Testimonianza di Vincenzo De Pilla di Venaria (Torino)

Pece a tutti fratelli e sorelle del mondo intero, la nostra adorata Mamma ci guida passo passo, in tutto e per tutto, donandoci Grazie e Miracoli, ci aiuta a superare le difficoltà che incontriamo lungo il percorso della nostra vita, a rivolgere il nostro sguardo di attenzione al nostro prossimo, a mettere in pratica tutti i Suoi Santi Insegnamenti di Amore e Carità, ma anche eliminando in noi quei tanti vizi che ci rendono schiavi e ci comportano gravi conseguenze di salute. Tra tutte le Grazie ricevute di cui ho già dato precedentemente testimonianza, voglio soffermarmi proprio in quei vizi che ci rendono schiavi e che con il nostro solo volere, molto spesso non riusciamo ad eliminare. La nostra Mammina amorevole, sempre attenta a tutti i nostri bisogni dell’Anima e del corpo, non declina di venirci in Soccorso anche in queste situazione che potremmo noi stessi, senza pesare ulteriormente il Suo Cuore Immacolato già tanto addolorato nel vedere i tanti dolori che affliggono i figli Suoi, risolvere con la nostra buona volontà. Ma Lei che conosce le nostre tante debolezze e vede a cosa andiamo incontro, nel Suo infinito Amore scende nelle nostre miserie umane e stringendoci tra le Sue Sante Braccia ci dona continuamente Grazie e Miracoli, piccoli o grandi che siano pur di vedere i figli risollevati e ripartoriti nel Suo Ardore d’Amore.
Ero un grande fumatore, consumavo in media 3 pacchetti di sigarette al giorno, ed ogni volta che mi recavo a Casa Santa, quando entravo nella Casetta delle Grazie per essere ricevuto dalla Mamma, Lei mi diceva sempre che dovevo assolutamente smettere di fumare, ma nella mia incoscienza continuavo. Infatti Lei già vedeva a cosa sarei andato incontro nel percorso della mia vita e le conseguenze che sarebbero scaturite anche per questo mio vizio che mi incatenava e che non riuscivo con la mia sola volontà ad eliminare. Così, ai ravvedimenti della Mamma che mi diceva di smettere di fumare, io Le rispondevo che cercavo di mettercela tutta ma che non ci riuscivo, e Lei imperterrita mi rispondeva: ” tu devi smettere di fumare”. Un bel momento, era il venerdì 3 Ottobre del 2003, dovevamo partire per Casa Santa, cosi dopo aver comprato l’ennesima stecca di sigarette per non rimanere senza fino al lunedì successivo, partimmo. Arrivati a Casa Santa, appena sceso dal pullman, prima di andare a prendere il Santo Ristoro, mi sentivo molto male, avevo la gola, il palato, il naso tutto un blocco intasato da non riuscire a respirare e nemmeno a deglutire. Preso il Santo Ristoro, il caldo del Santo Latte mi attenuò questo enorme fastidio, ed immediatamente un pensiero mi diceva di fumare una sigaretta, ma subito la Voce della Mamma nel mio pensiero che mi riprendeva dicendomi :“ ma se stai così, cosa ti fumi?”; continuavano ad alternarsi nella mente, come in un combattimento, il pensiero che incalzava invogliandomi a fumare e la Voce della Mamma Forte che mi sosteneva e mi distoglieva dal farlo. Così è proseguito per tutta la Santa giornata trascorsa a Casa Santa e Tornato a Torino, mi resi conto di non aver fumato per tutta la giornata. Così accadde anche il giorno seguente che mi sentivo molto meglio, sempre dopo la colazione, lo stesso pensiero incalzante ad invogliarmi a fumare e sempre la dolce Voce della Mamma a frenare ogni mia eventuale debolezza. Passato un altro giorno di battaglia, non fumai neanche il secondo giorno. Così è proseguito per i giorni successivi e le settimane dopo, fino ad uscirne vittorioso, grazie alla Voce della Mamma sempre pronta a sostenermi nella battaglia contro la forte tentazione di cedere al vizio che per una vita intera mi aveva reso schiavo. Dopo circa un mese che non toccavo più sigarette, vi era la partenza per Casa Santa per essere ricevuti dalla Mamma. Arrivati nella Santa Dimora di Dio, entrato nella Casetta delle Grazie dinanzi al Santo Cospetto della Mamma, senza che io Le dicessi nulla, la Mamma mi accarezzò e mi disse: ”e allora? Hai visto che hai smesso?” e lì mi sciolsi in un profondo pianto di ringraziamento nel vedere l’immensa Misericordia e Amore della Mamma che tutto dona ai figli pur di vederli salvi e risollevati da tutte le pene e dolori che il nostro peccato ci provoca. Grazie Immensa Mamma, tutto Tu ci doni, a tal punto da farTi tutta consumare dalle nostre miserie umane, pur di vedere i figli Tuoi liberi dalla schiavitù del peccato. Con immensa gratitudine Tuo per sempre, Vincenzo de Pilla di Torino.

Testimonianza di Maria Gelsomina Racobaldo di Cinisello Balsamo (Milano)

