Sono Antonio D’Orso di Mondragone (Caserta), quello che sto per raccontarvi è ancora per testimoniare la grandezza dell’Amore di Mamma Lucia per i Suoi figli. Ovvero, per tutti i figli del mondo che si affidano al Suo Cuore Immacolato. Tutto iniziò verso la fine del 2012, quando in seguito ad un infarto, (prendevo cardioaspirina), un giorno, mi si presentò un altro grave problema, andando in bagno mi accorsi di avere un’emorragia. I due mesi successivi furono tremendi fra sofferenza e girare per diversi ospedali, la diagnosi fu sempre la stessa e cioè che era una rachide che provocava l’emorragia. Nel mese di Gennaio del 2013 andai in ospedale per l’ennesimo ricovero, ma poiché non c’era posto, ci fu consigliato il ricovero presso l’ospedale di Firenze. Nel frattempo, la mia compagna chiamò Casa Santa e la Santa sorella rispose che la Mamma aveva detto che dovevo stare tranquillo che fino ad allora Lei mi aveva tenuto fra le Sue Braccia e mi avrebbe accompagnato e che ci pensava Lei. Questo, come ho detto, fu un periodo bruttissimo, non vi nascondo che in un momento di sconforto, ho desiderato persino la morte tanto erano le sofferenze, ma nel momento del mio massimo patimento ecco che una notte, più che un sogno fu una visione, vidi un bel prato verde e un Uomo molto alto, capelli grigi e barba grigia e Lui mi disse: ”Tu, cosa fai qua? Non è il tuo tempo, vai via!”. In ospedale, a Firenze, scoprirono che avevo una rettocolite ulcerosa sanguinaria, riscontrando polipi in tutto l’intestino colon. Mi diedero una cura che ho fatto per tre anni, sempre sotto il loro controllo. Dopo la cura, sono risalito a Firenze per sottopormi al controllo del colon, con un’indagine approfondita in anestesia totale. Fu proprio quando ero sotto anestesia che ho visto la Mamma che era accanto a me, vestita tutta di bianco. Appena sveglio il medico mi comunicò la lieta notizia della guarigione dicendo “la malattia è morta”. Ho ringraziato e continuo a ringraziare il Padre e la Mamma per quest’immensa Grazia ricevuta, a coronamento di tutto ciò, una volta ristabilite le mie condizioni fisiche, in una funzione a Casa Santa Mamma si rivolse a me dicendomi: ” Che volevi morire? Ti ho dato la vita e diventerai forte come un leone”. Grazie Mamma, che ci hai sostenuto tutto il tempo e mi hai salvato da questa brutta malattia. Grazie Padre che ci hai donato la Mamma, riponendo nelle Sue Sante Mani la Fondazione delle Grazie. Mamma cara come hai avuto pietà di me, abbi pietà e Misericordia di tutti i fratelli e sorelle di tutta l’umanità che a Te si rivolgono con Fede sincera. Un bacio a Te Mamma e pace a tutti da Antonio D’Orso.