Testimonianza di Franca Paolucci di Baveno (Lago Maggiore)

Fratelli e sorelle di tutto il mondo; sono Paolucci Franca di Baveno (Lago Maggiore )e faccio parte del gruppo di preghiera di Novara.
Era l’anno 1996 quando il Padre nostro che è nei Cieli mi ha concesso di conoscere Mamma Lucia, Madre di tutti i viventi, Regina del Cielo e della terra, ricordo quel momento con tanta gioia ed entusiasmo, perché ha portato una svolta radicale nella mia vita.
La Santa Parola di Mamma, per me è stata guida per la soluzione di ogni problema che si è affacciato nel percorso della mia vita; mi ha dato fiducia piena e certezze anche nei momenti più difficili; mi ha insegnato ad Amare il Santo Creato come Dono del Padre nostro; di perdonare in ogni situazione e in ogni contesto, di essere umile, e di affidarmi alla Divina Provvidenza che mai ci abbandona.
Mi ha donato la gioia di Dio; la gioia di sentirmi Amata di un affetto filiale, e nel corso degli anni ho capito che tale gioia non ha un prezzo, non si può acquistare; è energia, forza insostituibile che rivitalizza anche quando una malattia con il successivo decadimento fisico, tende a trascinare ad un livello molto basso, la fiducia nel futuro della propria esistenza.
Ho ricevuto tante Grazie e Miracoli in tutti questi anni, e ora son qui a riportare l’ultima in ordine di tempo.
Era il mese di febbraio 2017, mi sentivo debole, respiravo a fatica, fui portata all’ospedale di Verbania e ricoverata di urgenza in rianimazione, poi entrata in coma; al mattino successivo, mi svegliai, e non mi rendevo conto di dove mi trovassi e cosa mi fosse successo; pregavo Mamma Lucia che mi aiutasse in un momento tanto delicato; i medici riconosciuta la gravità del caso decisero di trasferirmi all’ospedale di Domodossola per un intervento urgente di Angioplastica.
Fui operata lo stesso giorno con anestesia locale, prima all’inguine, poi al braccio; sentivo tutto, il chirurgo mi parlava e mi incoraggiava mentre io continuavo a pregare.
Tutto ad un tratto ho visto Mamma Lucia attraversare la stanza, passando davanti a me con un passo svelto; era Vestita di Azzurro; ebbi un sussulto di gioia mi sentii rincuorata, e continuavo a pregare. Così, grazie al Pronto Soccorso immediato della Mamma che si fece vedere ai miei occhi peccatori, l’intervento, considerato dai medici molto delicato, con grande meraviglia degli stessi, riuscì  perfettamente senza alcuna preoccupazione preventivata. Sono rimasta in ospedale 20 giorni, mangiavo pochissimo, ero debilitata e persi 10 kg. di peso.
Tornata a casa, mi sentivo molto debole, mangiavo poco, non riuscivo a riprendermi, passavano i mesi, mi sentivo priva di forze.
Al mese di ottobre 2017, fui invitata ad un incontro di preghiera da alcuni fratelli giunti da Novara, mi incoraggiarono, mi ricordarono delle Grandezze della nostra adorata Mamma, dicendomi che a Mamma Lucia nulla è impossibile, di avere Fiducia Piena e di non stancarmi a pregare e a invocarLa; mi donarono due fette di Pane Benedetto proveniente da Casa Santa e mi invitarono a recarmi in pellegrinaggio alla Santa Dimora di Dio il giorno 11-11-2017.
Tornata a casa, mangiai il Pane Benedetto che mi era stato offerto e da subito sentii dentro di me forze nuove che mi diedero energia, incominciai piano piano a mangiare e a riprendermi, cosi stando molto meglio, mi feci coraggio ad affrontare il Santo viaggio, con la certezza che Mamma non mi avrebbe abbandonata.
Arrivata alla Santa Dimora di Dio, mi sentii leggera come una nuvola; ho pianto tanto per la grande emozione, come quando nel 1996 abbracciai la nostra Gloriosa Mamma Lucia per la prima volta; camminavo senza stancarmi, continuavo a pregare e a ringraziare la Mamma, mi sentii Miracolata per essere riuscita ad arrivare in quel Santo luogo, ho goduto la Santa giornata dimenticando la mia condizione di salute che Miracolosamente, repentina, migliorava velocemente;
Le medicine che dovevo assumere mi portavano giramenti di testa; non li ho più prese; da quel momento mi nutro normalmente e sto bene come prima di ammalarmi.
Dolcissima Mamma Lucia; non so come ringraziarTi, mi impegno di dare Lode e Gloria a Te Vergine Immacolata e a Dio Padre Onnipotente attraverso sentite preghiere che sgorgano dal cuore e l’impegno di camminare sui Tuoi Santi Insegnamenti.
A Te Mamma Lode e Gloria nei secoli dei secoli; Tua figlia Franca.
Un sentito abbraccio per tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa che ci accolgono con Amore e dedizione.
Allego certificati medici.

