Ti ringrazio, Cara Mamma, anche per avermi guarito da una fastidiosissima malattia della pelle, la psoriasi, che nel mio caso era localizzata, per mia fortuna, solo all’altezza dei gomiti. In tanti anni, prima di conoscerTi , non c’era stato verso di guarirla con i soliti medicinali, che periodicamente usavo, ma che avevano avuto un effetto temporaneo, per cui alla fine, con delusione, avevo deciso di non farne più uso. Mi ero del tutto rassegnata a conviverci con questo mio problema vita natural durante. D’estate per recarmi a lavoro usavo magliette con manica lunga, anche per rispetto altrui. Anche nella Casetta delle Grazie non Te ne avevo mai parlato, infine presa dai problemi quotidiani avevo smesso di farci caso. Ma dopo qualche anno che avevo avuto l’immensa gioia di conoscerTi, osservando i miei gomiti, mi accorgevo con stupore e inaspettatamente che quelle chiazze sulla pelle erano Miracolosamente scomparse. Sei stata Tu, Cara Mamma, che hai provveduto, liberandomi da questo fastidiosissimo e altrimenti cronico problema. Quante volte, Cara dolcissima Mammina, ci hai detto che i figli muti li conosce solo la Mamma, Tu ci soccorri sempre, anche quando noi non chiediamo. Tu conosci tutti i nostri bisogni e necessità, piccoli e grandi che siano, corri corri in nostro soccorso e strappi continuamente Grazie e Miracoli al Padre nostro Creatore per tutti i figli Tuoi che a Te si affidano e riconoscono il Disegno di Dio e la Sua Gloria. Questa, cari fratelli e sorelle che leggete questo sito, è una testimonianza delle tante guarigioni, oltre ai numerosi Miracoli e Grazie, che la Cara Mamma Maria Lucia mi ha donato con il Suo Grandissimo Amore. Grazie Mamma, Pace a tutti. Giuseppina Alletto di Roma.
Testimonianze
Testimonianza di Pasquale Piccirillo di Mondragone (Caserta)
Cari fratelli e sorelle, sono un figlio innamorato della nostra Mammina Lucia, Maria in Cielo e in terra, Sposa di Dio Padre e Madre di Gesù. Mi chiamo Pasquale Piccirillo e voglio raccontarvi quanto accadutomi la mattina del 23 marzo 2017. Erano le nove e trenta circa, quando uscii con il mio scuterone per alcune commissioni e mentre percorrevo una strada con diritto di precedenza, improvvisamente da un incrocio, senza rispettare il segnale di stop, sbucò un’auto che mi prese in pieno. L’impatto fu violentissimo non ebbi neppure il tempo di frenare, il colpo del manubrio allo stomaco e alla pancia fu tremendo, fui scaraventato a terra, per un attimo attorno a me sentii uno strano silenzio interrotto solo dai dolori atroci allo stomaco che sovrastavano il dolore delle altre parti del corpo. Ero inginocchiato a terra con la mano sullo stomaco ed ero imprigionato in quella posizione, non riuscivo a muovermi, tra il dolore sentivo strani movimenti all’interno, mi sentivo morire, stavo per venir meno. Ricordo che avevo gli occhi chiusi, volevo aprirli, volevo muovermi da quella posizione, ma non ci riuscivo, il mio corpo non rispondeva. Fu in quel momento che preso dalla paura, temendo il peggio, invocai il Santo Nome della nostra cara Mamma Lucia una prima volta, poi una seconda e poi alla terza volta, tra il silenzio e buio che mi aveva avvolto, riuscii a fare un piccolo movimento della testa verso un lato e con Fede, ringraziando, dissi con la mia Anima: “Mammina ti sento, sei arrivata!” In quel momento sentii come un respiro, un alito vicino alla mia bocca, al mio naso, che entrandomi dentro, man mano avanzava, mi dava sollievo e arrivato allo stomaco e poi alla pancia sentii un forte calore dopo di che, finalmente, riesco ad aprirmi e a distendermi a pancia in su. Sono ancora con gli occhi chiusi e vedo un colore blu, azzurro e sento un rumore come di lenzuolo o coperta quando viene sbattuta, poi finalmente apro gli occhi, riesco a prendere il telefonino dalla tasca e chiamo un fratello che abitava lì vicino, dopo un po’, arrivano la polizia locale e il 118. Giunti al pronto soccorso, ero sulla barella con dolori fortissimi in attesa della TAC, ansioso e preoccupato per i vari organi interni danneggiati che potevano uscire e per il conseguente intervento chirurgico al quale dovevo andare incontro, ma fiducioso perché certo della presenza della mia Mammina Lucia, che era arrivata in mio soccorso e che Lei avrebbe Pensato a tutto. Lasciando i familiari fuori preoccupati, entrai per la