donò un’immaginetta, con relativa preghiera. Con questa immaginetta è successo qualcosa, …non so, …qualcosa di grande. Così, senza che io avessi conosciuto personalmente la Mamma, tutte le sere, con Fede, mi inginocchiavo e affidandomi a Lei, recitavo la preghiera che c’era sull’immaginetta e poi la riponevo nel cassetto. Fu una di queste sere che nel riporla mi accorsi che oltre all’immagine di Mamma si era formata su un lato prima una corona di spine e poi il volto di Gesù. Quando finalmente arrivò il giorno che per la prima volta dovevo andare da Mamma Lucia, con me doveva venire pure la mia custode, ma si sentì male. Praticamente le si son girati gli occhi, aveva la bava alla bocca, la bocca storta, invocai disperatamente l’aiuto di Mamma Lucia e la portammo in ospedale. I dottori non riuscivano bene a capire cosa le fosse successo, poichè la bocca si rimise a posto e, praticamente, ritornò tutto normale. Capii subito che le preghiere e l’invocazione del Suo aiuto erano giunte al Suo Amabilissimo Cuore, Grazie Mamma che Sei arrivata subito con il Tuo Pronto Soccorso! Io son partita, lei no perché rimase ancora in ospedale. Quando ci fu la successiva partenza per Casa Santa, venne anche lei per ringraziare il Signore e Mamma Lucia per la Grazia ricevuta. Appena entrammo nella Casetta delle Grazie, Mamma ci accolse con un sorriso e rivolta alla mia custode disse che adesso stava proprio bene. Grazie al Buon Dio e grazie alla Regina del Cielo, da quel giorno la mia custode non ha avuto più bisogno di niente. Qualche mese prima feci un sogno, sognai che stavo sotto i portici della cittadina dove abito io, c’era una scala a chiocciola di ferro smaltato bianco e c’erano molte persone tutte la sotto, dico: “Ma che fate? Chi c’è lassù?” Mi rispondono: “ Se tu riesci a salire, lo vedrai che c’è sopra!” Allora son salita fino all’ultimo gradino che toccava il cielo e vidi che c’era una poltrona su cui era seduto Dio Padre, con la barba bianca, bellissimo nella Sua Luce e mi ha detto: “ Ce l’hai fatta”. Fu, infatti, che dopo un paio di mesi sono arrivata da Mamma Lucia, “ce l’avevo fatta”. Poi man, mano ho capito tante cose, la mia custode ha continuato a venire a Casa Santa e non smette mai di ringraziare la nostra Mamma per l’Amore e le Grazie che continuamente ci concede. Tutti i giorni è una richiesta e tutti i giorni è una Grazia ricevuta. Dovete sapere che io soffro terribilmente a causa del trigemino (i tre nervi della faccia) del lato destro, è un dolore tremendo, talmente forte che mi prende la testa, mi prende l’occhio, non riesco neanche a mangiare, per questi motivi questa patologia non mi permetteva di svolgere nessun lavoro. Era gli inizi di febbraio del 2018 una mattina mi incominciò a venire il dolore al trigemino, la sera dovevo partire per andare da Mamma Lucia, decisi di partire comunque. Tutto è andato per il meglio fino a quando siamo andati al camposanto, li tira sempre vento e mentre scendevo i gradini del pullman, il trigemino mi procurò un dolore ancora più acuto, non ce la facevo più. Pensai che quando sarei ritornata a casa sarei andata subito a fare la terapia di agopuntura che di solito facevo, economicamente era un periodo un po’ critico e non avevo i soldi per poter pagare un ciclo completo di terapia, ma ero disperata e andai comunque per vedere cosa si poteva fare. Così ci accordammo per una terapia che durò due sedute. Non l’avessi mai fatto! Dopo quella terapia il dolore si presentò ancora più forte di prima, chiamai il terapeuta, ma lui mi disse che dopo quel ciclo di terapie, non poteva più farci niente. Quante volte ho invocato la Mamma, tutti i santi giorni pregavo e dicevo: “Mamma, Mamma pensaci Tu! Come faccio, ormai economicamente non posso affrontare più nulla”. Con dolori sempre più forti, questa sofferenza si è protratta fino al mese di giugno, fino a quando una notte sognai di essere a Casa Santa e la Mamma ci riceveva all’aperto. Quando fui ricevuta, Mamma appoggiò il Suo Viso sulla parte destra del mio, dove avevo dolore, la sensazione fu bellissima, la Sua Testa, appoggiata alla mia, era soffice come una piuma. Ebbene fratelli e sorelle da quel giorno il dolore è sparito e poco dopo Mamma mi ha fatto trovare pure un lavoretto per potermi sostenere, erano due anni che a causa del dolore non potevo lavorare. Adesso tutti i santi giorni, oltre la preghiera, non faccio altro che ringraziare la nostra cara Mamma Maria Lucia, perchè è da quella notte di giugno dell’anno scorso, oggi è preciso un anno, che non ho avuto più dolore e quindi non ho più avuto bisogno di niente. Penso che non mi basti tutta la vita che mi rimane su questa terra per ringraziare Mamma per tutto quello che mi ha dato. Grazie Mammina cara, grazie per il Ristoro e il Pronto Soccorso per tutti i Tuoi figli di tutta l’umanità, grazie Regina del Cielo. Mamma, Ti voglio tanto bene!