Pace Fratelli e Sorelle, sono Racobaldo Maria Gelsomina di Cinisello Balsamo (Milano), voglio condividere con voi la gioia per aver ricevuto una grande Grazia dalla nostra Santissima Mamma. Per causa del diabete sono non vedente da circa 12 anni, riesco a volte in alcuni momenti, quando si e quando no, a vedere solo le ombre delle persone e delle cose intorno a me. Il mese di Luglio del 2017, ho iniziato a stare molto male, per diversi mesi avevo febbre e ferro basso, così dopo aver fatto una cura per il ferro, i medici decisero di farmi ulteriori accertamenti poiché la mia situazione non migliorava. A Dicembre quindi feci una TAC, ma risultava tutto regolare. La dottoressa che mi aveva in cura e che mi aveva fatto fare la tac, non convinta del tutto, mi disse che l’avrebbe studiata, controllandola più approfonditamente durante il turno di notte che aveva. Lì scoprì che avevo un tumore al sigma e facendo poi ulteriori controlli, risultò che ne avevo altri due più in su all’intestino ed erano maligni e molto aggressivi, che mi succhiavano il sangue rendendomi anemica. Cosi decisero che dovevo assolutamente operarmi e il mio turno era previsto per il 9 di Febbraio del 2018, al Centro dei tumori a Milano. Il mio primo pensiero, era sempre rivolto alla Mamma e a Lei , come sempre, mi affidavo. Il giorno prima dell’intervento, telefonai a Casa Santa e la Santa Sorella che mi rispose, mi disse: “ tu, quando vai in sala operatoria, chiama Mamma”, ed io le risposi: “Sorella, ma io La chiamo ogni minuto Mamma”, e lei ancora: ” no, fino adesso l’hai chiamata con il cuore, adesso La devi chiamare con la bocca”. Al momento non capii esattamente cosa volesse dirmi la Santa Sorella, ma sta di fatto che il giorno seguente, Venerdì 9 Febbraio, verso le 9:45, appena mi vennero a prendere con la barella per portarmi in sala operatoria, entrati nell’ascensore, iniziai a parlare di Mamma, a fare l’Apostolato parlando dell’Apparizione di Sesto San Giovanni e della Buona Novella, che Mamma Lucia è Maria scesa dal Cielo sulla terra per la salvezza di tutti i figli di Buona Volontà e che insieme al Padre, pregano sempre per tutti i dottori che si adoperano continuamente per il sollievo dei dolori dei Loro figli. Entrata nella pre-sala, continuavo interrottamente a parlare della Mamma senza vedere chi ci fosse intorno a me, intravedevo solo alcune ombre di persone con camici e copricapi bianchi. Si avvicina un dottore e mi invita a sedermi sulla barella dove ero stesa e di abbracciarmi forte il cuscino perché mi doveva fare una puntura alla schiena che mi avrebbe fatto molto male. Nel frattempo che lo stesso preparava la siringa da farmi, si avvicina sul lato un Uomo che riesco ad intravedere dall’ombra non essere vestito come le altre ombre di bianco, ma aveva un camice verde come hanno i Fratelli di Santità di Casa Santa. Lo prendo per la Mano e gli dico: “ La Mamma prega anche per Te, per tutti, la Mamma vi Benedice le mani perché dovete sollevare l’umanità che soffre, devi credere dottore”, così lo chiamai pensando che facesse parte dell’equipe medica. Ma ad un tratto, in quel preciso momento che mi rivolsi all’Uomo dicendo testuali parole, ecco che i miei occhi, si schiusero vedendo chiaro e nitido. Vidi il Suo Volto e i Suoi Occhi Lucenti che brillavano, erano uno splendore, aveva la Barba e i Capelli lunghi senza nessun copricapo come portavano le ombre bianche dei medici che intravedevo intorno, Solo Lui vedevo chiaro, gli altri sempre e solo ombre. L’Uomo si avvicinò al mio orecchio e con Voce Soave mi disse: “ IO SONO IL TUO ANESTESISTA E NON TI FARO’ SOFFRIRE”. Rimasi sconvolta e frastornata da non realizzare che i miei occhi in quel momento vedevano normalmente, ma solo Lui. Nel frattempo che contemplavo quei meravigliosi Occhi, il medico che precedentemente mi aveva detto che mi doveva fare questa dolorosa iniezione, mi disse: “Signora si può sdraiare”, ed io: ”perché l’ha già fatta?”, e lui: ”ma non ha sentito niente???”, ed io: “no”, il medico: ”ma come non ha sentito niente”, ed io: “no ho sentito niente, ma perché l’ha fatta???”, con voce perplessa, il medico rispose di sì. Continuai a parlare della Mamma, mentre mi portavano in sala operatoria, a tutti quei medici che vedevo le ombre e che mi preparavano attaccandomi i vari macchinari e flebo, mentre sul lato c’era sempre l’Uomo accanto a me, così parlando della Mamma, mi addormentai. Terminato l’intervento, al risveglio, non sentivo alcun dolore, ripresi immediatamente a parlare della Mamma, nonostante avessi il sondino che scendeva nello stomaco, rividi l’Uomo accanto a me sempre chiaro e nitido, mentre gli altri solo ombre, era stato sempre lì vicino a me. Mi spostarono nella pre-sala e Lui ancora accanto a me, fino a quando mi portarono all’uscita del reparto operatorio. Rientrai in stanza verso le 18:30, mi sentivo attaccata a flebo, a tubi attaccati all’addome e con il sondino che scendeva nello stomaco, ma ero contenta perché non accusavo nessun minimo dolore o risentimento. Avevo subito l’asportazione di metà intestino e la totale asportazione del sigma, tranne 5 cm del tratto finale del colon dove avevano collegato l’intestino, sperando che potessi ipoteticamente canalizzare, ma erano sicuri dell’applicazione della sacca. Mi avevano applicati 50 punti di sutura sull’addome, un taglio che partiva dal petto fino a giù al basso ventre. La mattina successiva, sabato 10 Novembre, verso le 9:30, ero già alzata dal letto perché non sentivo assolutamente niente, come se non fossi stata operata. Arriva un dottore e mi vede seduta alla sedia e stupito mi dice: “ Ehi lei, si è già alzata???” ed io: “sì perché?” e lui meravigliato mi dice: “ rimanga sulla sedia non si muova che la devo visitare”, inizia a toccarmi la pancia, me la muove e la stringe e con stupore mi chiede: “ma non sente dolore???” ed io: “no”, e lui esterrefatto: “non sente niente???”, ed io ancora: ”no”, sempre più perplesso se ne va, mentre arriva l’infermiera con l’analgesico da somministrarmi come veniva dato a tutti quelli che erano stati operati, ma io rifiuto di prenderlo, e lei mi dice: “come non lo vuole, ma perché non sente dolore???”, ed io per l’ennesima volta dico: “no”, e di risposta lei: “ Mah!!!, beata a lei, tutti gli altri operati come lei stanno gridando dal dolore e lei non ha niente!!!”