Testimonianza di Daniela Suvilla di Novara.

Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Suvilla Daniela del gruppo di preghiera di Novara.
Ho saputo di Mamma Lucia qualche anno fa da una mia amica a Lei molto devota; all’inizio non credevo alla figura della Mamma, ma poi vedendo la fede della mia amica e tutte le Grazie che riceveva, ho capito che mi sbagliavo.
Nacque in me il desiderio di andare nel Gargano alla Casa del Signore, ma i problemi di salute, dolori reumatici alle articolazioni in tutto il corpo, mi hanno sempre scoraggiata ad affrontare il Santo viaggio.
Nel frattempo pregavo la Mamma; telefonai a Casa Santa, la Santa Sorella che rispose mi diede coraggio, mi disse di avere fede, di affidarmi alla Mamma e di stare serena, da quel momento mi sentii vicina alla Santa Dimora di Dio e puntualmente scoprii che alcuni problemi della vita, trovarono giusta soluzione.
Lo scorso novembre 2017 fui invitata da alcuni fratelli e sorelle devote di Mamma Lucia ad un incontro di preghiera; prima di pregare hanno letto, dal sito dedicato a Mamma Lucia, alcune testimonianze di guarigioni del corpo e dello Spirito ricevute da fratelli e sorelle del mondo che si erano affidate al Cuore Santissimo di Mamma, Madre di tutti i viventi e Madre dell’impossibile; mi hanno offerto due fette di Pane Benedetto che avevano portato da Casa Santa da un precedente pellegrinaggio.
Io risposi che non potevo mangiare pane, perché allergica da oltre 20 anni, ed allergica al latte da quando sono nata; tutte le volte che assumevo anche una mollica di pane o qualche goccia di latte, mi venivano coliche intestinali per almeno tre giorni e per altri due mesi non digerivo nulla.
Qualche anno fa una mia zia, dimenticando il mio problema, nel preparare una pietanza per me, aveva aggiunto un cucchiaio di latte; sono stata per tre giorni interessata da coliche intestinali.
Loro insistettero, dicendo che quello era Pane Benedetto di Mamma e non mi avrebbe arrecato alcun disturbo; con molta cautela mangiai un pezzettino, poi nella mia totale incredulità decisi di mangiarlo tutto, senza avere nessun disturbo; ho dovuto ammettere che un fatto Miracoloso era accaduto.
Superando i precedenti timori, decisi sempre nel mese di novembre 2017 ad affrontare il Santo pellegrinaggio; le mie paure svanirono, sul pullman non accusai forti dolori alle articolazioni come temevo, perché la nostra dolcissima Mamma era intervenuta e li aveva alleggeriti; giunta a Casa Santa, i dolori alle articolazioni sparirono del tutto; mangiai il Santo Pane e il Santo Latte al mattino, il Santo Piatto di pasta a mezzogiorno senza alcun disturbo; mi sentii felice perché finalmente il mio corpo aveva assaporato la gioia della sazietà.
Decisi pertanto di portarmi a casa una grossa pagnotta di Pane, ne mangio una fetta al giorno e riconosco che è medicina per il corpo e per lo Spirito.
Non ho assaporato la gioia di conoscere ed essere abbracciata da Mamma Lucia, ma non mi sento meno fortunata (perché il Suo Santo Spirito e la Sua Anima Immacolata è sempre Presente in mezzo a noi a Casa Santa); vedere tanta fede nei devoti, e avere ricevuto la Grazia di potere mangiare Pane e Latte di Mamma in abbondanza, mi ha rafforzato la fede e la certezza che con un pizzico di fede in Mamma Lucia, si possono superare barriere impossibili all’uomo, e ricevere speranza e Grazie per Sua Intercessione.
Un abbraccio per tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa.

Testimonianza di Angela Antonucci di Ascoli Piceno

Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Antonucci Angela di Ascoli Piceno, ho 82 anni e ho avuto l’immensa Grazie di conoscere la Mamma, la Rosa del Paradiso, la Regina del Cielo e della terra, nel 1989, quando partecipai per la prima volta ad una funzione nella Terra vecchia a Pila Rossa accompagnata da mia figlia Paola. Da allora Mamma mi è penetrata nel più profondo del cuore e non ne è più uscita, da quel giorno tutti i giorni ogni saluto, pensiero e preghiera sono rivolti a Lei. Tante sono le Grazie di cui la Mamma ha costellato il mio cammino sulla terra e quello della famiglia che mi ha donato, tanti i Miracoli, le gioie, e nel dolore tanto il conforto. Volevo testimoniarvi l’ultimo piccolo grande episodio dell’infinita Dolcezza della Mamma, Verbo Incarnato, sempre Viva e Presente in mezzo a noi in Anima e Spirito. Avevo perso la spilletta di Mamma che porto sempre con me agganciata alla canotta, non ricordavo proprio dove fosse finita e come potessi averla perduta, ogni sera per tre giorni mi tastavo bene in petto speranzosa di ritrovarla, ma rimanevo sempre delusa e mi assaliva il dispiacere per aver perso quel conforto e quella protezione. La terza sera, dopo aver di nuovo cercato la spilletta in camera, ho pregato e supplicato la Mamma di ritrovarla… forse con più forza e ardore del solito… e la mattina successiva al risveglio ho sentito che stringevo nel pugno della mano qualcosa di piccolo e duro…. la spilletta di Mamma!!!! Grazie Mamma per aver raccolto la mia umile preghiera ed essere passata a coccolare la Tua creatura, come fai ogni notte con ogni Tuo figlio ovunque disperso… Mamma della Dolcezza Celestiale… Mamma dell’Immenso Eterno Amore!!! Grazie!!! Tua figlia Angela.