TAC, la dottoressa mi fece mettere sotto questo macchinario, che quando arrivò all’altezza della pancia cominciai a sentire un forte calore, uguale al calore che sentii quando stavo per terra in strada. In quel momento capii che Mamma stava intervenendo su di me ancora una volta, tutte le mie preoccupazioni svanirono facendo spazio alla certezza della Grazia ricevuta. Quando uscii dalla TAC, senza attendere il risultato, tranquillizzai i miei familiari dicendo loro che senz’altro era tutto a posto, chiesi di mangiare e bere, ma i medici mi dissero che dovevo aspettare i risultati della TAC. Dalla TAC, ovviamente, non uscì niente di rotto, grazie alla nostra Mamma, mi diedero dei calmanti per il dolore, mi prescrissero solo 35 giorni di riposo e verso le nove di sera mi dimisero dall’ospedale. Grazie Mamma che non fai mancare mai il Tuo Santo Pronto Soccorso a chi con Fede invoca il Tuo Nome, Mamma Lucia Stella del Gargano che brilla come un Faro per tutta l’umanità, Mamma Lucia Rosa del Paradiso Regina della Santa Creazione che l’Amore infinito del Buon Dio ha fatto si che scendesse in mezzo ai Suoi figli come Guida Sicura per la loro Salvezza. La Mamma ha sempre chiesto solo un granellino di sabbia di Fede per far si che scendesse la Grazia, grazie Mamma per tutto quello che ci Doni, non per i nostri meriti, ma per il Tuo Amore verso di noi Tuoi figli. Un abbraccio a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa, pace a tutti.
Testimonianza di Arcangela Riviello di Gravina (Bari)
Sono Arcangela Riviello di Gravina (Bari), voglio testimoniare quello che mi e successo alla festa della Mamma quando non sono potuto venire a Casa Santa per problemi famigliari, ero fuori dal mio paese a 1000 chilometri di distanza, il mio cuore era addolorato, pensavo e dicevo: ” proprio alla festa della Mamma devo mancare alla Dimora di Dio e della Mamma?”. Tutto il giorno in cuor mio chiedevo perdono, la notte mentre dormivo vidi in visione una Sorella di Santità che mi mise una fascia con una rosa sulla fronte, ero in dormiveglia, girai la testa e c’era Mammina, mi chiamava e mi baciava, mi faceva nasino nasino, “grazie”, ripetevo tante volte e Lei mi sorrideva e mi diceva: “figlia mia grazie per il Tuo grande Amore che Ci dai nell’Anima e nello Spirito”. Grazie Mammina Cara, grazie Padre Nostro Creatore, non sono potuta arrivare a Casa Santa ma Sei arrivata Tu Mammina a consolarmi, un abbraccio ai fratelli e sorelle di Santità, con affetto Arcangela di Gravina.
Testimonianza di Antonio Oliva di Vallo della Lucania (Salerno)
Pace a tutti sono Antonio Oliva di Vallo della Lucania (Salerno), ho ricevuto tante Grazie dalla nostra adorata Mamma, una più grande dell’altra. Era più di un anno che non lavoravo più e più i giorni passavano e più ero in difficoltà, ma grazie ai fratelli e sorelle del gruppo di preghiera che mettono in pratica i Santi Insegnamenti della Mamma, l’Amore e Carità, mi stavano vicini e mi aiutavano. Ma più i giorni passavano e più sentivo dentro di me la mortificazione del momento, avevo, grazie alla Mamma, forza e salute, ma in un paese come il mio che non offre niente, non era abbastanza per poter trovare un lavoro. Uscivo tutti i giorni a chiedere lavoro, anche con un minimo salario, ma niente, mi dicevano che non c’era lavoro, così mi sentivo sempre più giù. Andavo a Casa Santa, ma non chiedevo aiuto alla Mamma perché sentivo forte dentro di me che già avevo avuto tanto. Il tempo passava, ma il lavoro non usciva, i fratelli e sorelle pellegrini che facciamo il viaggio insieme, quando andiamo a Casa Santa, nell’incontrarci mi chiedevano sempre se avevo trovato il lavoro, ma io gli dicevo di no e loro addolorati e si vedeva dallo sguardo, mi dicevano e mi consigliavano con amore di stare aggrappato al Manto di Mamma e pregare, bussare con Fede al Cuore Immacolato della Mamma che Lei E’ la Chiave di ogni porta, ma sentivo dentro di me che già avevo chiesto e tanto ricevuto dalla Mamma, non volevo dare altro dolore alla Mamma che tutta si è consumata per noi, così speravo di pensarci da solo senza dare ulteriori pesi al Santissimo Cuore Addolorato della Mamma. Troverò qualcosa, mi dicevo, ma i giorni, le settimane e mesi passavano e le difficoltà crescevano sempre di più, i pensieri aumentavano, pur avendo come ho detto prima, l’aiuto dei fratelli del