Sono Quatrini Annamaria di Ancona, testimoniare ciò che si è avuto dalla nostra cara Mamma Lucia è il minimo che si possa fare e anch’io voglio lodare la nostra Mamma, raccontandovi alcune delle tante Grazie ricevute da me e dalla mia famiglia. Da quando ho conosciuto Mamma, non l’ho lasciata più. Lei è stata sempre presente in ogni momento di bisogno e necessità, sia per me sia per tutti coloro che con Fede si sono affidati a Lei. Ricordo che mia zia era affetta da un tumore maligno al cervello dal quale non vi era speranza di vita. Aveva poco più di trent’anni, una bimba grande ed un altro bimbo piccolo ancora da crescere, siamo venuti in pellegrinaggio da Mamma e Lei disse: “Non ti preoccupare figlia ci penso io” e cosi è stato. Nessuno qui in Italia volle mettere le mani in una situazione così tragica, ma l’intervento della nostra Mamma si fece subito sentire. Una porta si aprì ed esattamente fu in Francia, dove mia zia fu operata. I medici non promisero niente con un caso del genere, senza speranza, solo dissero” ci proviamo”. Grazie alla nostra meravigliosa Mamma mia zia superò quell’intervento. I medici francesi, stupiti per l’esito insperato di quell’intervento così difficile e di particolare gravità, anche loro dovettero inchinarsi all’intervento di una Mano Divina, una delle tantissime Grazie, discese dal Cielo per opera della nostra Mamma, dove nelle Sue Sante Mani è deposta dal Buon Dio la Fondazione delle Grazie. Un’altra Grazia che in questo momento ricordo, è quella ricevuta da mio suocero. Venimmo a Casa Santa io e la mia custode, quando fummo ricevute da Mamma, Le parlammo di mio suocero che aveva un tumore alla gola, Lei ci disse: “Non vi preoccupate che ce la farà”. Dopo quell’intervento mio suocero è vissuto fino alla veneranda età di novant’anni. Grazie Mamma! Tra le tante Grazie quella che più mi ha colpito, che ho vissuto in prima persona, è quella di quando ha guarito il mio babbo quando aveva 65 anni. Era il 13 dicembre 1987, eravamo in famiglia, avevamo appena cenato, il mio babbo era ancora seduto a tavola e all’improvviso si è accasciato e non ha più parlato. Immediatamente lo portammo al pronto soccorso dell’ospedale e da lì subito ricoverato. Non parlava più, non vedeva più, non camminava più, era in uno stato di incoscienza. Con la speranza che qualcuno potesse fare qualcosa per lui, lo portammo in altri ospedali, in ultimo quello di Chiaravalle. Dopo visitato, vado a parlare con i dottori per sapere la situazione, cosa era successo, cosa potevamo fare e allora i dottori mi dicono: “Ma signora, ma cosa vuole, ma che ce lo chiede a fare…, suo padre non arriva neanche a domani”. A quel punto ho detto: “No! Mamma me lo guarisce”, ho battuto la porta e sono fuggita. E così è stato. Grazie a Mamma il mio babbo, dopo sei mesi di terapie in ospedale, è guarito e ha riacquistato tutte le sue funzioni con grande meraviglia dei dottori perché, per loro, non c’era più niente da fare e loro, che ne vedono tutti i giorni, dissero che questo poteva essere solo un Miracolo. Il mio babbo è salito al padre all’età di 78 anni. Grazie alla nostra adorata Mammina del Cielo, per me è stata una gioia grandissima poterlo avere ancora per altri 13 anni. Ho raccontato tante volte di questa Grazia ricevuta dal mio babbo, ma oggi sono molto felice di poterla raccontare qui per tutti. Oh, Mammina mia se non ci fossi stata Tu io non so dove sarei finita. Ho la testa dura, quanti errori ho commesso, ma mi hai fatto tanti di quei Miracoli che qualcuno l’ho pure dimenticato per quanti sono. Grazie Mammina mia, grazie, grazie, grazie.