Testimonianza di Antonio Lascaro di Matera

Pace a tutta l’umanità, sono il postino di Matera, Antonio Lascaro.
Ieri, 7 Dicembre, nello smistare la posta, ho visto un fascio di Luce fuoriuscire dalla enorme massa di lettere, mi sono avvicinato e smuovendo il tutto, estasiato mi sono accorto che proveniva dalle Lettere di Auguri della Mamma, di Casa Santa, rivolti a figli Suoi di Matera. Emanavano un Raggio di Luce, sono ancora emozionato per l’accaduto.
Grazie Mammina che hai fatto degno a questo figlio Tuo peccatore di Contemplare le Tue Meraviglie. Auguri Mammina dolcissima per la Tua festa dell’Immacolata Concezione e della festa della Luce.

Testimonianza di Franco, Giovanna e Angelo Simonetti di Novara

Pace a tutti fratelli e sorelle del mondo, siamo Franco, Giovanna e Angelo Simonetti del gruppo di preghiera di Novara, sono 30 anni che abbiamo conosciuto la Regina dell’Amore, Mamma Lucia, La Luce del mondo, e sono altrettanti anni che camminiamo in un sentiero d’Amore, quell’Amore che la Mamma ci ha fatto Grazia di intraprendere. Giorno dopo giorno ha messo nel nostro cuore quella Pace che ha un valore inestimabile, PACE una parola tanto semplice e tanto breve, ma oggi chi ha la Pace?
Nessuna creatura ha Pace, eppure noi figli di Mamma che abbiamo seguito dall’inizio i Suoi Santi Insegnamenti sapevamo quello che sarebbe accaduto nel mondo, nel Santo Diario c’è scritto tutto e sono 47 anni che la Madonnina, apparendo a Sesto San Giovanni, aveva avvertito l’umanità che se non avesse creduto alla Santa Parola della Buona Novella, tutto quello che c’è scritto sarebbe accaduto nel mondo.
La Mamma ci ha preparato, ci ha cresciuto, ci ha aperto gli occhi, tutti noi abbiamo ascoltato le Sue Sante Parole e tutti noi ricordiamo quando Mamma ci diceva: “VI TROVERETE, TUTTA L’UMANITA’, COME SI TROVA UNA MACCHINA, QUANDO NON FUNZIONANO I FRENI IN CIMA AD UNA MONTAGNA, CHE STA SCENDENDO,…….”,  ” TORNATE INDIETRO E FATE UNA CATENA D’AMORE, COME VUOLE IL BUON DIO CHE SIA FATTA,……”.
Tutti lo ricordiamo ma nessuno di noi L’ha fatto ed ora che ci troviamo a vivere la grande tribolazione, tutto si sta compiendo, tutto quello che c’è scritto nel Santo Diario.
Ma l’umanità ancora non crede e tiene nascosta questa Grande Verità. Ma noi che siamo Testimoni Veri, non possiamo tacere, abbiamo il dovere di gridarlo a tutto il mondo, “NON VI CREDERANNO” anche questo è stato scritto, ” ANDATE SUI MONTI PIU’ ALTI, GRIDATE LA VERITA’……. ” vi prenderanno per pazzi, beati i pazzi di Dio.
Fratelli siamo ancora in tempo, facciamo un passo in dietro con una Catena di Amore di Vero Pentimento, doniamo al Padre quel briciolo di Fede che abbiamo nel cuore, perché Mamma nessun figlio abbandona mai e quando li vede in difficoltà, se li stringe più forte al Suo Immenso e Santissimo Cuore Immacolato.
Vogliamo raccontarvi una Grazia ricevuta che per alcuni può risultare insignificante, ma per noi pellegrini di Mamma sappiamo per certo che è un Grande Segno. La Mamma ci fa capire che è sempre vicina a noi, non ci abbandona mai, ci consola e ci protegge in ogni istante del giorno e della notte in tutte le nostre necessità.
L’11 novembre 2017 era giorno di pellegrinaggio per raggiungere Casa Santa Dimora di Dio, noi per la prima volta in più di 30 anni, per motivi familiari, siamo stati impossibilitati a raggiungere quel Santissimo Posto Meraviglioso.
In tanti anni almeno uno della famiglia corre nelle Sante Braccia della Mamma e torna carico di Amore da distribuire a chi era rimasto a casa.
Con le lacrime agli occhi e la tristezza nel cuore, abbiamo dato conferma alla capogruppo che per motivi familiari, nessuno della nostra famiglia sarebbe potuto partire e nemmeno al pullman potevamo andare per assaporare almeno la gioia della Santa Partenza.
La sera della partenza, tornando a casa dalle nostre commissioni, quella sera desolati ed amareggiati abbiamo ritirato la posta dalla cassetta, in mezzo ad altro c’era una lettera indirizzata alla famiglia, mittente: CASA SANTA.
Ci è venuto un colpo al cuore, tanta era la gioia che non riuscivamo neanche ad aprire la busta, pensavamo che fossero gli auguri di Natale che la Mamma sempre ci invia tutti gli anni per augurare ai Suoi figli un Santo e Sereno Natale, invece no era una lettera scritta a mano con delle Parole di un Amore infinito, abbiamo penetrato Parola per Parola, mentre copiose erano le lacrime che scendevano. La Mamma ha letto la tristezza nel nostro cuore in questo periodo molto tribolato della nostra vita ed ha voluto consolarci con quell’Amore che solo la Regina del Cielo può dare.
In quel momento ci sono tornate in mente le Sante Parole della Mamma quando ci diceva: “FIGLI NON PREOCCUPATEVI E NON RATTRISTATEVI SE NON RIUSCITE A VENIRE A ME, MAMMA LO SA… SARÒ IO A VENIRE DA VOI”.
Grazie Mamma, Bene Infinito della nostra Anima, spogliaci di ciò che siamo e rivestici di Te.
Ti amiamo nel più profondo del nostro cuore dove Ti custodiamo con tanto Amore .
Grazie di cuore ai fratelli e sorelle di Casa Santa a cui va il nostro più affettuoso abbraccio fraterno.