gruppo di preghiera. Mi sentivo molto giù e responsabile del mio mancato supporto alla famiglia, ma la mia compagna sempre mi ripeteva: “noi facciamo un Santo Cammino, stai tranquillo che ci pensa la Mamma”. Così scattava quella molla dentro di me che mi tirava su, vedere una compagna e una figlia che ti incoraggiano e grazie ai Santi Insegnamenti della Mamma, rimanere forti ed uniti con quel briciolino di Fede Vera che la Mamma ha messo dentro ogni figlio che a Lei si affida. Così vedevo giorno per giorno l’intervento della Mamma che già lavorava per noi facendoci sentire sempre più uniti e fiduciosi nel Suo immancabile aiuto, pensavo: “ Mamma siamo poveri in carne, ma ci hai fatto Grazia di divenire la famiglia più ricca del mondo in Spirito”, così decisi di bussare al Cuore dolcissimo della Mamma al primo viaggio che si sarebbe tenuto per Casa Santa, infatti la Mamma ci ha sempre insegnato che il Padre è Mendicante al cuore dell’uomo e aspetta il figlio che bussa affinché Lui possa donare ogni cosa buona ai figli.
Quando arrivai a Casa Santa, andai vicino alla Casetta delle Grazie dove la Mamma ha ricevuto popoli interi, tutta l’umanità, in silenzio nella mia mente gli dissi: “ Mammina, Mammina, grazie che mi tieni unita la famiglia perché nella condizione che mi trovo senza un lavoro da un anno e senza i mie custodi per un appoggio momentaneo, molte sono le famiglie che si lasciano prendere dallo sconforto e si dividono, Ti chiedo ancora una Grazia, voglio un lavoro che sia anche duro, faticoso, ma solo Tu me lo puoi trovare. Dopo aver fatto alcune preghiere mi allontanai dalla Casetta delle Grazie e continuai a vivere quella grande giornata di Preghiera, Amore, Pace e Luce a Casa Santa. Tornato a Casa pieno di Amore di Mamma e sicuro che quando si bussa al Suo Santissimo Cuore Immacolato, il Suo Pronto Soccorso è immediato e le Grazie, anche se non le meritiamo, la Mamma strappa continuamente al Padre per i figli, in pochissimo tempo, subito la strada Lei ha spianato. Con cuore contrito e pieno di gratitudine nel toccare con mano l’Intervento Divino della Mamma che mi apriva le porte, vengo contattato da una persona che mi dice: “Vieni domani alle tre che ti devo parlare”. La sera stessa andato a letto, nella notte vidi in visione la Mamma e il Suo Volto che cambiava: una volta si trasformava nel Volto di Gesù e poi di nuovo nel Volto della Mamma, mi Sorrideva, un Sorriso meraviglioso che non so descrivere, questo cambiamento di Volto si è ripetuto per 3, 4 volte. La mattina mi svegliai e pensai a Mamma, avevo impresso nella mente quell’incredibile Suo Sorriso, mi ripresi e chiamai a Casa Santa dicendo alla Santa Sorella che mi rispose che alla tre del pomeriggio avevo questo colloquio di lavoro e mi affidavo nelle Sante Mani della Mamma. Alle tre del pomeriggio incontrai questo datore di lavoro che mi parlò del tipo di lavoro che eventualmente mi avrebbe offerto e dopo aver avuto una intensa e piacevole chiacchierata, sentivo dentro di me come se lo avessi conosciuto da sempre, lui mi diede la mano e mentre la teneva stretta mi fece il sorriso, cari fratelli e sorelle quello stesso sorriso indescrivibile della Mamma, fu in quel momento che capii quella Visione della notte, era la Mamma in quel momento. Dopo quel sorriso chiaro e tangibile e che avevo già visto, mi disse: “ sì ti prometto che ti farò lavorare”. Subito chiamai Casa Santa per raccontare alla Santa Sorella della Visione della notte e della Grazia ricevuta con il Segno mostratomi della Presenza della Mamma, dissi con grandissima gioia: “ ho avuto il lavoro”. Avevo chiesto alla Mamma un lavoro faticoso e di forza perché ho fatto sempre questo e non so fare altro, ma la mia Mammina mi ha trovato un lavoro leggero e pulito, lavorare dentro un capannone della frutta, è la cosa più bella che potessi sperare e indovinate quando mi è stato detto di scendere a lavorare? L’8 Maggio, la festa della mia Mammina. Grazie Mamma, quante Grazie ho ricevuto da Te Mammina mia ed io come Ti ripago? Solo con la preghiera e la Fedeltà a Dio che ci hai insegnato, mettendo in pratica i Tuoi Santi Insegnamenti, impegnandomi con il Tuo Santo aiuto, nel donarTi quel Fiore del Pentimento che Tu tanto speri da noi per poterci SALVARE. Con tutto il mio cuore, Grazie Mammina, Grazie Padre Mio, il Vostro figlio Antonio.