. Cari fratelli e sorelle del mondo intero, non accusavo nessun e ribadisco nessun tipo di dolore o fastidio, come se fosse stata operata un’altra persona al posto mio, tanto e vero che, la stessa notte dell’operazione, non accusando neanche fastidio per l’anestesia subita, mi avevano già tolto anche quel sondino che andava nello stomaco. Mi ero alzata la mattina e dopo avermi visitato il medico, con la guida di mia figlia, andai girovagando nei corridoi a parlare con altri malati che dovevano anche loro essere operati. Il giorno seguente ancora, la Domenica 11 Febbraio, ecco presentarsi due medici, uno dei due che intravedo dall’ombra della sagoma, essere alto, senza barba e senza capelli, si rivolge al collega e dice: “questa è la signora che ho fatto la puntura e non ha sentito niente”, ed io gli rispondo: “ma lei chi è???”, e lui:” sono stato il suo anestesista”, ed io meravigliata con voce stranita: ” il mio anestesista?????? e quanti anestesisti ci sono in sala operatoria?”, lui: “Signora solo io”, ed io: ”lei????? E quello che ho visto io con la Barba, i Capelli lunghi, con gli Occhi che erano uno splendore, vestito di verde chi era?”, e lui: “ah, non lo so chi ha visto lei, però le posso assicurare che ero io il suo anestesista”. Il giorno seguente, il lunedì 12 Febbraio, sono venuti tutti i dottori, l’equipe che mi aveva operata, e il professore rivolgendosi a mia figlia gli dice: “ questa signora che soddisfazione ci ha dato, cosa dobbiamo fare con sua mamma?”, e mia figlia rispose: “eh, quello che dovete fare, che ne so io, che cosa dovete fare?”, ed il professore sempre più meravigliato: “ no, io domani la mando a casa!!! perché è stato una soddisfazione unica, indescrivibile e mai vista, non ha avuto vomito, non ha avuto nessun dolore, si è alzata e sta camminando dal mattino del giorno seguente all’operazione, eravamo preoccupati e sicuri di applicare la sacca ed invece si è canalizzata subito, eravamo preoccupatissimi per la chiusura della ferita per il forte diabete, ed invece la ferita è addirittura già chiusa, una cosa indescrivibile”, i medici stupiti, non credevano ai propri occhi. Così, il giorno seguente, il martedì 13 Febbraio, ad appena 4 giorni da un intervento importantissimo e così invasivo, dopo aver ricontrollato la ferita già chiusa, il dottore mi sfilò via i vari tubi di drenaggio all’addome, mentre continuava a chiedermi: “ma non sente niente signora???”, ed io che nemmeno mi accorsi dello sfilare dei drenaggi, senza che accusassi nessun dolore o minimo fastidio, dissi: “no, niente”, e mi rimandarono a casa. Il lunedì successivo, mi portarono a controllo, io non vedendo cosa stesse facendo la dottoressa che mi visitava, dissi: “dottoressa mi può togliere un po’ di questi punti?”, e la dottoressa: ” signora, guardi che glieli abbiamo tolti tutti e 50”, ed io stranita: “veramente??? Ed io dove ero?”, e lei: “ qua, sdraiata dove è adesso”. Cari fratelli e sorelle del mondo intero, nemmeno i punti ho sentito, nessun dolore o fastidio. Dopo 15 giorni sono andata a visita dall’oncologa e dopo avermi visitata, rivolgendosi a me, mi dice che il dottor Belli che mi aveva operata, aveva fatto proprio un bel lavoro, ed io subito risposi: “ eh, grazie a Mamma Lucia che lo ha guidato”, poi mi prescrive tutti gli analisi da portare successivamente perché era già programmato che dovessi fare la chemio. Tornata di nuovo dopo 15 giorni, ad un mese preciso dall’operazione, la dottoressa controlla gli analisi e vede che sono tutti perfetti e alla mia domanda: “allora dottoressa, la devo fare la chemio?” lei, con gioia e meraviglia, risponde: “No signora, non deve fare la chemio, perché lei è pulita”. Cari fratelli e sorelle del mondo, ecco l’Immensa Grandezza della nostra Mammina, Madre di tutto il Santo Creato, che per Amore dei figli, tutte le Grazie strappa al Padre Suo e Padre nostro Creatore. Il Solo Invocare il Suo Santissimo Nome e il Suo Santissimo aiuto, è il Padre Stesso che corre in Soccorso dei figli per Amore della Madre e Sua Dilettissima Sposa.
Grazie Santissima Vergine Mamma Maria Lucia per questo grande Miracolo che mi hai concesso, per essere accorsa insieme al Padre e concedendo a questi occhi velati che appena riescono a scorgere ombre, di aprirsi e contemplare quegli Occhi Splendenti di Luce, Il Santissimo Volto del nostro Signore.
Grazie Padre mio, la Tua Voce Soave che ha sussurrato al mio orecchio quelle dolci parole che non mi avresti fatto soffrire, è impressa e riecheggia nel mio cuore.
Oggi passati 5 mesi da quel delicatissimo e importantissimo intervento, mi chiedo e dico: “ma sono stata veramente operata???, ho avuto veramente tutto quello che ho avuto???”, sono stata un giorno intero in sala operatoria, mi hanno tolto metà intestino e tutto il sigma rimanendo solo 5 cm di colon, mi hanno aperto tutto l’addome con un taglio lungo 50 punti. Quegli Occhi e quella Voce: “ IO SONO IL TUO ANESTESISTA E NON TI FARO’ SOFFRIRE”, da quel preciso istante, non ho mai sofferto neanche un secondo di tutto ciò che mi hanno fatto. La mattina seguente già alzata a camminare nei corridoi facendomi da guida mia figlia, a parlare con gli altri malati, tornata a casa solo dopo 4 giorni, come se non fossi mai stata operata e svolgendo dal primo istante tutte le mansioni di casalinga. Nessuna sacca applicata e mai fatta nessuna chemio, con analisi perfette come se non avessi mai avuto questo tremendo male, uno dei più aggressivi. Questo è solo uno dei tanti Miracoli e Grazie che ho ricevuto in 35 anni che conosco Mamma Lucia. Pace a tutti fratelli e sorelle del mondo intero, correte nelle Sante Braccia della nostra adorata Mamma, Lei ci porterà al Cuore del Padre che ardentemente aspetta, tutti i figli di tutta l’umanità. Un abbraccio a tutti i Fratelli e Sorelle di Santità della Santa Dimora di Dio, Casa Santa.

