Questa che sto per esporvi è l’umile testimonianza di una delle innumerevoli manifestazioni della GRANDEZZA della Creatura del Cielo che è MAMMA LUCIA, dimostrazioni che ho ricevuto nel corso di trentacinque anni trascorsi dalla prima volta che L’ho conosciuta. Mi chiamo Crescenzo e faccio parte del gruppo dei pellegrini di Barano d’Ischia. Nel 1998, in occasione di un viaggio verso Casa Santa, chiesi il permesso di usufruire di un giorno di ferie. La mia mansione era di bagnino termale, cioè applicavo il fango termale sui pazienti per la terapia di dolori reumatici e artritici, presso l’hotel Jolly di Ischia porto. Mi rivolsi alla Direttrice delle terme tre settimane prima di partire e lei mi rispose subito di no. Eravamo in alta stagione turistica ed, essendo io il bagnino con più esperienza, la mia assenza avrebbe creato gravissimi disservizi sia ai clienti che all’azienda. Allora, avendo perso quasi le speranze di avere il giorno di congedo, chiesi di ottenerlo, a titolo di cortesia dal direttore sanitario con cui avevo un rapporto di amicizia. Ebbene, anche lui mi rispose con un no secco, senza possibilità di replica, ribadendomi ancora una volta le ragioni del rifiuto. Una settimana prima della data stabilita per la partenza decisi, questa volta, di fare una richiesta scritta. Subito dopo, non solo non ottenni ciò che avevo richiesto, ma fui richiamato dalla direzione e pesantemente redarguito. Arrivarono persino a minacciarmi seriamente di licenziamento. Io non avrei mai rinunciato ad un viaggio da Mamma, per cui risposi: ” Parto lo stesso! Lei faccia ciò che crede opportuno”. Dovete sapere che la mia compagna lavorava nel mio stesso reparto con la stessa mansione. Temendo delle ritorsioni da parte dei dirigenti contro di lei durante la mia assenza, mi scoraggiava invitandomi a non partire. Io le risposi che non c’era nulla da temere poichè sarei partito per incontrare la Creatura del Signore. Durante il percorso e anche dopo essere giunto nella Dimora di Dio io, per la verità, ero un po’ preoccupato, non tanto per il mio lavoro ma per ciò che avrebbe subito la mia compagna rimasta ad Ischia. Quando entrai nella Casetta delle Grazie per essere ricevuto dalla Mamma, Lei immediatamente lesse nel mio cuore e mi chiese il motivo della mia preoccupazione. Le confidai i timori per il lavoro e per la compagna e allora la Mamma mi rispose con parole che saranno impresse per sempre nella mia mente : ” Figlio, perchè sei preoccupato? Tu non hai fatto un viaggio di piacere ma hai dedicato un giorno al Padre. Il Padre tuo ha già sistemato tutto”. Nel frattempo, ad Ischia, la mia compagna si era recata sul posto di lavoro come tutte le mattine molto presto. Appena entrata nelle terme un collega le venne incontro e le disse che purtroppo si era verificato un guasto improvviso alle pompe di erogazione del fango durante la notte e che stavano disperatamente cercando di risolverlo nel più breve tempo possibile, per poter garantire le cure a tutti i clienti in attesa nel reparto. Attesa inutile perchè la soluzione al problema fu trovata soltanto a mezzogiorno inoltrato, cioè troppo tardi per iniziare le terapie che vanno eseguite almeno due ore prima dei pasti. L’indomani, quando tornai al lavoro la direttrice mi accolse con un sorriso caloroso, tranquillizzandomi e dicendomi che per le successive partenze lei non si sarebbe opposta in nessun modo, visto che il giorno precedente era successo il finimondo. Aveva tratto da sola le sue conclusioni sull’importanza del viaggio e aveva capito che La Mamma era una Creatura più che speciale su questa terra. Mi chiese di avvisarla in occasione del successivo pellegrinaggio perchè voleva consegnarmi una generosa offerta per La Mamma da parte sua.. La mia risposta fu secca e dettata dagli Insegnamenti della Mamma: ” Il Padre non ha bisogno di denaro. Te lo puoi tenere. La Mamma ci ha Insegnato che il Signore vuole Preghiere, Perdono, Carità e Opere Buone per coloro che ne hanno bisogno”.
Molti anni prima, nel 1984, il mio custode, alla vigilia di un altro viaggio da Mamma, si trovava in gravi condizioni di salute, il suo cuore, che aveva subito già tre infarti, era affaticato e stava quasi per fermarsi, tanto che tutti i miei fratelli e sorelle avevano già fatto chiamare il sacerdote per l’Estrema Unzione. I dottori, ben due, si erano espressi dicendo che non c’erano più speranze che potesse rimettersi. Non sapevo cosa fare. Ero indeciso se restare accanto al mio custode oramai in fin di vita e rinunciare alla partenza, oppure partire lo stesso e abbandonarlo sul letto di morte. Decisi di andare dalla Mamma nonostante tutto! Tutti i miei parenti mi accusarono di andare a fare una gita di divertimento mentre il mio custode soffriva, mi disprezzarono ed io in quel momento soffrii tanto. Ma, incontrando lo sguardo del mio custode, lui, con le sue ultime forze e con i suoi occhi già offuscati mi fece cenno di partire. Allora ,con coraggio, mi incamminai verso la Mamma. Fu il viaggio più lungo della mia vita per il misto di emozioni che lo accompagnava, ansia, preoccupazione, rimorso ma anche speranza. A quel tempo, gia’ alle cinque del mattino, la Mamma usciva e ci preparava alla Santa Udienza. Quel giorno le Sue prime Parole furono :” Chi ha lasciato il padre moribondo per venire da Mamma, non vi preoccupate il Signore è arrivato”. Con il cuore che mi batteva all’impazzata per la paura di quello che stavo per sentire, chiamai a casa del mio custode e…..incredibilmente rispose proprio lui. Mi disse che dal momento in cui ero partito si era sentito un po’ meglio ed era riuscito a sedersi, poi addirittura aveva anche cenato, aveva poi trascorso la notte serenamente, facendosi una bella dormita e, se non fosse stato per la mia telefonata, avrebbe continuato a dormire. Cari fratelli e sorelle non abbiate timore di venire dalla Mamma, sia che non ci siate mai venuti, sia che siate già figli Suoi da una vita. La Mamma è Verità, è Fonte di Preghiera inesauribile ed è Conforto Vero. Il figlio di Barano d’Ischia Crescenzo.