Testimonianza di David Raffaele di Chiaravalle (Ancona)
Cari fratelli e sorelle vi voglio raccontare un fatto che mi è successo qualche giorno fa.
Sono andato in campagna, fattosi sera, ho chiuso una porta e il cancello con il mazzo di chiavi che ho, sia della campagna, di casa e di tutto il resto. Quando sono tornato a casa mi sono accorto di aver perso le chiavi (un mazzo di 22 chiavi). Non sono potuto andare a cercarle subito perché era il giorno della preghiera e stavano arrivando i fratelli del gruppo. Devo precisare che la campagna è distante 25 km da dove abito. Finita la preghiera ho preso la macchina e sono andato a cercarle rifacendo il percorso fatto per venire a casa, nel frattempo imploravo e pregavo con tutto il cuore la Mamma di farmele ritrovare. Purtroppo durante il percorso non le ho trovate. Mentre mi avviavo a parcheggiare la macchina davanti casa, la mia compagna che era con me mi grida: ” Fermati, fermati che ho visto laggiù le chiavi”, erano ai piedi di una colonna in un cespuglio di erba vicino l’officina che ho un pò distante da casa. Cari fratelli e sorelle, vi assicuro che non potevano essere lì, perché era un posto dove quel giorno non ero passato assolutamente ed in campagna le chiavi io le avevo perché ho chiuso sia una porta che il cancello e al ritorno a casa, quando mi sono accorto di non averle più, non sono mai passato da quelle parti, sia all’andata per andare in campagna che al ritorno a casa. Grazie Mamma adorata che Sei Sempre Presente nelle nostre necessità, anche le più materiali, Sei sempre pronta ad intervenire alle nostre invocazioni. Grazie Padre Celeste, Grazie ancora con tanto Affetto e Amore. Saluti ai fratelli e sorelle di Casa Santa. David Raffaele di Chiaravalle (Ancona).
Testimonianza di Salvatore Colella di Campobasso
Pace a tutti, mi chiamo Colella Salvatore e sono del gruppo di preghiera di Campobasso. Era il mese di settembre del 1989 e assieme ad altri fratelli, quasi tutti i fine settimana, venivamo a Casa Santa, la sera cenavamo e Mamma era in mezzo a noi. Una sera prima di andar via, chiesi a Mamma l’Olio Benedetto per Palma la mia compagna, che da qualche giorno aveva male ad un occhio e non poteva uscire fuori perché la luce del giorno le procurava più dolore. Mamma, in un primo momento, chiese a una sorella se vi fosse un po’ d’Olio, ma subito si rivolse a me dicendomi: “No, non c’è bisogno! Passa Mamma a casa tua”. Il lunedì raccontai a Palma cosa mi aveva detto Mamma e cioè che sarebbe passata Lei stessa a casa nostra a portare la Santa Grazia. Verso sera la mia compagna come si mise a letto per dormire, l’occhio cominciò a dargli più fastidio del solito. La mattina, appena sveglia, l’occhio le faceva ancora più male e la luce del giorno le procurava sempre più dolore, ma con grande meraviglia, usciti da casa, tutti i dolori svanirono, riuscendo a vedere persino la luce del sole. Grazie Mamma, Sei passata da casa nostra, hai portato la Tua Santa Grazia, il Tuo Santo Pronto Soccorso alla mia compagna, come mi avevi promesso. Come una Chioccia con i suoi pulcini, sotto le Tue Ali Tu ci ripari e noi lì ci rifugiamo sicuri di essere al riparo da ogni pericolo. Grazie Dio Padre per averci donato la Mamma, la Regina del Paradiso, la Tua dolce Sposa, la Mamma Nostra. Pace a tutti.
Testimonianza di Gabriella Cordovani di Teramo
Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Gabriella Cordovani, una sorella di Teramo e vorrei anche io nel mio piccolo scrivere una testimonianza sulla Cara Mamma e sulla Grandezza delle Sue Opere.