I TUOI FIGLI
Franco Giovanna Angelo

Testimonianza di Anna Paolicelli di Matera

Pace a tutti sono Anna Paolicelli di Matera, voglio raccontarvi quello che è successo il 7 Febbraio del 2016. Per problematiche varie di famiglia sono mancata dalla Mamma, con grandissimo rammarico e dolore, per circa 20 anni. Il giorno 7 febbraio 2016 erano verso le 19:00, quando mia nipote stava andando da una amica ed aspettava il pullman di linea seduta sotto la pensilina della fermata, aveva le cuffie nelle orecchie ed ascoltava a bassa voce la radio. Mentre attendeva l’arrivo del bus, all’improvviso le si è avvicinata sul fianco una Donna che gli ha dato una busta in mano dicendole di portarla alla nonna, (a me). Mia nipote sorpresa ha tolto le cuffie dalle orecchie e si è velocemente girata verso la Donna che è scomparsa sotto i suoi occhi, così di scatto si è alzata controllando in tutte le direzione anche dietro la stessa pensilina per vedere quella Donna che era svanita nel nulla, ma non c’era nessuno. Piena di meraviglia e di stupore, ha aperto lo zaino che aveva alle spalle e ha messo la busta dentro senza aprirla, proponendosi di portarmela il giorno seguente. La mattina del giorno dopo, solerte mia nipote è venuta da me ed ancora piena di stupore, dopo avermi raccontato il misterioso incontro della Donna che definì ” Robusta”, per quello che aveva potuto vedere con la coda dell’occhio, prese dal suo zaino la busta e me la diede. Sorpresa dal racconto, aprii la busta e vidi che c’era un pezzo di Pane. Esterrefatta lo guardai attentamente ed era come se lo avessi sempre visto, così all’improvviso mi accorsi che era lo stesso tipo di Pane di Casa Santa. Non sapendo cosa fare lo conservai sperando che qualcuno mi chiamasse e mi desse delle delucidazione. Dopo qualche giorno, una notte, il pensiero di quel Pane mi fece alzare dal letto e preso il Santo Vangelo tra le mani, chiesi alla Mamma e al Padre di darmi una risposta, aprii a caso il Santo Vangelo e lessi: “Questo è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno». Scioccata e ricolma di gioia per l’immediata ed immensa risposta ricevuta, alzai lo sguardo e vidi l’orologio che segnava le ore 3, l’ora in cui la Mamma va a trovare tutti i figli Suoi del modo intero ristorandoli nell’Anima e nello Spirito, poi giratomi verso il calendario mi accorsi che era il giorno dell’Anniversario della Salita al Cielo della Mamma. Una Luce si accese dentro il cuore che illuminò la mia mente, e come un velo che scivola via dal viso e scopre gli occhi alla luce, capii. La Mamma, nella Sua Infinita Misericordia, che mai abbandona i figli Suoi anche quando siamo presi dalle nostre miserie umane, era venuta a chiamare questa figlia Sua per riportarla all’Ovile nel Seno del Padre, dove Sovrana Regna l’Amore di Dio riscaldato dall’Ardore della Mamma che tutta si è consumata per noi, dove nelle Sue Sante Lacrime ha lavato e continua a lavare, purificando e ripartorendo ogni figlio alla Luce, il Popolo di Dio. Il giorno seguente, corsi subito a mostrarlo ai pellegrini del gruppo di preghiera di Mamma del mio paese che immediatamente riconobbero il Pane di Casa Santa. Al primo pellegrinaggio di partenza per Casa Santa, dopo circa 20 anni, sono corsa nelle Braccia di Maria nella la Dimora di Dio, dove la Mamma è sempre Presente e con le Sue Sante Braccia Misericordiose, accoglie tutti i figli per condurli al Cuore dolcissimo del Padre nostro. Oggi sono circa due anni che conservo questo Pane che è rimasto Miracolosamente integro e fresco come il primo giorno. Grazie Mamma per l’infinita Misericordia e del Dono Immenso che hai donato a questa figlia Tua che Ami e vuoi Salvare come tutti i figli Tuoi di tutta l’umanità. Pace a tutti e un bacio a tutti i fratelli e sorelle di Santità di Casa Santa.
Allego foto del PANE.