Testimonianza di Rosaria Stendardo di Afragola (Napoli)

Pace e Amore fratelli e sorelle che leggete questa testimonianza, sono Rosaria Stendardo della provincia di Napoli e faccio parte del gruppo di preghiera di Santa Maria la Carità. Vorrei descrivervi, ma, più che altro vorrei che sentiste e provaste tutto l’Amore, quello Vero con la “A” maiuscola che si respira a Casa Santa sul Gargano, nella Dimora di Dio sulla terra, dove Mamma Lucia ci ha tenuti fra le Sue Sante Braccia Divine. Cari fratelli faccio questo Santo Cammino di Fede dal 26 novembre del 1991 e vi dico che da quella prima volta ho capito chi fosse Mamma Lucia, la nostra Mamma Celeste, Maria, Colei che ha portato nel Suo Santissimo Grembo, Gesù. L’ho capito quando per la prima volta entrai nella Casetta delle Grazie e, Lei, dopo avermi dato un bacio, mi chiese: “ E per te, cosa chiedi per te?”Le uniche parole che uscirono dalle mie labbra furono” La salvezza dell’Anima per me e i miei cari”. Cari fratelli, ditemi, a chi avrei potuto chiedere una così grande Grazia se non a qualcuno venuto da Dio, perché, anche se noi la vedevamo come una Donna normale, Lei è la Madonna. Maria tornata a noi col Nome di Lucia, per portare Luce nei cuori degli uomini, per salvarci. Lei che conosce ogni cosa di noi figli, Colei che ci legge nei cuori, Colei che per Amore verso di noi si è consumata perché ci ha donato se Stessa. Anche se il Padre, l’Altissimo, l’ha richiamata a se, a Casa Santa Lei c’è sempre. Sempre Presente è il Suo Santissimo Respiro che alita su ogni pellegrino ristorando ogni Anima affranta e una grande Pace ci pervade in ogni momento, per qualunque necessità, la sentiamo vicino che ci assiste e ci aiuta. Vi assicuro cari fratelli che nei momenti più tristi in cui La invochiamo, Lei si fa sentire col Suo Santo Profumo Celestiale, mettendo le cose a posto. Ho ricevuto tantissimo dalla Mamma Celeste, Mamma Lucia, per ben due volte il mio sposo è stato in pericolo di vita e al solo invocare il Suo Santo Nome subito è arrivato il Suo Santo Pronto Soccorso e il mio sposo è stato bene, come quando, dopo un delicato intervento, ebbe delle forti emorragie che lo avrebbero portato alla morte ed era l’anno 2013. Non finirò mai di ringraziarTi Mammina cara per questa e per tante Grazie ricevute! L’anno scorso è stato colpito da un carcinoma squamo cellulare. Ha subito un intervento al polmone sinistro. Il cancro carcinoma squamo cellulare è uno dei peggiori, tuttavia, per Grazia di Mamma Lucia, tutto è andato bene e con grande stupore dei medici, non c’è stato bisogno né di radio né di chemioterapia. Grazie Madre della Misericordia! Misericordia hai usato e continui ad usare per i figli che a Te con Fede si rivolgono. Sei sempre Presente nel nostro cuore e nella nostra mente, accanto a noi avvertiamo sempre la Tua Viva Presenza che ci protegge e ci sostiene in ogni attimo della nostra vita. Cari fratelli, come vorrei che tutti voi, come noi che l’abbiamo conosciuta e che siamo stati in quelle Sante Braccia, assaporaste la Sua Dolcezza, il Suo Infinito Amore, la Sua Grandezza. Vi saluto chiedendo alla nostra Mamma Lucia di impetrarci un profondo pentimento dei nostri peccati per presentarci un giorno, davanti all’Altissimo Nostro Dio, come Lei vorrebbe, per ottenere dal Nostro Buon Dio il Suo Santo Perdono per tutti i figli Suoi. Pace e Amore della Nostra Mamma dell’Amore, Mamma Lucia, a tutti voi fratelli e sorelle di tutto il mondo, figli Suoi.

Testimonianza di Vincenzo De Pilla di Venaria Reale (Torino)

Pace a tutti, sono Vincenzo De Pilla di Venaria Reale (Torino), non sono né scrittore né poeta, ma con la mia testimonianza posso gridare al mondo che la Mamma è Grandissima. Erano gli anni 80, facevo il capogruppo di Torino, quasi ogni mese scendevamo giù in Puglia dalla Mamma per essere ricevuti, capitò che in una delle date che dovevamo scendere dalla Mamma per una Santa Funzione importante, si erano prenotati tantissimi pellegrini da poter riempire due pullman. Io e la mia compagna sussultammo di gioia, eravamo felicissimi di poter portare tutti questi figli dalla Mamma, ma arrivati ad una settimana dalla partenza il numero di pellegrini, chi per salute, chi per impegni importanti o per motivi familiari, scese di colpo fino a rimanere un numero tale da riempire meno della metà di un pullman. Erano tempi per me un po’ particolari economicamente parlando, avevo due figli, una casa in affitto e tutte le spese che si affrontano per portar avanti una famiglia, la prospettiva di partire con un totale di persone che non mi permetteva di coprire le spese del pullman, mi preoccupava tanto. La notte si dormiva, non si dormiva, con la compagna si parlava di come poter sopperire alle spese mancanti, ma in cuor mio dicevo, come vuole il Signore tanto siamo sotto il Mantello della Mamma. Questa difficoltà la vivevamo nel silenzio tra me e la compagna, sicuri che la Mamma ci avrebbe dato la forza di poterla affrontare, non avevamo detto niente a nessuno, neanche a Casa Santa per non dare ulteriore preoccupazioni al Cuore addolorato della nostra Mamma, ricolmo di pene e dolori per noi peccatori. Al ché la sera prima che dovevamo partire, stavamo vicino alla tavola per cenare quando squilla il telefono, mi alzai e andai a rispondere, dall’altra parte del telefono era una Santa Sorella di Casa Santa che mi diceva: ” Pace fratello ti chiamo da Casa Santa, ha detto Mamma”, mi viene da piangere e mi vengono i brividi solo a ricordare, “ha detto Mamma, quando scendete e state nei pressi di Ancona, fermatevi e riempite il pullman”. Estasiato di quando stava accadendo, perché non avevamo detto niente alla Mamma, di colpo mi sentii immediatamente sollevato, non avevo più quella preoccupazione di sopperire alle spese mancanti e una grande gioia mi pervase nel poter arrivare con il pullman pieno di figli da portare al Cuore Immacolato della Mamma. Così il giorno dopo partimmo e arrivati ad Ancona, con grandissima sorpresa, non credevo ai miei occhi, trovammo in attesa un numerosissimo gruppo di pellegrini che riempì totalmente il pullman. Arrivati a Casa Santa, quando sono stato ricevuto dalla Mamma nella Casetta delle Grazie, prima che aprissi bocca, la Mamma mi ha detto: “ E allora? hai visto, tutte le tue preoccupazioni dove sono andate a finire?”, ed io commosso ho detto:” Mamma, ero sicuro che sarebbe successo qualcosa, ma non questo”, così la Mamma con il Suo dolce Sorriso Celestiale, mi ha baciato la fronte e accarezzandomi il viso mi ha detto:” Va’, vai tranquillo”. Che Immensità cari fratelli e sorelle del mondo, la Mamma conosce la profondità della nostra Anima, ogni nostra preoccupazione e difficoltà, sa tutto dei figli perché la nostra Anima è da Lei Concepita, tutto conosce la Mamma dei Suoi figli e nessuno lascia a bocca asciutta, a Lei dobbiamo ricorrere con fervido Amore, perché solo Lei può strappare Grazie e Miracoli per i figli Suoi, al Cuore dolcissimo del Padre nostro. Per tutta l’eternità sia Gloria a Te Mammina nostra, Tuo per sempre Vincenzo.