Testimonianza di Antonio Aliano di Gravina (Bari)

Sono Antonio Aliano di Gravina, sono un figlio di Mamma dall’82, alcuni anni fa, era il giorno del Corpus Domini, è successo un grave evento nella mia azienda, un operaio si è amputato una mano sotto una pressa, proprio mentre io ero a Casa Santa; ho riferito il fatto subito alla Mamma. Una volta rientrato a casa, Mamma mi ha scritto una lettera molto bella e in cui mi diceva:” figlio non ti devi preoccupare perché nonostante questa disgrazia sei stato Graziato perché l’operaio prima di mettere la mano, ha messo la testa sotto la pressa”. Rimasi sconvolto, infatti era andata proprio così, alla Mamma non avevo avuto modo di raccontarLe la dinamica dell’incidente, il racconto raccapricciante dell’operaio confermava che, come mi aveva scritto la Mamma, lui aveva infilato sotto la pressa prima che essa partisse, la testa e subito successivamente solo la mano che rimase schiacciata sotto di essa. Nella lettera, la Mamma mi diceva ancora: ” Non ti preoccupare figlio che la Mamma ti aprirà tutte le porte”. E’ così è stato, infatti mi avevano bloccato la produzione, la macchina e non potevamo più lavorare, gli operai erano senza lavoro, andai al ministero del lavoro e all’infortuni e grazie alla Mamma, si aprirono tutte le porte che mi permisero nel giro di un mese, di riprendere l’attività produttiva e gli operai poterono riprendere il loro lavoro. Grazie Mamma di aver salvato la vita del mio operaio e di aver appianato subito tutte le insormontabili difficoltà che in queste circostanze possono mettere seriamente a rischio il lavoro.
Mamma nel cuore sempre, notte e giorno, anche se alcune volte dico che non sono degno dell’Amore della Mamma, ma per me è la Vita.
Io sono sorpreso per quante persone hanno conosciuto Mamma Lucia, hanno ricevuto Grazie, ma poi hanno dimenticato.
Una volta ho dato un passaggio a una persona che non conosco, ma che un mio parente mi aveva detto di accompagnare al mio paese e mentre guidavo, come sempre, ho parlato di Mamma, e questa persona La conosceva e mi raccontò che durante un’operazione le era apparsa Mamma. Non so perché poi le persone dimenticano.
Un’altra volta, mentre ero in banca con un agente immobiliare per definire l’atto di acquisto di una casa per mia figlia, come sempre ho parlato di Mamma; questo mi dice:” sì Mamma La conosco pure io, andavo da Mamma quando ero ragazzino e mia mamma soffriva di epilessia e ogni tanto cadeva per terra e la Mamma l’ha guarita, a pensarci mi viene la pelle d’oca, i medici prima non sapevano come curarla e ora non sanno come è guarita”.
Io non capisco come ci si dimentica delle Grazie ricevute.
Quando ho iniziato l’attività della mia azienda, andavamo malissimo e mi rifugiai subito al Santo Pronto Soccorso della Mamma che mi disse: “non ti preoccupare figlio mio, tu ed Io, l’azienda la porteremo su”, e così è stato, con l’aiuto della Grazia della Mamma sono riuscito ad uscire da quel tunnel impossibile, eravamo pieni di debiti, quando andavamo in banca i direttori ci mantenevano lontano come quando uno ha la peste. Grazie alla Mamma, oggi siamo un’azienda al top con dei crediti e delle credenziali veramente importanti.
Mai, mai dimenticare tutte le Grazie che la Mamma ha strappato e continua a strappare al nostro Padre Creatore per noi figli indegni e peccatori.
Un saluto a tutti i Santi fratelli e sorelle di Casa Santa, Dimora di Dio.

