Mi chiamo Antonio Oliva e sono di Vallo della Lucania, mi accingo a raccontarvi una cosa meravigliosa che solo la nostra Mamma poteva fare. Il fatto risale a circa sei mesi fa, mi sono deciso solo adesso a raccontarvelo perché un po’ per vergogna e un po’ per timore di far pesare le mie difficoltà agli altri che già tanto mi aiutano. Vivo in una mansarda con mia moglie e mia figlia in uno stato di povertà, non ci sono molti mobili in casa mia, perciò vi dico che la nostra stanza da letto è composta da una rete con materasso, da una sedia e per armadio e comò da tanti scatoloni di cartone. Ringraziamo sempre il Signore per tutto quello che ci dà, ma era chiaro che l’oggetto dei nostri desideri era quello di avere, un domani, una stanza da letto. Fu proprio circa sei mesi fa che la notte sognai che ero a letto e vidi Mamma Lucia venire verso di me e iniziò a dire, indicandomi il posto: “Qua mettiamo l’armadio, qua mettiamo il comò e qua mettiamo i comodini”. Sempre in sogno, mi sono detto: “Ma dove Li vede Mamma tutti questi mobili, e dove li metterei?”, essendo anche la mia stanza, come ho già detto prima, una mansarda con il tetto spiovente e pareti basse. Al risveglio mi consolai pensando che quantomeno avevo il dolce ricordo di aver sognato la Mamma e sorridendo pensai che anche se solo in sogno, avevo avuto, almeno per una notte, la camera da letto. Quando quel giorno andai a lavoro, mi chiamò mio suocero e mi disse che c’era un tale che mi voleva parlare, più tardi mi chiamò anche mio fratello per dirmi la stessa cosa ed io risposi che sarei andato la sera dopo il lavoro, ma la sera, stanco del lavoro me ne dimenticai. Due sere dopo, rientrato dal lavoro, con mia sorpresa si presentò questa persona a casa mia e mi raccontò che poiché gli era morto il padre, la madre già da tempo, doveva vendere la casa e quindi c’era da liberarla dai mobili ed essendo rimasta solo la stanza da letto mi disse: “Se non ti offendi io avrei pensato a te”. Mi confidò che, in effetti, lui l’aveva già promessa ad un parente, ma tre notti prima, (era la stessa notte in cui io sognai Mamma Lucia, ma questo, non lo capii subito), mi disse di aver passato una notte insonne con un solo pensiero in testa che lo tormentava: “ No, io la stanza da letto la devo dare ad Antonio,……no, io gliela debbo dare a quel guaglione (ragazzo)”. Pensai che quei mobili non potevano andare certo bene, perché per quella piccola camera a pareti basse, ci sarebbe voluto solo un falegname per fare dei mobili con quelle misure, ma poi, per non essere scortese, lo ringraziai dicendogli che sarei senz’altro andato a vederla. Quando andai a vedere i mobili, vennero con me anche due amici, fratelli in Spirito, con i quali condividiamo lo stesso cammino di Fede con Mamma Lucia, ai quali, chiaramente, già avevo raccontato del mio sogno e della coincidente notte insonne di questa persona. Appena entrati, meravigliato, mi resi conto, basandomi sulla mia statura, che era impossibile che quei mobili potessero andar bene. Uno dei fratelli convenne con me che forse dovevamo segare i piedi dell’armadio, ma l’altro di rimando disse: “Ma, scusa, non e venuta la Mamma a prendere le misure e dirti dove metterli? Allora, di cosa ti preoccupi?”Mentre montavamo i mobili nella mia camera, un’altra preoccupazione mi assalì e cioè quella di non riuscire ad aprire l’anta dell’armadio a causa sempre della pendenza del soffitto. Montai l’anta, la aprii senza problemi, tra l’anta ed il soffitto passava a stento un foglio di giornale. Tutto preciso! Tutto Perfetto! D’altronde il FALEGNAME che mi aveva preso le misure non poteva di certo sbagliare. Fratelli miei questa è la nostra Mamma, che non ci abbandona mai, sempre pronta a soccorrere i Suoi figli in qualsiasi momento di bisogno e necessità. Grazie Padre, Grazie Mammina nostra.