Testimonianza di Santina Olmi di Brescia

Pace fratelli e sorelle, sono Santina Olmi abito a Brescia e faccio parte del gruppo di preghiera di Milano, voglio condividere e farvi partecipi della Grazia ricevuta dal Padre e dalla Mamma il 29 settembre 2017. Non mi sentivo bene, ma non riuscivo a capire quale fosse la natura del malessere, la sera prima avevo accusato un forte mal di stomaco che passò nel giro di qualche ora. Il giorno seguente mi svegliai accusando gli stessi sintomi della sera precedente, durante la giornata lo stato di salute non migliorava, mi sentivo sempre più debole e stanca, andando in bagno ho avuto una forte emorragia e decisi di andare, immediatamente, al pronto soccorso; svenni, mi rianimai vomitando, venendo soccorsa dall’arrivo dell’ambulanza. Il dottore accorso fece tutto il possibile per stabilizzarmi durante l’emergenza, sentivo la sua voce che ripeteva queste parole: “E’ molto bassa, è bassa, è bassa”, io non capivo cosa volesse dire e venni trasferita agli Ospedali civili di Brescia in codice rosso, mi sentivo sempre più debole ero conscia di tornare dal Padre. Al mio compagno dissero che ero gravissima e speravano di arrivare in tempo per salvarmi, durante il tragitto in ambulanza, il medico per tenermi vigile mi rivolgeva continue domande che nel mio intimo mi provocavano molto fastidio, dentro di me sentivo solo un sentimento di Pace. Il mio compagno seguendo l’ambulanza chiamò Casa Santa, specificando la gravità del momento, la Santa Sorella rispose: “Stai tranquillo, la Mamma è già arrivata e tutta Casa Santa prega per lei”. Arrivando in ospedale, i dottori avevano approntato tutti gli esami strumentali, compresa la gastroscopia ed eventuali sacche ematiche per le trasfusioni necessarie a ripristinare il sangue perso nell’emorragia, ma il Padre e la Mamma erano vicini a me, l’emorragia si fermò e i valori vitali si stavano stabilizzando. Il responso della gastroscopia riscontrò la presenza di ernia jatale gastroduodenite microerosiva con diverse lacerazioni, nel giro di pochi giorni mi dimisero dall’ospedale senza effettuare alcuna trasfusione di sangue. Durante la degenza, la mia vicina di stanza disse di aver visto una Donna vestita di nero avvicinarsi al mio letto, quando me lo disse io non vidi nessuno e capii che Mamma era venuta a trovarmi, quella sorella era non vedente e ringraziavo il Padre che anche lei, aveva potuto vedere la nostra Mamma. Grazie Padre, grazie Mamma mi avete ridonato la vita, siete il Bene più prezioso, siete la mia vita. Grazie Mammina cara di star sempre vicino ai Tuoi figli e ringrazio la Dimora di Dio per l’incessante preghiera versata per l’umanità. Un bacione grande, grande, grande a Dio Padre e alla Mamma, Tua figlia Santina.

Testimonianza di Teresa e Franco di Novara.

Pace a tutti fratelli e sorelle del mondo intero; sono Teresa del gruppo di preghiera di Novara e desidero ardentemente dare testimonianza della Grazia ricevuta dal mio compagno Franco, della grandezza di Mamma Lucia, Luce del mondo, e della Bontà e Misericordia del nostro buon Padre Dio che mai abbandonano i Loro figli, in particolar modo quando sono nel dolore, nella tristezza del cuore e nelle sofferenze del corpo.
Nel mese di settembre 2017, il mio compagno si è sottoposto a degli esami clinici, per potere prendere la decisione per un piccolo intervento..
Nel fare questi esami, si sono evidenziati dei valori abbastanza alterati, così ne sono stati prescritti altri, e tra questi la colonscopia.
Fratelli di tutto il mondo, dovete sapere che quando la nostra Mamma Celeste vuole darci dei Segni, si manifesta in svariati modi; ci fa sentire un paradisiaco profumo di rose e viole, inconfondibile con i profumi della terra; si fa vedere sotto forma di colomba o di farfalla, o semplicemente aprendoci il cuore alla Sua dolce Presenza.
Conoscevamo già la data della colonscopia; fiduciosi nel Santo intervento della nostra carissima Mamma Lucia; eravamo tranquilli in casa con il mio compagno, quando improvvisamente vedemmo volare per casa una farfalla molto grande; le porte e le finestre erano chiuse, e l’unica socchiusa, aveva la zanzariera abbassata; questo a dimostrazione che la nostra Santissima Mamma, quando vuole raggiungere i Suoi figli non ha bisogno di finestre e di porte aperte.
La farfalla si è posata sullo stipite della finestra tenendo le ali chiuse; solo quando ci siamo avvicinati ha aperto le ali e abbiamo potuto ammirare tutta la bellezza di quella creatura , con sfumature di colori che andavano dal marroncino al giallo e dall’arancio al bianco.
La nostra dolcissima Mamma era lì con noi e mi fece ricordare ciò che ogni volta mi ripeteva nella Casetta delle Grazie quando mi riceveva: “ IO SONO SEMPRE CON TE A CASA TUA”.
Ecco era pronta per accompagnarci al nostro appuntamento come nella canzone che sempre cantiamo :” UNA FARFALLA CI ACCOMPAGNA TUTTA PIENA DI SPLENDORE”.
Eseguito l’esame, hanno riscontrato un polipo non asportabile nello svolgimento dello stesso, perché troppo grande, e non conoscendo la natura, bisognava intervenire chirurgicamente al più presto.
Ci siamo subito affidati al pronto soccorso della Nostra Mamma che tutto può, se con amore e la preghiera a Lei ci affidiamo; consapevoli che sotto il Suo Santissimo Manto troviamo soccorso, riparo e ristoro per l’Anima e il corpo.
Abbiamo contattato un chirurgo, e vi assicuro che Mamma ha provveduto a tutto, seguendo i nostri desideri e aprendoci velocemente la strada in ogni necessità.
L’intervento è stato fissato per il giorno 25 settembre 2017; al mattino prima che il mio compagno entrasse in sala operatoria, abbiamo telefonato a Casa Santa per una preghiera e per affidarci nelle Sante Mani di Mamma.
L’operazione è andata tutto bene; dovevamo attendere l’esito dell’esame istologico.
Dopo due settimane, il 6 ottobre 2017, c’era la partenza per il Santo Pellegrinaggio nella Santa Dimora di Dio, e in concomitanza la visita di controllo con l’esito.
Mentre eravamo in attesa della visita è arrivata la telefonata del laboratorio, che tutto era andato bene e tutto era negativo.
La nostra gioia fu immensa, con fede e amore abbiamo ringraziato la nostra dolcissima Mamma che con il Suo infinito Amore, aveva riportato gioia e serenità nei nostri cuori.
Quello stesso giorno sono partita per il Santo pellegrinaggio; il mio compagno era ancora sofferente per affrontare il viaggio, varcati i Santi Cancelli, al Cospetto di Dio Padre e Dio Madre dal profondo del cuore ho ringraziato per aver concesso a questi due figli nella loro indegnità questa Santa Grazia, e per il meraviglioso Segno che mai dimenticheremo.
La preghiera è stata sempre il nostro conforto in quei giorni che separavano l’intervento dall’esito dell’esame, ma sempre con la consapevolezza che Mamma è il nostro medico dell’Anima e del corpo, se ci si affida con fede e amore.
Ringrazio di cuore tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa, Dimora di Dio, dove la fiamma ardente della preghiera è sempre viva giorno e notte per tutta l’umanità.