Testimonianza di Maria De Troia da Lucera (Foggia)

Mi chiamo Maria De Troia da Lucera (Foggia), la mia storia inizia nel Gennaio del 2008, quando mi viene diagnosticato un adenocarcinoma del cardias (tumore maligno molto aggressivo), sono disperata e profondamente angosciata, ho 38 anni e tre bimbi piccoli, quindi sono molto preoccupata non per me, ma per loro. I dottori mi informano che devo sottopormi ad un intervento molto duro, l’asportazione completa dello stomaco, effettuare molti cicli di chemioterapia e sperare che il tumore non abbia già sottoposto a metastasi altri organi, è un tumore molto duro da combattere e la mia speranza di vita è molto bassa. Sono in preda al panico, comincio a contattare parenti e amici per comunicare questa terribile notizia. Tra tanti sento la necessità di contattare la mia cara amica nonché collega Maria Rosaria Carella, ho imparato a conoscerla negli anni e ad apprezzare la sua Fede (così profonda, così attiva) la sua infinita serenità interiore anche difronte alle tante difficoltà che la vita le ha riservato. Maria Rosaria non mi delude, mi invade con il suo ottimismo, con la sua speranza in Nostro Signore, con la sua caparbietà ad invogliarmi a pregare, pregare, pregare per convincere l’Eterno Padre a concedermi la Grazia.
Considerata la gravità della situazione, mi svela quale è la Fonte della sua serenità; la Presenza su questa terra di Mamma Lucia, La Donna Vestita di Luce che è stata mandata da Dio su questa terra per caricarsi di tutti i nostri problemi e presentarli a Lui; che ha la forza della Fede e della Preghiera e che è così vicina a Nostro Signore che Lui L’ascolta. Sono un po’ scettica ho paura di tutte le malvagità di cui si sente parlare, ciarlatani che speculano sul dolore della gente, però è tanto l’Amore che leggo negli occhi della mia amica che mi convinco a mettermi in contatto telefonico con Casa Santa, Fondata da Mamma Lucia.
Non so cosa dire, sono in forte imbarazzo mentre squilla il telefono, ad un certo punto sento dall’altra parte della cornetta una voce soave di una Santa sorella che mi dice:” dimmi sorella” e ascolta le mie parole di disperazione in silenzio, dicendomi alla fine: “La Mamma Pregherà per te, abbi fede”. Questa telefonata mi sconvolge, mi trasmette tanta forza e tanta dolcezza nello stesso tempo, mi fa sperare. Da quel momento penso sempre alla Mamma, ed il giorno della mia operazione, prima di entrare in sala operatoria, dopo aver pregato la Madonna e Nostro Signore di concedermi la Grazia, La chiamo in mente e Le chiedo di essermi vicina nella durata dell’intervento, di “tenermi la mano”, di darmi la forza.
L’intervento è lungo, ma va benissimo, purtroppo il tumore è grande ed ha toccato anche qualche organo vicino come i polmoni, ma viene asportato tutto.
Devo trascorrere la notte in rianimazione, una notte terribile, che non finisce mai, tra dolori, morfina, tubi da tutte le parti, ma la Mamma è sempre con me, mi ritorna in mente quella voce soave “Forza sorella” ed io resisto e arriva il mattino e il giorno dopo e quello dopo ancora.
Io ringrazio Dio che sono ancora qui oggi a scrivere questa testimonianza, il Signore mi ha fatto il Miracolo che non è quello della guarigione, ma è quello di avvicinarmi a Lui, di farmi “sentire” che Esiste, che ci Ama, che ci dà forza e non ci abbandona mai e che ha mandato per noi la Mamma che ci aiuta nelle difficoltà della nostra vita.
Le mie questioni personali non sono finite, ho subito un altro intervento per una recidiva, sto vivendo l’abbandono da parte di mio marito e chi sa cosa mi riserva il domani, ma so che ogni volta che la vita mi butta a terra, c’è una Mano tesa pronta a tirarmi su e ad accompagnarmi; è la Mano della Mamma e di tutte le sorelle di Santità che tanto fanno per tutti noi
Un grazie alla mia collega Maria che è stata strumento di Dio per farmi conoscere la Sua Gloria che è scesa dal Cielo per la Salvezza di tutta l’umanità: Mamma Lucia.