Io iniziai ad andare dalla Mamma che avevo circa 8 anni insieme a mia madre e a mio fratello Cesare e ogni volta che vedevo la Mamma uscire in mezzo a noi o la sentivo durante il momento della Predica, non riuscivo a trattenere le lacrime e piangevo, piangevo anche se ero solo una bambina e non comprendevo bene il significato della Sua Santa Parola.
Con il passare degli anni, iniziai a sognare la Mamma, quasi a cadenza settimanale e ogni volta Lei mi ripeteva le Parole del Suo Santo Diario…. ” le montagne si sfarineranno, le città si spaccheranno in quattro” e poi mi parlava della mia vita, anche se al risveglio spesso mi capitava di non ricordare bene cosa mi avesse detto.
Ormai adolescente, conobbi un ragazzo e mi innamorai di lui perdutamente, ma ogni volta che Mamma mi riceveva mi faceva capire che quello non era il tempo per quel ragazzo, che in quel momento quel ragazzo non era adatto a me e un giorno mi disse:” tu gli vuoi tanto bene, lui te ne vuole? Voi state sempre a litigare. Ma non dovete farlo perché poi arriverà l’amore!”. Anche in questo caso non compresi le Parole della Cara Mamma.
Gli anni passarono, io e quel ragazzo ci allontanammo… Ogni tanto mi tornavano in mente le Parole di Mamma: ” poi ci sarà l’amore” . La mia mente annebbiata dal peccato non capiva cosa avesse voluto dire perché ormai erano passati 10 anni, avevo un’altra vita, un altro ragazzo e credevo di essere felice.
Ma tutto cambiò improvvisamente, un giorno dopo 10 anni rincontrai questo ragazzo, tutto era cambiato io lui… le nostre vite…. E adesso io e quest’uomo siamo diventati marito e moglie e abbiamo un bimbo bellissimo. La nostra Mamma é Grande, purtroppo siamo noi che molte volte non riusciamo a capire a causa del nostro peccato.
La Mamma mi é sempre vicina, in ogni momento della mia vita sento la Sua Presenza al mio fianco e tutte le notti puntualmente la televisione in camera da letto alle ore 3, l’ora in cui la Mamma va a trovare tutti i figli Suoi dell’umanità, inizia a lampeggiare con una luce intermittente che illumina tutta la camera e sento la Sua Dolce e Amorevole Presenza.
Da circa 5 o 6 anni sono iniziati i miei problemi di salute legati al mal di pancia e alla diarrea. Dopo aver fatto vari esami: colonscopia, gastroscopia, ecografie, analisi, visite….nessuno capiva cosa stesse succedendo.
Quando sono rimasta incinta di mio figlio, avevo molta paura, mi chiedevo come avrei potuto portare aventi una gravidanza non potendo mangiare quasi nulla e senza poter prendere le mie medicine che un po’ mi attenuavano i miei fastidi. Ed invece, grazie a Mamma, la mia gravidanza é andata a gonfie vele…..mangiavo tutto e senza dolori….
Dopo aver partorito, sognai di nuovo la Mamma che mi disse: ” non pensare alla tua diarrea, solo se peggiora corri dal medico”.
A distanza di un anno dal sogno, 2 mesi fa, la mia diarrea peggiorò incredibilmente, le mie feci diventavano sempre più brutte ed iniziai a vedere le prime tracce di sangue. Prenotai la colonscopia e nei giorni d’attesa sognai la Mamma che mi disse” che cosa chiedi tu a Mamma?”, ed io le risposi: “Mamma pensaci Tu”…. Lei mi guardò dritta negli occhi e con un sorriso enorme mi disse: “sì, ci penso Io”.
Andai a fare la colonscopia e mi dissero che avevo una proctite ulcerosa di moderata attività….. Il dottore quando mi diede la risposta dell’esame, mi guardò quasi impietosito a causa della mia età, 33 anni. Ma io non mi spaventai per niente perché so che ho Mamma al mio fianco, é Lei il mio dottore, é Lei che guida i miei passi.
Adesso ho iniziato la terapia farmacologica e il gastroenterologo é rimasto allibito dai miei miglioramenti in così poco tempo e dalla perfezione delle mie analisi.
La Mamma non ci abbandona mai, é sempre al nostro fianco, ma siamo noi che annebbiati dal peccato spesso ci dimentichiamo di Lei e ci facciamo prendere dallo sconforto.
La Mamma é Grande, ci protegge sotto il Suo Mantello e lotta per noi come una Leonessa, lotta per i Suoi cuccioli, guida i Suoi figli e combatte contro il male, però ci chiede in cambio Amore, Carità e una quinta parte di un granello di sabbia di Fede.
Grazie Mamma del Tuo Amore, grazie Mamma per il Bene che ogni giorno ci dimostri. Pace a tutti i Fratelli e Sorelle di Casa Santa. Grazie Mamma e grazie al Padre che c’è l’ha donata.