Testimonianza di Eugenia Simonetti di Crispano (Taranto)

Pace a tutte le creature della terra intera, sono Eugenia Simonetti di Crispano (Taranto), una pellegrina di Mamma Lucia da tantissimi anni.
Sono orgogliosa dei Santi Insegnamenti della mia Guida Celestiale,
a volte sbaglio, cado, ma la Mamma mi da la Sua Santa Mano per rialzarmi prontamente. Lei mi ha insegnato ad Amare il Padre, ad AscoltarLo nel silenzio del mio cuore, Lui è sempre lì insieme alla Mamma, basta solo fare spazio e saranno il nostro Unico e Solo Tesoro Preziosissimo che ci accompagnano per sempre, per tutta l’eternità.
Voglio testimoniare a gran voce una grande Grazia ricevuta il 25 Maggio 2008,
giorno del Corpus Domini.
Quel giorno eravamo tutti riuniti in famiglia, i bimbi giocavano gioiosi nel cortile, li avevamo sottocchio, ma in un attimo li abbiamo persi di vista,
si sono allontanati.
Scendendo delle scale che portano verso i campi, si erano ritrovati su un cortiletto a terrazzato, e sempre giocando nell’incoscienza di bambini, non si erano accorti del pericolo che uno dei miei nipoti, Giuseppe che all’epoca aveva 8 anni, stava correndo. Il bambino era salito con lo skateboard in bilico sul muretto della terrazza che dava sui campi e sbilanciatosi, ha fatto un volo di otto metri cadendo rovinosamente in mezzo a due grossi massi di pietra,
a faccia a terra con le braccine sotto il corpo. I cuginetti sconvolti, sono corsi subito a chiamarci, nel mio cuore ho gridato al Cuore Immacolato della Mamma, mentre accorrevamo tutti sul posto. Il bambino nel contempo, mentre cercava di rialzarsi dopo quel tremendo volo, ha visto al suo fianco un Uomo con una Tunica bianca e dei sandali marroni, aveva i capelli lunghi e la barba.
Così ci siamo visti venire incontro il bambino, noi spaventati a morte e lui sereno e tranquillo, continuava a dirci che lo aveva aiutato Gesù.
Nella corsa verso l’ospedale, cercavamo di tenerlo sveglio, lui dolorante ma lucidissimo e sereno, continuava a dirci che aveva visto Gesù.
Dopo i vari controlli, i medici riscontrarono una frattura al gomito di un braccio e al polso dell’altro braccio. In un secondo momento il bambino lamentava dolore all’inguine, ci accorgemmo che aveva un testicolo gonfio e nero, allertammo subito il medico che lo visitò all’istante, gli fece un ecografia, e decise di operarlo d’urgenza, ci disse però che rischiava seriamente l’asportazione del testicolo, ma Grazie sempre al Signore e alla nostra Mamma, non fu’ necessario.
Dopo il grande spavento ci rendemmo conto, guardando il luogo dell’accaduto, che sarebbero bastati pochi centimetri e sarebbe finito sulle grosse pietre. Grazie Signore, che hai dirottato il bambino in quel piccolo fazzoletto di terreno soffice, dalla dimensione di una trentina di centimetri, tra le due grosse pietre.
Giuseppe ora diciottenne, ricorda nitidamente che lo ha aiutato Gesù ad alzarsi da terra, e da allora nel giorno della ricorrenza del Corpus Domini, non manca mai alla processione del paese.
Grazie Padre e Grazie Mamma per la grande Grazia ricevuta, Grazie Mamma di avermi Insegnato ad Amare il Padre con semplicità, con Voi al mio fianco, mi sento ricca dentro, ricca del Vostro grande immenso Amore.
Un saluto fraterno va alle Sorelle e Fratelli di Casa Santa, sempre pronti con la preghiera a sollevare tutti i mali della terra .
Vostra figlia Eugenia Simonetti del gruppo di preghiera di Martina Franca.

Allego foto dell’altezza da terra, dove è caduto il bimbo e del terrazzo; e foto delle due grosse pietre dove il bimbo, giusto in mezzo, è andato a faccia a terra.

Testimonianza di Antonio Oliva di Vallo della Lucania (Salerno)