Testimonianza di Angela De Amicis di Avezzano (L’Aquila)

Pace a tutti fratelli e sorelle sono Angela De Amicis di Avezzano (L’Aquila). Era il 1982 quando per la prima volta mi parlarono di Mamma Lucia. Il mio cuore palpitò e all’invito della Creatura di Dio dissi subito di sì. Avevo dal 1980 un problema alle spalle, era una malattia grave, fui operata e dopo feci anche quaranta terapie, ma non risolsi il problema. Stavo sempre male, avevo dolori alla schiena, allo stomaco e un po’ dappertutto, passavo le mie giornate quasi sempre a letto. Un giorno dovevo andare a visita da un altro dottore, la mia custode (la mamma terrena) piangeva e mentre mi stavo preparando, arrivò a casa un nostro parente che conosceva Mamma Lucia. Ci disse di non piangere più e ci parlò di Mamma Lucia e disse di andare da Lei e che se ci mettevamo un po’ di Fede, Mamma ci avrebbe aiutato. Arrivai da Mamma Lucia quando da poco si era trasferita da Torre Mileto a Pila Rossa, entrai per la prima volta nella Casetta delle Grazie al Cospetto di Mamma, fu tale l’emozione che mi si formò un groppo alla gola, non riuscivo a parlare. Fu Mamma a stringermi fra la Sue Sante Braccia dicendomi: “Ma che mi vuoi dire, …dell’operazione?” io Le risposi “Si” e Lei” Non ti stare a preoccupare figlia Mia che l’operazione è andata tutta bene, però hai lo stomaco infiammato, il fegato ingrossato, un po’ la schiena…, ma non ti preoccupare ci pensa Mamma”. Piangendo sono uscita dalla Casetta delle Grazie e appena fuori mi sentii come una farfalla, ero guarita! Il mio non era un camminare, mi sembrava di volare, quasi non riuscivo a credere di sentirmi così bene. È da allora che la Mamma non l’ho lasciata più. Quante Grazie che ho ricevuto, quante volte mi ha sostenuto nei momenti di bisogno, sempre è stata presente in ogni attimo della mia vita. Ricordo che un giorno di circa dodici anni fa, la mia custode, aveva circa 90 anni, stette molto male, la portammo in ospedale ad Avezzano, dove entrò con codice rosso e la portarono subito in sala rianimazione. Andavamo in ospedale nell’orario di visita previsto per la terapia intensiva e dopo pochi giorni, con nostra grande meraviglia, non era più in terapia intensiva ma la trovammo nel reparto in una cameretta insieme con un’altra paziente. Notai subito che il volto della mia custode era stranamente luminoso, pieno di Luce e mi disse: “Angela, stanotte ho sognato Mamma mi ha portato al Paradiso! Mi ha ridato la Luce!” e ci raccontò di quanto era stata bella per lei quella notte. Grazie Mammina del Cielo! Grazie per quella notte di Paradiso che hai donato alla mia custode, insieme alla Tua Luce gli hai ridonato la vita. Non vi dico la meraviglia dei dottori, per il fatto che si era ripresa da una situazione per loro chiaramente senza ritorno. Dopo un po’ di giorni di terapie in ospedale, le diedero delle medicine da prendere a casa e la dimisero. Dopo qualche giorno, con mio stupore, mi telefonò il primario dell’ospedale e mi disse; “ Signora posso venire a casa sua a vedere sua madre?”Il primario che mi chiede di venire a casa mia? Il primario! Figuriamoci, dissi subito: “Come no professore, venga, la casa è aperta” e lui: ”Perché …sa, è un caso un po’ …, non ve lo so spiegare neanche io”, ed io; ”E vabbè, venga professore”. Quando venne a casa, la mia custode stava bella, come una rosa. La visitò con grande attenzione, poi, perplesso, mi disse che non si riusciva a capacitare come, nel suo stato, era riuscita a venir fuori da una situazione per lui irreversibile e disse chiaramente che lui ormai l’aveva considerata spacciata. Gli dissi io: “Guardi professore che ci sta pure Dio!” All’evidenza del suo non credere, ringraziai ancora in cuor mio Mamma Lucia per aver Donato Grazia alla mia custode di poter vivere ancora. Grande è la Misericordia di Dio Padre che ci ha donato la Sua Diletta Sposa, Mamma Maria Lucia, scesa sulla terra per donare Luce a tutti i Suoi figli. Beato chi attinge a quella Luce e mette in pratica i Suoi Santi insegnamenti.

