Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Antonucci Angela di Ascoli Piceno, ho 82 anni e ho avuto l’immensa Grazie di conoscere la Mamma, la Rosa del Paradiso, la Regina del Cielo e della terra, nel 1989, quando partecipai per la prima volta ad una funzione nella Terra vecchia a Pila Rossa accompagnata da mia figlia Paola. Da allora Mamma mi è penetrata nel più profondo del cuore e non ne è più uscita, da quel giorno tutti i giorni ogni saluto, pensiero e preghiera sono rivolti a Lei. Tante sono le Grazie di cui la Mamma ha costellato il mio cammino sulla terra e quello della famiglia che mi ha donato, tanti i Miracoli, le gioie, e nel dolore tanto il conforto. Volevo testimoniarvi l’ultimo piccolo grande episodio dell’infinita Dolcezza della Mamma, Verbo Incarnato, sempre Viva e Presente in mezzo a noi in Anima e Spirito. Avevo perso la spilletta di Mamma che porto sempre con me agganciata alla canotta, non ricordavo proprio dove fosse finita e come potessi averla perduta, ogni sera per tre giorni mi tastavo bene in petto speranzosa di ritrovarla, ma rimanevo sempre delusa e mi assaliva il dispiacere per aver perso quel conforto e quella protezione. La terza sera, dopo aver di nuovo cercato la spilletta in camera, ho pregato e supplicato la Mamma di ritrovarla… forse con più forza e ardore del solito… e la mattina successiva al risveglio ho sentito che stringevo nel pugno della mano qualcosa di piccolo e duro…. la spilletta di Mamma!!!! Grazie Mamma per aver raccolto la mia umile preghiera ed essere passata a coccolare la Tua creatura, come fai ogni notte con ogni Tuo figlio ovunque disperso… Mamma della Dolcezza Celestiale… Mamma dell’Immenso Eterno Amore!!! Grazie!!! Tua figlia Angela.