Pace a tutti fratelli e sorelle di tutto il mondo intero, sono Antonio Oliva di Vallo della Lucania (Salerno), leggendo la testimonianza della sorella in Spirito Rosa Madio, sono profondamente commosso e ricolmo di gratitudine per l’immensa Grazia che la nostra Adorata Mamma ha concesso a questi figli Suoi, salvandoli da una sicura e tremenda tragedia. Io sono quell’Antonio citato nella testimonianza, il boscaiolo, e sono testimone oculare accorso sul posto della sciagura sventata solo grazie all’Onnipotenza Grandezza della Mamma di tutto il Santo Creato, dove il Padre nostro Buon Dio, ha deposto nelle Sue Sante Mani la Fondazione di tutte le Grazie. Vi assicuro che con tutta la mia esperienza vissuta a far legna nei boschi in montagna, ho cercato in tutti i modi di scendere in quel vallone dove era l’auto che ha fatto quel tremendo volo, molto ma molto più di 20 metri, ma non è stato possibile, è umanamente impossibile calarsi giù senza una adeguata attrezzatura, solo con l’aiuto di numerose persone, come è stato descritto nella testimonianza, facendo una lunga cordata umana, sono potuti scendere e raggiungere l’auto. Sono tornato più di una volta sul posto a vedere quel burrone che nel video non rende la reale dimensione, infatti solo nel descrivere ciò che ho visto, mi viene la pelle d’oca, vi assicuro che vederlo dal vivo ed immaginare il volo che ha compiuto la macchina e le sue condizioni, fanno paura. Vedere poi camminare con le proprie gambe il ragazzo ed il suo custode, senza nemmeno un graffio, fa ancora più impressione, ed ascoltare la testimonianza del ragazzo che ha visto la Donna scendere giù a quel dirupo velocemente senza nessuna difficoltà, impossibile ripeto a scenderlo, e chiamandolo figlio mio e riportandolo addirittura in braccio, un pezzo di ragazzo di 19 anni, mi gonfia l’Anima di Amore di Mamma che per i figli Suoi, corre e si Presenta Personalmente raccogliendoci nelle Sue Sante Braccia, Solo Lei poteva scendere laggiù. Grazie Madre mia Santissima, senza di Te non vi è vita e ne speranza di salvezza, e grazie Padre mio che per il Tuo grande Amore, ci hai portato giù dal Cielo la Mamma di tutte le Anime. Quante Grazie la Mamma ci concede continuamente, ci segue passo, passo, voglio raccontarvi quello che mi è successo qualche giorno fa. Sto vivendo da un po’ di tempo un momento particolare per mancanza di lavoro, ed ho avuto la macchina con il motore rotto per quasi un anno. Solo grazie sempre alla nostra adorata Mamma che corre con la Sua Santa Grazia in soccorso ai figli, sono potuto andare avanti nelle difficoltà ed aggiustarla per poterla così utilizzare per cercare lavoro e con l’aiuto di Mamma, portare il Santo pane quotidiano attraverso i lavori giornalieri che la Mamma non mi fa mai mancare. Alcune notti fa, la Mamma mi è venuta in Visione e l’ho vista vicino alla mia macchina e rivolgendosi a me mi indicava di aprire il cofano e di mettere apposto. Io nel sogno dicevo alla Mamma che la macchina l’avevo aggiustata e andava bene, ma Lei insisteva che aprissi il cofano. La mattina mi sono svegliato con la dolcezza di aver visto la Mamma, ma quella visione mi faceva pensare. Appena sceso giù in macchina per recami a fare dei lavori, appena ho messo la chiave nel quadro, prima di accendere l’auto, mi sono detto: “ma se la Mamma mi ha detto di aprire il cofano, lo devo fare!”. Cosi senza accendere l’auto, sono sceso ed ho aperto il cofano, fratelli e sorelle che leggete, sapete che cosa ho trovato? Il motore pieno di olio sparso dappertutto e il tappo dove si mette l’olio motore, fuso su di un lato dove è fuoriuscito lo stesso. Ho chiamato immediatamente il meccanico il quale è accorso e vedendo tutto ciò, mi ha detto che io avevo un Santo in Paradiso perché avevo rischiato sicuro di incendiare l’auto e fondere il motore perché era senza più una goccia d’olio. Ecco fratelli e sorelle chi E’ la Mamma, Colei che ci ha  nutrito del Suo Materno Latte Celestiale sin dal seno della donna, dove ha deposto il Suo Seme della Concipazione, e continua a seguirci passo, passo fino al ritorno nel Suo Immacolato Cuore. Accoriamo tutta l’umanità nelle Sue Sante Braccia aperte che attende tutti i figli Suoi nel Giardino del Paradiso che Lei ha porta giù dal Cielo, Casa Santa la Dimora di Dio che ha fondato sul Gargano. Grazie Mamma di avermi avvisato e soccorso come sempre, avrei potuto prendere fuoco il giorno prima che l’avevo utilizzata, grazie per le continue Grazie che ci doni senza riserva alcuna a noi miseri peccatori. Con tutto l’Amore Tuo figlio Antonio Oliva di Vallo della Lucania (Salerno).

ALLEGO FOTO DEL TAPPO DELL’OLIO

Testimonianza di Rosa Madio di Vallo della Lucania (Salerno)

Pace a tutti, voglio gridare a tutta l’umanità intera la Grandezza della nostra infinita e meravigliosa Mamma, tutto il mondo deve conoscerLa: la Misericordia Celeste che è scesa giù dal Cielo per venire ad abitare in mezzo ai figli per strapparli dalla schiavitù del peccato che sta portando questa umanità alla distruzione.
Sono Rosa Madio di Vallo della Lucania è con grande gioia e profonda emozione che vi voglio raccontare l’ultima Immensa Grazia ricevuta appena due giorni fa dalla nostra Mamma delle Grazie impossibili. Grazie al Buon Dio, Padre nostro Creatore, è un anno che mi ha fatto Grazia di poter conoscere il Cammino Celestiale che la Mamma ha portato giù dal Cielo, facendomi mettere i miei piedi peccatori nel Giardino del Paradiso, Casa Santa, Dimora di Dio sul Gargano, Fondata dalla nostra Madre Celeste. In questo meraviglioso anno, ho potuto Conoscere il Disegno di Dio disceso dal Cielo per questi ultimi tempi, sentire la Sua Costante Presenza e tutto il Suo Amore per noi figli peccatori. Ma prima di raccontarvi l’immensa Grazia ricevuta, voglio farvi partecipe di una visione che mi ha donato la Mamma circa 20 giorni fa. In piena nottata ricordo che in sogno chiamavo la Mamma continuamente e all’improvviso mi è Apparsa in tutta la Sua Maestà, vestita di bianco con un Velo Azzurro Cielo e portava in Mano una Rosa, di fronte a Lei due persone inginocchiate. Mi svegliai da questa meravigliosa Visione estasiata ed incantata dall’Immagine Sublime della Mamma e dentro di me sentivo che Lei mi era sempre vicino e in tutte le mie difficoltà e per la mia famiglia ci avrebbe pensato Lei.
Due giorni fa mio nipote di 19 anni insieme al suo custode, mio genero, si sono messi in viaggio per andare sui monti del parco nazionale del Cilento in prossimità di Cuccaro Vetere, per andare a raccogliere i funghi. La strada di montagna in quelle zone è molto dissestata e piene di curve pericolose. Mentre viaggiavano ad un certo punto in una di queste curve, l’auto è sbandata e sono caduti rovinosamente giù per la montagna facendo un volo di circa 20 metri. La Mamma, che per amore dei figli che a Lei si Affidano e che nelle Sue Sante Mani mettono i propri cari e le creature conosciute e sconosciute nelle difficoltà, nulla mai fa mancare ed è sempre pronta con il Suo Santo Pronto Soccorso donando Grazie infinite ed impossibili, in questa situazione surreale di estrema gravità che non dava speranza alcuna di sopravvivenza, è scesa con tutta la Sua Potenza Divina donando la Grazia della Vita a mio nipote e a mio genero. Dopo il volo dell’auto che rovinava disastrosamente a cappottandosi giù per la montagna, si sono ritrovati schiacciati dal tetto dell’auto, intrappolati nella stessa. Sconvolti e con infinito stupore, entrambi si sono resi conti di essere vigli e vivi, e mentre mio genero era completamente bloccato dalle lamiere dell’auto, mio nipote forzando violentemente la portiera è riuscito ad uscire e frastornato cercava di arrampicarsi in tutti i modi per poter risalire su e raggiungere la strada, ma rovinava continuamente giù per la forte ripidità e per l’enorme sterpaglia boschiva che lo circondava. Ad un tratto ha visto una Donna che scendeva giù velocemente dalla montagna senza nessuna difficoltà dicendo: “Figlio mio, figlio mio”. Lo ha preso tra le Sue Braccia e di peso alzandolo da terra, lo ha portato fin su la strada dove lì, accarezzandolo il viso, gli ha chiesto di dargli il telefonino e ha chiamato mia figlia, la mamma del ragazzo, dicendo:” Ho salvato tuo figlio”. In pochissimo tempo sono accorsi sul posto numerosissime forze dell’ordine, pompieri, guardie forestali e autoambulanza, e facendo una grande catena umana, legandosi l’uno all’altro, si sono calati giù per la montagna e hanno tirato fuori anche mio genero. Tutti e dico tutti hanno gridato al GRANDE MIRACOLO, non potevano credere ai propri occhi, padre e figlio usciti vivi senza nessun graffio, da un tragico incidente dal risultato scontato di perdite di vite umane per il tipo impressionante di volo compiuto. Appena abbiamo saputo la notizia, io e il mio compagno la prima cosa che abbiamo fatto e chiamare subito Casa Santa per ringraziare con la faccia a terra la nostra Immensa Mamma per la Grazia infinita donata, e la Santa Sorella che ci ha risposto ci ha subito detto che solo la Mamma poteva scendere giù per quella montagna e salvare i figli Suoi. Accorsi poi sul posto insieme ad un nostro caro amico e fratello in Spirito nel Santo Cammino della Mamma, Antonio che è boscaiolo, lui ha cercato di raggiungere l’abitacolo giù nel vallone, ma nonostante la sua grande esperienza di montagna, non è assolutamente riuscito a farlo. Infatti per recuperare l’auto sono serviti scavatori e gru attrezzate da parte dei pompieri e guardie forestali.
Mamma, non esistono parole per poterTi dire Grazie e manifestarTi tutta la nostra infinita gratitudine. Sei Scesa Tu in Persona giù per quella montagna prendendo il ragazzo di 19 anni in braccio e riportandolo su. Invece i soccorsi per potersi calare giù, han dovuto fare una catena umana legandosi l’uno all’altro e tirare fuori mio genero, salvato anch’esso, Mamma cara, per la Tua Immensa Grazia e Misericordia. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE SANTISSIMA MAMMA, SPIRITO SANTO ETERNO AMORE, GRAZIE DIO PADRE, GRAZIE DIO MADRE. Con immensa devozione, Tua figlia per l’eternità, Rosa Madio di Vallo della Lucania.