Testimonianza di Vita Di Cuia di Matera

Pace a tutti, sono Vita Di Cuia di Matera, ancora una volta desidero dare testimonianza della Grandezza della Mamma, che, sempre Presente in mezzo a noi figli dell’umanità, ci soccorre con il Suo Santo ed infinito Amore. Da un po’ di tempo a questa parte, ho iniziato a perdere gradualmente l’udito all’orecchio sinistro e nelle mie preghiere invocavo continuamente la Mamma. Mi rivolsi all’otorino che, dopo avermi fatto sottoporre a diversi controlli medici, mi diagnosticò un Colesteatoma e, in seguito ad una TAC, la presenza di una quota di tessuto isodenso, che occupava la cavità timpanica e inglobava le strutture della catena ossiculare. L’unico modo per rimuoverlo, consisteva in un delicato ed indispensabile intervento chirurgico, in quanto l’evoluzione della malattia, avrebbe potuto portare a gravi complicazioni, come la paralisi del nervo facciale e la labirintite. Fissai l’appuntamento con il chirurgo e nel frattempo una notte sognai la Santa Sorella di Casa Santa che mi invitava a recarmi nella Dimora di Dio, perché la Mamma voleva ricevermi. All’improvviso mi ritrovai a Casa Santa, in fila con altri pellegrini per essere ricevuta. Dalla Casetta delle Grazie, entravano ed uscivano una moltitudine di dottori con il loro camice bianco che venivano ricevuti dalla Mamma e chiedevano consiglio a Lei. Poi vidi la Mamma con la Testa appoggiata sulla Sua Spalla destra ed aveva gli Occhi chiusi. Ebbi in quell’istante un pensiero: ”Tutt’ora la Mamma ci riceve!” Mi avvicinai anch’io alla Mamma e dissi solamente: ”Mamma l’orecchio!”. Fuori dalla Casetta delle Grazie c’era la Santa Sorella che mi aveva invitata a recarmi nella Dimora di Dio perché la Mamma voleva ricevermi, con altre due Sorelle di Santità sempre di Casa Santa che erano accanto ad un tavolino sul quale era posta un ampolla di cristallo completamente chiusa, la cui estremità era a forma di imbuto rovesciato. In quel momento dal mio orecchio uscì un coagulo di sangue che si versò sul pavimento. Ripresami dallo stupore, mi affrettai a ripulire il tutto con uno straccio, insistendo con le Sorelle di volerlo fare io stessa, ma loro mi dissero che sarebbe bastato metterlo nell’ampolla. Ciò mi lasciò perplessa perché l’ampolla non aveva apertura, sta di fatto che lo straccio si ritrovò al suo interno e cominciò a ribollire. A causa della forte pressione, la punta dell’ampolla saltò via, facendo fuoriuscire una fiammella. Solo allora mi resi conto che l’ampolla rappresentava il mio orecchio. Da quel sogno passarono alcuni giorni e il 26 Maggio 2017, durante la recita del Santo Rosario con il gruppo di preghiera della Mamma del mio paese, sentii dall’orecchio pendere qualcosa. Non appena lo toccai, per cercare di capire quale fosse il problema, sfilai un coagulo di sangue della lunghezza di 5 cm e dal diametro di 1 cm. La sensazione di sollievo fu immediata, lo misi sopra un foglio di carta che avevo in mano e quando tornai a casa, lo feci vedere a mia figlia che scattò una foto per mostrarlo successivamente al medico. Da quel momento ho recuperato l’udito e non ho avuto più nessun problema al riguardo. Quando tornai dall’otorino, egli immensamente stupito, non riusciva a spiegarsi l’accaduto e mi disse che tutto ciò sarebbe stato possibile solo con un intervento chirurgico. Grazie Padre Celeste! Grazie Mamma Celestiale, Tu Sei sempre Presente nelle nostre necessità, ci soccorri e ci sostieni con il Tuo immenso ed infinito Amore, Sei scesa nella nostra indegnità e ci ricolmi di Grazie e di Bene.