Testimonianza di Isabella Laurentino di Torre Annunziata (Napoli)
Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Isabella Laurentino e faccio parte del gruppo di preghiera di Santa Maria La Carità. Il mio primo bimbo, Matteo, all’età di 6 anni circa fu operato alle adenoidi, turbinati e alle tonsille. Nei mesi precedenti l’operazione, Matteo aveva spesso la febbre e non respirava bene. Alla visita l’otorino disse, senza girarci intorno, che il bambino andava operato, così fissò l’operazione per la settimana successiva. La mattina dell’operazione dopo una lunghissima attesa, estenuante sia per il bambino sia per noi genitori, si avvicinò il dottore che era uscito dalla sala operatoria del reparto di otorinolaringoiatria e preoccupato ci disse che le operazioni si dovevano spostare in un’altra sala operatoria, in quanto si era rotto un microscopio. Fu un periodo travagliato e triste per noi adulti nel vedere e seguire tutti i momenti di patimento del piccolo Matteo fino all’operazione ma, grazie a MAMMA PRIMARIO DEL CIELO, alla quale c’eravamo affidati, andò tutto bene, perché Lei è sempre Presente dietro i dottori a guidare il loro operato. A dicembre del 2016, Cristian il mio secondo bimbo era ormai quasi un anno che spesso aveva la gola rossa e febbre. In seguito al suggerimento del pediatra, che glia aveva riscontrato adenoidi e tonsille gonfie ed infiammate, lo portai a controllo dallo stesso otorino che aveva curato Matteo. Dopo averlo visitato, mi disse che sicuramente dovevamo operare anche lui e gli diede una terapia preventiva da ripetere per due mesi consecutivi prima di intervenire chirurgicamente. Solo al pensiero di rivivere gli stessi dolorosi momenti che dovette subire il primo bimbo, Matteo, stetti male. A fine gennaio a Cristian venne febbre alta, in concomitanza con il secondo ciclo di terapia. Al settimo giorno di antibiotico lo portai dal pediatra che, dopo aver visitato il bimbo ed essendo stato lui la prima volta a suggerirmi il controllo dall’otorino disse: “ Signora non so cosa state aspettando, il bimbo sta male e così peggiora, se volete il suo bene, dovete operarlo subito”. A questa notizia crollai ripensando alle ore terribili già vissute con Matteo ed ora pure con Cristian! Fu troppo per me, uscii dallo studio medico in lacrime con Cristian ed entrai in macchina, dove mi stava aspettando il mio custode. Dopo avergli raccontato tutto, lui mi rispose: ” non preoccuparti, nulla è impossibile al nostro Signore….e poi tu affidati a Mamma”. Io chiamai a Casa Santa dicendo che Cristian avrebbe dovuto operarsi e la Santa sorella che mi rispose, mi disse che il giorno dell’operazione dovevo chiamare di nuovo a Casa Santa e le preghiere di Mamma non mi sarebbero mancate e anche quelle di tutti i fratelli. Ormai, rassegnata che Cristian doveva operarsi, attendevo solo il controllo successivo con l’otorino per decidere la data dell’intervento. Non era mancanza di Fede la mia, ma perchè ero consapevole che sulla terra ci sono dolori ben più gravi, pensai che quindi io dovevo portarmi la croce di quel momento. Dal controllo del pediatra a quello fissato con l’otorino passò precisamente una settimana. Prima di andare a controllo dall’otorino, poiché le sorelle e i fratelli a Casa Santa sono sempre in preghiera per tutti i dolori e sofferenze di tutta l’umanità, decisi di fare solo uno squillo a Casa Santa, invece, poi, lasciai squillare il telefono e mi rispose la Santa sorella. Io le dissi: “ Sorella devo portare il bimbo a controllo dall’otorino perché si deve operare ”. La sorella rispose: “Piccolino, ma al Signore nulla è impossibile, non ti preoccupare che le preghiere di Casa Santa non mancheranno!” Riposi il telefono e dentro di me, con tanta serenità, dissi alla Mamma: “ Mamma io ora vado dal dottore e, se si deve operare o no, basta che ci pensi Tu “. Entrati nello studio medico e dopo che ebbi spiegato all’otorino quello che era successo una settimana prima dal pediatra, lo visitò e disse: “ Isabella per me questo bimbo non ha più nulla, solo lievemente le adenoidi gonfie “ e mi diede l’antistaminico e delle goccine per il naso. MAMMA CHIRURGO DEL CREATO!!! Grazie Mamma per il piccolo Cristian, grazie per tutta l’umanità, perchè, nei momenti di bisogno e necessità, dove c’è un granellino di Fede, non fai mai mancare il Tuo Amorevole Pronto Soccorso. Grazie Dio Padre per il Dono più grande che potevi fare a noi Tuoi figli: la Mamma. Ancora di Salvezza, Luce per tutta l’umanità per questi tempi bui, dove l’uomo non riesce più, (o non vuole), riconoscere la Tua Divinità, la Tua LUCE. Ringrazio e abbraccio i Santi Fratelli e Sorelle di Casa Santa che notte e giorno pregano per i dolori e le sofferenze di tutta l’umanità. Pace a tutti.
