Testimonianza di Dino Gesino di Genova

Cari fratelli e sorelle, mi chiamo Dino Gesino e vivo a Genova. Sono stato ricevuto da Mamma Lucia la prima volta nel 1975 a Sesto San Giovanni, proprio nella stanza dell’Apparizione. Quella mattina, appena entrai nel portone, mi spaventai perché vidi una gran folla in attesa di essere ricevuta e temevo di non riuscire nel pomeriggio a prendere il treno per Genova. Sulle scale c’era una signora che con dolcezza e col sorriso mi tranquillizzò dicendomi che quando si è da Mamma non bisogna preoccuparsi di nulla, perché Lei sempre accompagna i Suoi figli sulla via del ritorno. Qualche tempo dopo mi dissero che, quella signora, era la sorella Bruna di Casa Santa, una delle sei donne dell’Apparizione. Avevo allora problemi di salute e di lavoro che non riuscivo mai a risolvere e giorno dopo giorno cadevo sempre più in depressione. Su quella scala in fila mi sentivo un po’ confuso e scettico. Giunto davanti a Mamma ero così emozionato che ricordo solo queste parole:” non preoccuparti hai davanti a te un muro, ma Mamma lo abbatterà”. Appena fuori mi sentivo più sereno con il cuore leggero, come se tutte le mie ansie fossero rimaste li nelle mani di Mamma, in quella stanza. Piano, piano riuscii a risolvere tutti i miei problemi di lavoro e di salute,
“ quel muro era stato abbattuto.” Da quel giorno mi sono sempre affidato alle Preghiere di Mamma, perché avevo capito che solo Lei, Creatura del Signore, poteva intercedere per me e la mia famiglia. Circa 20 anni fa, sempre grazie a Mamma Lucia, io e mio figlio uscimmo illesi da un mortale incidente in autostrada. Tornavamo da Tortona, quando all’improvviso, forse per un colpo di sonno, andai a sbattere con violenza, tanto da sollevarlo dall’asfalto, il guard-rail che mi sfondò il parabrezza, tagliò in centro il motore e, passando tra i sedili, frantumò il vetro posteriore. Io persi i sensi e mio figlio, impaurito, non poteva neanche capire quale fosse la mia situazione perché quel grosso guard-rail era tra noi, come una barriera fra i sedili. Uscì dall’auto venne da me e cercò di svegliarmi. Piano, piano rinvenni e lui subito chiamò Casa Santa per ringraziare Mamma per quel grande Miracolo. Quando arrivarono i poliziotti si stupirono di vederci vivi e in piedi, perché le condizioni dell’auto non lasciavano dubbi, per loro non era possibile che fossimo vivi ed illesi. Fummo trasportati in ospedale, ma i medici non riscontrarono ne traumi ne ferite. Nemmeno una scheggia di vetro ci aveva colpito, io avevo solo qualche graffio sul braccio destro, proprio dove si era appoggiato il guard-rail. Cara Mamma solo la Tua Santa Mano poteva proteggere me e mio figlio. Tu Sei L’unica nostra Salvezza, nel pericolo, il nostro conforto nel dolore, la sola Luce che illumina il nostro cammino nel buio della vita. Tu con tanto Amore ci perdoni sempre e prendi su di Te tutti i dolori nostri e di questa povera umanità. Tutto ci doni e nulla chiedi in cambio, ma solo Preghiera, Carità, Amore e un piccolo granello di Fede, perché solo la Fede può tutto, può muovere anche le montagne, perché al Signore nulla è impossibile e sempre ascolta un figlio che prega e chiede aiuto. Cari fratelli e sorelle ricordiamoci ogni momento con tanta gioia, le parole che la Madonnina pronunciò nell’apparizione dell’11 Marzo 1970 ” la Mia sorella Lucia,” perché in questa breve frase si cela tutta la Verità, tutto il mistero di Mamma. Cara Mamma Ti abbraccio forte, forte al cuore, facciamo “ nasino, nasino “ un grosso bacio Tuo figlio Dino, un abbraccio a voi tutti fratelli e sorelle di Casa Santa.

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