Allego TAC e foto:

Testimonianza di Maria Luigia Angora di Ostuni (Brindisi)

Pace a tutti fratelli e sorelle di tutto il mondo, sono Angora Maria Luigia di Ostuni (Brindisi).
Desidero testimoniare al mondo intero la grande gioia che ho dentro il cuore per avere incontrato Mamma Lucia nel 1983; un avvenimento così importante che ricordo nei minimi particolari; segnò lo spartiacque tra una vita normale con le gioie e i dolori del mondo, e una vita nuova accanto alla Mamma piena di certezze, di speranze esaudite, proiettata verso l’Eternità.
In tutti questi anni ho ricevuto tantissime Grazie e Miracoli per Intercessione della nostra adorata Mamma Luce; in altre occasioni le descriverò, in questo momento scrivo di come avvenne la mia chiamata, la madre di tutte le Grazie della mia vita. Da subito per volere Divino, fui colpita dalla Grandezza di Mamma Luce; ebbi modo di comprendere con certezza che Lei mi conosceva da sempre; sapeva di me come persona fisica, ma anche dei pensieri che nei giorni precedenti al nostro primo incontro, erano passati dalla mia mente.
In quel periodo lavoravo come domestica presso un’insegnante di scuola elementare, la quale un giorno mi parlò dell’Apocalisse, della venuta della Donna Vestita di Sole negli ultimi tempi e della Sua Vittoria con il Suo Popolo, contro il dragone e i suoi adepti.
Ascoltai tali parole con molto interesse; capii che la Donna Vestita di Sole era Maria, Madre di tutti i viventi, per il resto i miei pensieri rimasero senza risposta e quindi nell’oblio della mia mente.
Trascorsero pochi giorni, quando una mia amica mi disse di essere andata ad un pellegrinaggio e aggiunse: ”Se vai con un pizzico di Fede in Dio, puoi ricevere Grazie e Miracoli per te e famiglia”, io le risposi: “Dov’è questo posto” e lei aggiunse: ” E’ in Puglia, sul Gargano e si chiama Mamma Lucia”.
Con la velocità di un fulmine, la mia mente mi riportò alla Donna Vestita di Sole, pensai subito che potesse essere Mamma Lucia, e senza attendere un’istante dissi alla mia amica: ”Se Dio vuole, anche io vorrei andarci assieme ai miei figli”.
Mi organizzai e dopo quindici giorni, giunsi da Mamma Lucia con i miei figli; mentre la Mamma ci Allattava con la Santa Parola di Dio, una pellegrina ad alta voce disse alla Mamma: ”Grazie Mamma,Ti ho vista a casa mia”, e Mamma le rispose: ”Avevi tanto bisogno e sono venuta per aiutarti”. Rivolsi anche io la parola alla Mamma dicendo: “Perché non vieni anche a casa mia, forse che io non ho bisogno?”, mi rispose: “Vengo a casa tua tutti i giorni”; aggiunsi: “Ma io non Ti vedo”, e Lei indicando con la Mano la direzione verso di me, con tono dolce e deciso rispose: “Tu sai chi è Mamma” e chinando la Testa aggiunse: “Beato chi crede e non vede”.
Per me quello fu il momento della conferma; la Creatura che mi stava davanti, vestita come me, che parlava come me, era la Donna Vestita di Sole, venuta in mezzo a noi figli per aiutarci e risollevarci dal peso dei peccati, a crescere nella Fede, a perseverare e diventare il Popolo di Dio degli ultimi tempi, prima del tramonto di quest’umanità incline al peccato e nella sofferenza.
Grande fu l’emozione, e dalla successiva riflessione del cuore, sgorgarono delle lacrime di felicità; tutto era stato pianificato dall’Alto dei Cieli; l’Amore di Dio Padre e Dio Madre hanno colmato la mia esistenza; mi muovevo senza una definita direzione, sembravo di volare, la mia Anima ardente di felicità, sembrava scappasse fuori dal corpo; parlavo da sola sottovoce e mi giravo attorno contemplando la mia nuova dimensione.
Con la Mamma nostra Regina del Cielo e della terra, fu un Amore a prima vista, cresciuto in tutti questi anni e continuerà con il ricongiungimento nell’Eternità, e ai fratelli e sorelle del mondo dico: ”Pregate Mamma Luce, affidatevi a Lei, nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte, e Lei sarà prodiga verso di voi facendovi gustare i Suoi abbondanti Frutti Celestiali.
Dolcissima Mamma, so che il grazie più bello che posso donarTi, è di fare nel corso della mia vita, la Santa Volontà di Dio, attraverso i Tuoi Santi Insegnamenti.
Ti amero’ per sempre, Tua figlia Gina.
Un forte abbraccio per tutti i fratelli e sorella di Santità che con infinito Amore, pregano per un’umanità nella sofferenza.