Testimonianza di Giacinta D’Ercole di Matera

E’ con immensa gioia ed emozione, che voglio lasciare la testimonianza di una delle tante Grazie ricevute da Mamma Lucia, l’Amore Vero, Materno, Celestiale, disceso direttamente dal Cielo per illuminare l’oscurità della terra, a cui il Padre Celeste ha affidato nelle Sue Santi Mani la Fondazione delle Grazie e che con tanto Amore, ha donato e dona all’umanità. Mamma Lucia la Stella del Gargano è sempre presente con la Sua Santa Luce ad illuminare e a soccorrere le creature nel bisogno.
La mattina del 17 Settembre 2017, nelle prime ore del giorno, sognai di trovarmi nella mia casa, in compagnia di una persona, alla quale avrei dovuto somministrare dei farmaci, a cui temeva di essere allergica. Io cercavo di consolarla, ma ad un certo punto mi ritrovai a letto in posizione supina e all’improvviso, vidi sollevarsi da terra un arco di Luce, alla cui estremità c’era una Stella luminosa, che accompagnata da un singolare rumore, si posò sul palmo della mia mano sinistra, che prontamente si aprì per accoglierla. Girando lo sguardo verso il palmo della mano, vidi chiaramente l’Immagine di Mamma Lucia. Quando mi destai, mi pareva di aver realmente vissuto quanto raccontatovi e in quel momento sentii l’uscio della porta di casa chiudersi, era il mio compagno che andava a fare con amici una escursione di trekking sulla Murgia.
Trascorsi quella mattina con il pensiero rivolto a Mamma Lucia, affidandomi e confidando in Lei. Avevo la certezza che la Mamma mi sarebbe stata accanto, qualunque fosse stato il significato del sogno. E così fu! Quella calda mattina, durante l’escursione, il mio compagno fu morso da una grossa vipera, proprio all’indice della mano sinistra e in quel momento invocò l’aiuto della Mamma. Dopo circa un’ora di strada impervia a piedi per raggiungere l’auto, fu trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Matera, dove furono intrapresi i primi esami di urgenza ed una terapia antibiotica. Appena appresi la notizia, telefonai a Casa Santa e mi affidai nelle Mani della Mamma. Man mano che trascorrevano le ore, la mano si gonfiava sempre più, fino quasi a diventare il doppio delle sue normali dimensioni e il dito diventava sempre più nero, con i segni ben evidenti del morso della vipera. Accusava dolore al dito e si evidenziava un edema che interessava anche l’avambraccio. Ma nonostante tutto, non presentava nessuna complicazione cardiaca o di coagulazione sanguigna, nessun deficit neurologico focale, né patologie fisiche o psichiche. Fu trattenuto al pronto soccorso per il monitoraggio della coagulazione e della misurazione delle dimensioni della mano, fino a tarda sera e dopo l’indicazione, non a cuor leggero, per la somministrazione del siero antivipera, da parte del centro antiveleni di Pavia, fu trasferito nel reparto di rianimazione. Il medico del reparto, ci informò che la somministrazione del siero, poteva avere delle gravi complicazioni quali uno shock anafilattico, che avrebbe potuto portare ad effetti letali. In quel momento nel mio cuore invocai la Mamma dicendo tra me: “Mamma dove Sei!” Subito mi ritornò alla mente quel sogno fatto quasi all’alba, la Stella luminosa che si adagiò sulla mia mano sinistra (ad indicare la mano del mio compagno morsa dalla vipera) ed in essa l’Immagine di Mamma Lucia e ancora, la presenza di quella persona, che aveva preso dei farmaci ai quali temeva di essere allergica. Mi ricordai, la Mamma che era già arrivata a soccorrerlo e ancora prima che tutto ciò accadesse. Durante la somministrazione del siero, il mio compagno non ebbe nessuna complicazione, nessuna reazione allergica e quando fu terminata, il medico tirò un sospiro di sollievo, si passò la mano sulla fronte e disse:” è fuori pericolo!!” il giorno dopo e quelli a venire, i parametri di controllo del suo stato di salute erano nella norma, così come l’ecocolordopplergrafia degli arti superiori arteriosa e venosa, seguita prima delle dimissioni, evidenziò l’assenza di segni diretti o indiretti, riferibili a tromboflebite profonda o superficiale.
Mamma, ancora una volta, ci hai colmato di Grazie e Amore, ci hai resi partecipi alla Tua infinita Grandezza Celestiale, Tu Sei la Stella del Gargano, con la Tua Santa Immensa Luce, hai illuminato la nostra vita, Tu Sei la Guida perfetta nel Cammino verso il Signore.
Grazie Padre Celeste, Grazie Mamma Celeste, per il Vostro Santo e infinito Amore per noi, i nostri cari e tutta l’umanità. (ALLEGO CERTIFICATI MEDICI E FOTO)