Allego certificato medico iniziale e quello della guarigione:
Testimonianza di Gabriele Sabbatini di Treia (Macerata)
Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Sabbatini Gabriele e vorrei ripercorrere insieme a voi dei fatti avvenuti nell’anno 2010, per testimoniare la potenza della preghiera, quando una o più persone si uniscono e chiedono al Padre e alla Mamma la Grazia per una o più creature.
Il giorno giovedì 5 agosto 2010 crollò il tetto di una miniera in Cile e 33 minatori rimasero intrappolati a 700 metri di profondità per 69 giorni.
Il giorno giovedì 7 ottobre 2010 mia figlia Anna venne trasportata d’urgenza in sala rianimazione a Roma dall’ospedale di Macerata per una Sindrome Emolitico Uremica (grave insufficienza renale).
Nel corso dei 69 giorni che i minatori hanno passato nelle viscere della terra erano nel dolore, nella disperazione e nello sconforto, ma la cosa che li aiutava e li consolava era la preghiera. C’era una temperatura di 40 gradi, pochissimo cibo e acqua, ma comunque rendevano grazie a Dio.
Il giorno sabato 9 ottobre 2010 c’era la funzione a Casa Santa e Mamma Lucia durante la Sua Santa Parola raccomandò ai Suoi figli di stare uniti nella preghiera perchè i minatori si sarebbero salvati tutti ed anche una bambina che era grave in ospedale.
La potenza della preghiera.
Quando uniti chiediamo alla nostra cara Mammina e a Lei affidiamo le nostre preghiere, è Lei stessa che va a supplicare il Padre, Buon Dio, ed è Lei che nella Sua Supplica strappa le Grazie dalle Sue Sante Mani per noi miseri e indegni peccatori.
Così come preannunciato da Mamma, tra i giorni di mercoledì 13 e giovedì 14 ottobre, nell’arco di 27 ore i minatori uno ad uno vennero tirati fuori dalla miniera.
Dopo 14 giorni di dialisi, plasmaferesi e trasfusioni il giorno mercoledì 20 ottobre 2010 nel corso della mattinata Anna fece la pipì, preannunciando la veloce ripresa e guarigione della bambina.
Mamma Maria è stata sempre Presente lì nella miniera, nei 69 giorni insieme ai minatori.
Mamma Maria è stata sempre Presente nei 14 giorni della malattia di Anna.
Mamma Maria è sempre Presente in tutti noi, ci guida, ci assiste, ci protegge, ci conforta, ci asciuga le lacrime, ci inonda del Suo Bene e del Suo Amore, ogni giorno ed ogni attimo, a tutti, se lo vogliamo.
Presentiamo sempre le nostre suppliche e le nostre preghiere nelle Braccia di Mamma, perchè solo Lei potrà farle fiorire nel Giardino del Signore.
Ringrazio tutti che avete accolto le suppliche della Mamma e nelle vostre preghiere avete aiutato i minatori e la mia famiglia a venire fuori da quei momenti difficili.
Ringrazio i fratelli e le sorelle di Casa Santa che ci sono sempre stati vicino nella preghiera.
Ma prima di tutti ringrazio Te Mamma e Te Padre mio per questa grande Grazia che ci avete concesso.
Testimonianza di Anna Quaraniello di Paestum (Salerno)
Pace fratelli e sorelle, mi chiamo Anna Quaraniello e sono di Paestum (Salerno), voglio dare testimonianza della Grandezza e dell’Amore della nostra Mamma Lucia che non mi ha mai fatto mancare il Suo Santo aiuto. In ogni momento della giornata ho sempre sulle mie labbra il Suo Santo Nome e nei momenti del bisogno sento inconfondibile la Sua Santa Presenza accanto a me. Circa sei anni fa ebbi un forte malore, mi portarono subito all’ospedale di Vallo della Lucania, dove mi fu diagnosticato un gravissimo infarto in corso con poche ore di vita. Io ero cosciente, mi portarono in sala di rianimazione e mi misero subito sotto terapia, la situazione diventava sempre più critica per la comparsa di un edema polmonare, stavo molto male ed ero in fin di vita. Mia figlia Adele telefonò subito alla capogruppo per far chiamare Casa Santa e chiedere il Santo Pronto Soccorso della Mamma. Io ero sempre cosciente e verso le due di notte vidi sulla parete, di fronte a me, comparire un quadro con l’immagine di Mamma in tutta la Sua Persona che si staccò dal quadro e venne verso di me ai piedi del mio letto, appoggiò le Sue Santi Mani sul bordo del letto, mi sorrise e con cenno della testa annuì come per dire “ Non preoccuparti andrà tutto bene “. Poi si allontanò verso il corridoio, nella corsia, dove c’erano tutti gli altri ammalati, La seguii con lo sguardo fino a non vederLa più. Passai quindi la notte con grande meraviglia dei medici che sbalorditi, videro sotto i loro occhi il Miracolo, le poche ore di vita divennero sempre di più, poterono così sottopormi ad intervento chirurgico e conseguente periodo di terapia. Grazie Mamma che mi hai strappato dalla morte donandomi nuova vita. Gli stessi medici, infatti, esterrefatti mi dissero che avevo avuto un Grande Miracolo e che dovevo portare un cero alla Madonna. Dopo circa tre giorni dal ricovero, ero ancora in ospedale, mia cognata Maria, che era stata a Casa Santa, mi portò un pezzo di Pane Benedetto, io ne feci tutti pezzettini e, anche se il mio camminare era stentato con piccoli passettini, andai distribuendoli a tutti gli ammalati, parlando loro di Mamma e dicendo: “ Questo è il Pane di Casa Santa, il Pane di Mamma Lucia “. Così facendo, arrivai in un’ultima stanza, dove vi erano due lettini, uno solo occupato perché l’altra donna era stata dimessa quella mattina. Diedi anche a quest’ultima il pezzettino di Pane e quando gli parlai di Mamma, lei mi disse: “ A proposito, l’ammalata che è stata dimessa stamattina, mi ha raccontato che il giorno prima stava male e soffriva molto. Nella notte aveva visto in sogno una Madonna col Manto nero e sotto, tutt’intorno al Vestito, stelle di luci, le aveva parlato dicedendole per tre volte – dici: Mamma aiutami! – e lei dopo la terza volta, ripetette l’invocazione – Mamma aiutami! – e stamattina, con la meraviglia dei medici, vedendola non più sofferente, ma serena e fresca come una rosa, è stata dimessa e andava chiedendo a tutti, chi potesse essere quella Madonna con il Manto nero”. Dopo aver ascoltato questa meravigliosa testimonianza, spiegai alla signora che era la Mamma con la Sua Santa Mantella nera, la Mamma della Luce che porta Ristoro e Grazie a tutti gli ammalati a tutti i figli Suoi di tutta l’umanità. Grazie Mamma per tutte le Grazie che ci doni, per averTi vista con i miei occhi peccatori, per la vita che mi hai donato, per le Grazie che doni a tutti i figli Tuoi che non Ti conoscono ma che a Te appartengono. Cari fratelli e sorelle del mondo, come si può rimanere impassibile davanti alla Gloria di Dio, Lei è scesa sulla terra per preparare la Via al Figlio che torna, ma il mondo preferisce credere alle pazzie e non all’evidenzia della Verità che brilla radiosa di Luce ed Opera sotto gli occhi di tutta l’umanità. Mamma il cero Te l’ho portato, quel cero sono io che a Te mi dono, perché ho conosciuto la Madonna in Persona e a tutto il mondo voglio gridarlo, tutti possono goderTi e ricevere, soltanto dicendo, con quella quinta parte di un granello di Fede Vera che Tu ci hai insegnato, “Mamma aiutami” che Tu cori corri ai figli Tuoi, li stringi al Tuo Cuore Immacolato e strappi Grazie e Miracoli al Padre Tuo, al Figlio Tuo. Dopo che la Mamma mi fece riprendere per la Sua Santa Grazia, al primo pullman in partenza per essere ricevuti corsi da Lei e, appena entrai nella Casetta delle Grazie, a Braccia aperte mi accolse dicendomi: “ Ti ho fatto diventare una bambina “, io la ringraziai e Mamma ancora: “Ti ho fatto mancare nulla?” io dissi: ” No Mamma “ e Lei mi abbracciò e mi baciò.
Correte tutti fratelli e sorelle del mondo alla Dimora di Dio che Maria ha fondato sul Gargano, lì troveremo la Mamma che a Braccia aperte raccoglie i figli Suoi di buona volontà e all’incontro con il PADRE LEI CI PORTA. Un bacio a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa che Ardono di Amore e Carità della Mamma e donano preghiere e Respiro a tutta l’umanità.