Testimonianza di Franchino Sicignano di Scafati (Salerno)

Pace mi chiamo Franchino Sicignano e sono di Scafati in provincia di Salerno, vado da Mamma Lucia nel Gargano, nella Dimora di Dio dal 1985. La prima volta che sono stato ricevuto nella Casetta delle Grazie dalla Mamma, entrai io e la mia compagna e decidemmo prima di entrare al Santo Divino Cospetto della Mamma, di non dire niente sulla mia sofferenza per non dare ulteriori pesi alla Mamma, Madre di tutte le sofferenze. Soffrivo da molti anni sempre di forti mal di testa ed in quel periodo facevo anche delle terapie di radar alla testa. Entrati nella Casetta delle Grazie, la Mamma ci abbracciò in un unico abbraccio a me e a mia moglie, trovandoci guancia a guancia entrambi con la Mamma e ci disse: “Cosa volete da Mamma?”, ed io risposi: “Mamma mi fanno paura le guerre nel mondo, fa’ che i governi siano in pace, la pace nel mondo, pace per tutta l’umanità”. In quel momento la Mamma chinò il Capo giù tenendomi la mano stretta nella Sua, come se avesse avuto un gran dolore e mi disse: ”Figlio non me l’ha chiesto mai nessuno”, poi ancora ci disse: “Amatevi e Amate il Signore nostro Creatore, Mamma è sempre con voi e non vi abbandona mai”, ci salutò con tenera dolcezza e ci congedò. Ci alzammo dall’inginocchiatoio difronte alla Mamma per uscire dalla Casetta delle Grazie, mia moglie avanti uscì per prima ed io indietro avevo già messo piede sulla soglia d’uscita, quando sento una Mano lunga, lunga che mi prende dietro il collo della giacca e mi tira, facendomi fare marcia indietro, fino a farmi arrivare di nuovo vicino alla Mamma, mi voltai e Lei mi disse con un dolce tono di rimprovero: “E tu stai facendo terapie di radar alla testa e a Mamma non lo dici? Va’, va’ e non ti preoccupare che stai bene”. Uscito dalla Casetta delle Grazie pieno di stupore e ricolmo di gioia, la mia compagna stupita mi chiese il perché fossi tornato dentro, ed io estasiato gli spiegai il Miracoloso evento e quello che mi aveva detto la Mamma. Tornati a casa, da quel preciso giorno, dopo anni ed anni di forte sofferenza alla testa, grazie alla Mamma, svanì per sempre il dolore, ricevendo la piena guarigione. Grazie Mammina delle Grazie, grazie Padre per averci donato la Tua Sposa e nostra Mamma, Regina del Cielo e della terra, con il cuore pieno di gratitudine, Tuoi per sempre Franchino e Filina. Un bacio a tutta la Dimora di Dio, ai fratelli e sorelle di Casa Santa sempre in preghiera per tutta l’umanità.

Testimonianza di Raffaele D’Arco di Scafati (Salerno)