Testimonianza di Lucia Marinelli di Ancona

Pace, sono Lucia Marinelli di Ancona, col finire della scuola per le vacanze estive, il mio pensiero va a tanti anni fa: era il 1997 e stavo giocando con un mio compagno di classe contenta che fosse l’ultimo giorno di scuola elementare. Mentre ci rincorrevamo, ebbi un incidente: andai a sbattere di spalle contro una porta a vetri che si ruppe in mille pezzi e mi ritrovai in un istante catapultata dalla parte opposta di essa.
Quando mi rialzai vidi che non mi ero fatta nulla se non un taglietto sul naso, i miei vestiti erano rimasti intatti, come se qualcosa mi avesse fatto da scudo.
Vi chiederete : ” certo queste cose possono capitare! Cosa c’è di strano?? “, invece io sono SICURA che Tu Mamma mi hai protetto col Tuo Santo Manto!!
Come faccio a dirlo, così con certezza??
Perché una volta tornata a casa dall’ospedale, dopo aver messo qualche punto al taglietto e nulla più, notai che l’intimo era da buttare dalle centinaia di buchi che aveva, per le miriadi di schegge di vetro che mi avevano completamente coperto, mentre i vestiti sovrastanti erano intatti!!
La mia custode dopo il grande spavento, chiamò subito Casa Santa e ringraziò per la GRANDE GRAZIA che il Signore e Mamma ci avevano fatto in quanto potevo rimanere seriamente deturpata nel fisico e nel viso.
Ricordo che il quel momento, Tu Mamma eri lì, dall’altra parte della cornetta e ci hai detto che se non fossi intervenuta Tu, sarei rimasta cieca in seguito all’incidente.
Grazie Mamma e lode sempre a Te e al Signore perché mi Avete scelta… tra tutte le persone che abitano sulla Terra, Avete scelto me facendomi conoscere chi Siete.
Non fate mai che io abbandoni il Vostro Cammino di Santità.
Mamma grazie al Tuo Divino intervento non sono rimasta cieca, aiutami ogni giorno a vedere con l’Anima il fratello bisognoso davanti a me.
Allontana da me questa paura che ci hanno inculcato del fratello sconosciuto che ci passa accanto.
Grazie Mamma per tutto quello che mi dà in Spirito e Corpo anche se non me lo merito, non oso immaginare dove sarei se non fossi sempre accanto a me. ❤
Ti aspetto nei miei sogni con i fratelli di Santità ❤

Testimonianza di Annamaria Quatrini di Ancona

Sono Quatrini Annamaria di Ancona, testimoniare ciò che si è avuto dalla nostra cara Mamma Lucia è il minimo che si possa fare e anch’io voglio lodare la nostra Mamma, raccontandovi alcune delle tante Grazie ricevute da me e dalla mia famiglia. Da quando ho conosciuto Mamma, non l’ho lasciata più. Lei è stata sempre presente in ogni momento di bisogno e necessità, sia per me sia per tutti coloro che con Fede si sono affidati a Lei. Ricordo che mia zia era affetta da un tumore maligno al cervello dal quale non vi era speranza di vita. Aveva poco più di trent’anni, una bimba grande ed un altro bimbo piccolo ancora da crescere, siamo venuti in pellegrinaggio da Mamma e Lei disse: “Non ti preoccupare figlia ci penso io” e cosi è stato. Nessuno qui in Italia volle mettere le mani in una situazione così tragica, ma l’intervento della nostra Mamma si fece subito sentire. Una porta si aprì ed esattamente fu in Francia, dove mia zia fu operata. I medici non promisero niente con un caso del genere, senza speranza, solo dissero” ci proviamo”. Grazie alla nostra meravigliosa Mamma mia zia superò quell’intervento. I medici francesi, stupiti per l’esito insperato di quell’intervento così difficile e di particolare gravità, anche loro dovettero inchinarsi all’intervento di una Mano Divina, una delle tantissime Grazie, discese dal Cielo per opera della nostra Mamma, dove nelle Sue Sante Mani è deposta dal Buon Dio la Fondazione delle Grazie. Un’altra Grazia che in questo momento ricordo, è quella ricevuta da mio suocero. Venimmo a Casa Santa io e la mia custode, quando fummo ricevute da Mamma, Le parlammo di mio suocero che aveva un tumore alla gola, Lei ci disse: “Non vi preoccupate che ce la farà”. Dopo quell’intervento mio suocero è vissuto fino alla veneranda età di novant’anni. Grazie Mamma! Tra le tante Grazie quella che più mi ha colpito, che ho vissuto in prima persona, è quella di quando ha guarito il mio babbo quando aveva 65 anni. Era il 13 dicembre 1987, eravamo in famiglia, avevamo appena cenato, il mio babbo era ancora seduto a tavola e all’improvviso si è accasciato e non ha più parlato. Immediatamente lo portammo al pronto soccorso dell’ospedale e da lì subito ricoverato. Non parlava più, non vedeva più, non camminava più, era in uno stato di incoscienza. Con la speranza che qualcuno potesse fare qualcosa per lui, lo portammo in altri ospedali, in ultimo quello di Chiaravalle. Dopo visitato, vado a parlare con i dottori per sapere la situazione, cosa era successo, cosa potevamo fare e allora i dottori mi dicono: “Ma signora, ma cosa vuole, ma che ce lo chiede a fare…, suo padre non arriva neanche a domani”. A quel punto ho detto: “No! Mamma me lo guarisce”, ho battuto la porta e sono fuggita. E così è stato. Grazie a Mamma il mio babbo, dopo sei mesi di terapie in ospedale, è guarito e ha riacquistato tutte le sue funzioni con grande meraviglia dei dottori perché, per loro, non c’era più niente da fare e loro, che ne vedono tutti i giorni, dissero che questo poteva essere solo un Miracolo. Il mio babbo è salito al padre all’età di 78 anni. Grazie alla nostra adorata Mammina del Cielo, per me è stata una gioia grandissima poterlo avere ancora per altri 13 anni. Ho raccontato tante volte di questa Grazia ricevuta dal mio babbo, ma oggi sono molto felice di poterla raccontare qui per tutti. Oh, Mammina mia se non ci fossi stata Tu io non so dove sarei finita. Ho la testa dura, quanti errori ho commesso, ma mi hai fatto tanti di quei Miracoli che qualcuno l’ho pure dimenticato per quanti sono. Grazie Mammina mia, grazie, grazie, grazie.

Testimonianza di Domenico Latini di Ascoli Piceno

Pace fratelli e sorelle di tutto il mondo, mi chiamo Latini Domenico, ho 80 anni e sono originario della provincia di Ascoli Piceno. Sono stato operato nel 1980 ad Ascoli Piceno, prima di entrare in sala operatoria mi sono affidato, come sempre, alla mia adorata Mamma Maria Lucia. Mentre mi operavano, ero sotto anestesia, ho visto Mamma Lucia che mi ha detto: “ Figlio mettiti a sedere in Paradiso”. C’erano cinque persone che pregavano e c’era una sedia vuota e mi disse Mamma “mettiti su questa sedia, ” io dissi “Mamma ma io sono un peccatore non sono degno di sedermi qui”. Poi ho visto i figlioli miei che stavano in mezzo ad un campo di grano e mi salutavano e la Luce del Paradiso che illuminava tutto era sette volte più forte della luce del sole. Quando mi svegliai il professore che mi operò, mi chiese con chi parlavo mentre mi svegliavo e chi fosse Mamma Lucia che io invocavo in continuazione e aggiunse: “ Queste sono cose eccezionali, lei ha avuto un Miracolo!”; perché con quello che avevo e con un blocco intestinale in atto non avevo speranze di vita. Io gli parlai della Mamma, di Maria Santissima presente sulla Terra e lui mi affermò ancora che avevo ricevuto un Miracolo, io dovevo essere morto. Quando, poi, sono venuto a Casa Santa, Mamma disse: “Figlio io stavo insieme ai professori”. Un giorno ero qui da Mamma e stavo male perché avevo avuto un diverbio con mio figlio in quanto lui si ritirava sempre tardi la notte. Ero molto addolorato e preoccupato per lui e, mentre ero assorto in questi pensieri, mi si avvicinò una Santa sorella di Casa Santa che mi disse: “Fratello, Mamma mi manda a dire che è tutto apposto che ci pensa Lei per tuo figlio”. Io non avevo detto niente a nessuno, ma Mamma, che tutto sa e tutto vede, è intervenuta subito soccorrendomi nel mio dolore. Un’altra volta, sempre lo stesso figlio, nel pullman, mentre andavamo da Mamma Lucia, avemmo una delle solite discussioni che mi fece molto arrabbiare. Una volta giunti a Casa Santa, prima che Mamma uscisse, un pensiero passò nella mia mente: “ quando Mamma esce magari gli desse una bastonata in testa da farlo rinsavire”. Ebbene fratelli e sorelle, la Mamma quando uscì e passò davanti a mio figlio, rivolto a lui, accennando al bastone, disse: “N’capa taggia da” (in testa te lo devo dare). Un giorno la Mamma nella Casetta delle Grazie con infinità dolcezza mi disse: “ per il tuo cuore, ti porterò con me in Paradiso”, tremai tutto il giorno per l’immenso Amore di Mamma che strinse a Se la mia Anima facendomi sentire già in Paradiso. Fratelli e sorelle, tutta l’eternità non basterà per ringraziare Mamma e il Padre per tutto quello che Loro hanno dato a me. Non ci sono parole per poter esprimere quanto Amore Mamma mi ha dato, voglio solo ricordare che se oggi sono qui, dopo nove interventi chirurgici, è solo Grazie a Mamma Maria Lucia. Grazie Mamma, Regina del Paradiso, che con Sacrificio d’Amore, hai voluto lasciare il Tuo Trono Celeste per venire in soccorso nell’Anima e nel corpo di tutti i figli da Te Concepiti.

Testimonianza di Rosanna Recanatesi di Falconara Marittima (Ancona)

Pace a tutti, sono Rosanna Recanatesi di Falconara Marittima (Ancona), voglio raccontarvi ciò che mi è successo alcuni anni fa. Stavo proseguendo con la macchina per una strada, quando vidi dinanzi a me un auto ferma in seconda fila e un furgone dell’acquedotto in terza fila. Piano piano mi allargai per passarli, quando all’improvviso dinanzi a me, vidi arrivarmi a tutta velocità un furgone. Prima dell’inevitabile impatto frontale, urlai forte gridando: “MAMMA, MAMMA ”, come un lampo vidi la Santa Mantella della Mamma che mi coprì totalmente, mentre fui scaraventata violentemente contro un albero e svenni. Tutti mi davano per morta, la macchina da buttare, ma la Grazia della Mamma che mi copri con il Suo Santo Manto, mi salvò da morte sicura e fece gridare al Miracolo le persone intervenute. Grazie Mamma, sotto il Tuo Santo Manto sono rinata, Sia Gloria al Padre che la Mamma ci donò, e stretti al Suo Immacolato Cuore a Lui ci porterà. Un bacio a tutti i fratelli e sorelle di Santità di Casa Santa, la Dimora di Dio e di Maria Lucia in mezzo ai figli.

Testimonianza di Vittoria Lombardi di Sannicandro Garganico

Pace, sono Vittoria Lombardi di Sannicandro Garganico, ho 80 anni e il 27/01/2018 sono caduta e mi sono rotto il femore, immaginate cosa significa rompersi il femore a questa età. Ricoverata a San Giovanni Rotondo, mi hanno operata d’urgenza e il dottore che ha seguito l’intervento ha detto che il mio caso era molto grave avendo anche altri problemi correlati, cosi ha sentenziato dicendo che se mi sarei ripresa, non avrei più camminato e sarei stata per il resto della vita su una sedia a rotelle. Ma il dottore non sapeva che sono una figlia di Mamma Lucia da tanti, tanti anni e la Mamma mi ha sempre aiutata in tutti i miei bisogni e necessità, ed anche questa volta, sicuro mi avrebbe aiutata. L’ho tanto invocata come sempre affinché mi facesse la Grazia di fammi camminare di nuovo, anche stando solo in casa a fare i servizi quotidiani. La Mamma delle Grazie impossibili, che non lascia nessun figlio a bocca asciutta se a Lei si rivolge invocandoLa con Amore, con quel briciolino di Fede Vera, anche questa volta ha ascoltato la supplica di questa figlia Sua indegna e peccatora, donandomi la Grazia di camminare nuovamente, con lo stupore dei medici che si son dovuti ricredere, esterrefatti, sulla loro diagnosi. Eternamente Grata a Te, Mammina delle Grazie, Ti Amo, Tua per l’eternità Vittoria Lombardi.