Pace a tutti mi chiamo Raffaele D’Arco e sono di Scafati (Salerno), voglio dare testimonianza delle Meraviglie e della Grandezza della Mamma, condividendo con voi alcune delle numerose Grazie ricevute per Sua Intercessione.
La prima volta che sono partito per Mamma Lucia era la fine del 1985, partimmo con il pullman di Pompei, io la mia compagna e i due figli che il Signore ci aveva donato da custodire. In quel periodo stavo vivendo un momento molto delicato della mia vita, avevo perso da poco la mia custode, soffrivo dolori allo stomaco ed ero depresso. Avevo paura di poter aver qualche brutto male, come la mia custode che era morta proprio per questo. Avevo perso circa 10 chili, nonostante i medici interpellati, mi avessero dato cure specifiche per lo stomaco, ma io continuavo a stare male ed ero sempre più preoccupato. Arrivati dalla Mamma, ero molto emozionato, ci mettemmo in fila insieme a tutti i pellegrini presenti per aspettare il nostro momento di entrare nella Casetta delle Grazie, dinanzi al Santo Cospetto della Mamma. Arrivato il nostro momento, appena entrammo, senza che noi aprissimo bocca, la Mamma, salutandoci con immensa dolcezza e Amore infinito, si rivolse al più piccolo che aveva 6 anni, dicendo che era nato il giorno di Santa Lucia, poi rivoltasi alla prima figlia di 11 anni che aveva problemi di vista e portava gli occhiali, le disse che le avrebbe fatto togliere gli occhiali. Dopo aver salutato la mia compagna, la Mamma, rivolgendo il Suo Sguardo soave di profondo Amore su di me, con un dolcissimo sorriso, col Dito indice della Sua Santissima Mano, mi toccò lo stomaco e mi disse che non avevo niente e di togliermi dalla testa i brutti pensieri, poi continuando mi disse che la mia custode per avermi aveva dovuto aspettare 5 anni. Rimasi scioccato ed esterrefatto, infatti la mia custode aveva dovuto crescere i 3 bambini del mio custode avuti dalla prima moglie che era morta e solo dopo 5 anni ebbe la gioia della dolce attesa.
Uscimmo dalla Casetta Grazie, sconvolti e allibiti, ma stracolmi di gioia, la Mamma conosceva tutto di noi, Le appartenevamo, eravamo Suoi, ci conosceva da prima che nascessimo e lì capii che mi trovavo dinanzi alla nostra Vera Mamma e dissi tra me: “il mio piede qui si ferma”.
Da quel giorno iniziai a sentirmi subito e sempre meglio con lo stomaco, senza prendere più medicine, la prima figlia nel giro di pochissimo tempo tolse del tutto gli occhiali in quanto l’oculista interdetto, trovò la bambina del tutto guarita.
Un’altra Grazia che ho ricevuto dalla nostra dolcissima Mammina fu quando all’improvviso mi comparve sul polso del braccio sinistro un bozzo enorme, come una gigantesca ciste. Tutti di casa mi dicevano di andarmi a fare vedere da un medico, perché era veramente molto grande e poteva essere anche un qualcosa di brutto. Io che solo in Lei confido, mi opposi ed aspettavo il primo pellegrinaggio che si tenesse per parlare con la Mamma di questo problema. Arrivò il giorno della partenza e nella Casetta delle Grazie alzai la manica della camicia e la mostrai alla Mamma chiedendo cosa avrei dovuto fare. La Mamma sempre con tenera dolcezza, mi rassicurò dicendo che ci avrebbe pensato Lei. Tornai a casa sicuro della Grazia ricevuta, infatti non passò molto che un bel giorno mentre tornavo a casa da lavoro, sentii come una lama di coltello che mi tagliava sul polso dove era la grande ciste. Atterrito mi preoccupai e corsi più velocemente verso casa per potermi liberare dal giubbotto e sbottonare la camicia per scoprire il polso e controllare cosa fosse successo. Arrivato a casa, cari lettori, fratelli e sorelle di tutta l’umanità, sapete cosa vidi? niente di niente, era scomparsa quella gigantesca ciste, come se fosse stata asportata via.
Ancora un’altra volta mi accorsi mentre stavo a lavoro che mi era fuoriuscito l’ombelico sulla pancia dandomi dei fortissimi dolori. Andai urgentemente al pronto soccorso dell’ospedale e il chirurgo che mi controllò, mi disse che si trattava di ernia ombelicale e bisognava subito operare prima che potesse succedermi qualcosa di grave. Al momento mi congedai dal chirurgo e al primo pullman che partiva per la Mamma corsi da Lei. Come entrai al Suo Santo Divino Cospetto, sempre senza dare spiegazioni del mio problema e di quello che mi aveva detto il chirurgo, Le dissi solo, indicando con il dito sulla pancia: “ che devo fare qui?” e la Mamma con il Suo Ardore d’Amore mi rispose: “ci penso Io”. Uscii dalla Casetta delle Grazie sempre fiducioso che anche questa volta la Mamma come sempre mi avrebbe aiutato e stetti tutto il Santo giorno nella Pace del Signore. La Mamma dopo che finì di riceverci e di averci Allattato con la Santa Parola di Dio, ristoratoci nell’Anima e nel corpo, si ritirò. Stavamo in procinto di partire, quando la mia compagna uscendo dai bagni, fu chiamata dalla Santa Sorella che le disse sorridendo: “ ma che voleva fare Raffaele, si voleva operare?”. Tornato a casa, dopo pochi giorni, l’ernia scomparve del tutto, come se non avessi avuto mai problemi.
Ecco cari fratelli e sorelle dinanzi a chi ci troviamo, alla Mamma di tutte le mamme che tutto conosce di noi e ci soccorre in tutti i nostri bisogni dell’Anima e del corpo, corre corre incontro al Suo piccolo che inciampa e sta per cadere, sollevandolo con le Sue Immense e Celestiali Braccia e stringendolo al Suo Immacolato Cuore. Grazie Mammina di tutte le Grazie che sgorgano a fiume dalla Tua Sorgente che il Padre ha deposto nelle Tue Sante Mani.
Pace a tutti e correte alla Dimora di Dio dove c’è la Mamma che aspetta tutti i figli Suoi, un bacio a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa.