Mi chiamo Eugenia e vivo a Genova.
Ho conosciuto Mamma Lucia nel 1975 quando riceveva a Sesto San Giovanni nella stanza della Santa Apparizione .
Quell’incontro sconvolse profondamente la mia vita, cominciai a capire quello che fino a quel giorno non avevo mai capito.
Oggi mi rendo conto del grande Dono del Signore: entrare nella piccola stanza dove è apparsa Maria.
Questa testimonianza è gridare con tutto il cuore a Mamma grazie, grazie perchè per 39 anni è stata la mia unica gioia, il mio unico sostegno, il mio unico conforto nei momenti più difficili e dolorosi.
La mattina del 19 aprile 2003 mi accorsi ,con grande sorpresa, di aver sul braccio e sotto l’ascella sinistra due grossi noduli come due noci. Spaventata subito mi rivolsi al medico, che mi ordinò immediatamente un’ecografia. Con l’eco si pensò al graffio di un gatto, cosa impossibile perchè non avevo segni nè sulle mani, nè sulle braccia e inoltre nessun gatto mi aveva graffiato.
Iniziai, tanto per provare , alcune iniezioni di cortisone. Dopo circa due settimane mi resi conto che andavo peggiorando.
Mi rivolsi così ad un equipe dell’ospedale San Martino, il più grande ospedale di Genova, che subito mi prescrisse una lunga serie di analisi per scoprire quale infezione poteva avermi colpito visto che l’eco non era chiaro. Tutti i valori erano nella norma, tranne la VES (velocità) ma non al punto da spiegare nè la presenza dei linfonodi nè il continuo peggioramento del mio stato di salute.
Di giorno in giorno perdevo le forze, trascorrevo buona parte della giornata a letto e arrivai a dimagrire in circa un mese quasi di 10 kg e inoltre tutte le sere la temperatura saliva fino a 37°. Il 25 maggio andai da Mamma, che in quel tempo riceveva, e le dissi che i medici volevano eseguire al più presto , la biopsia. Mamma mi abbracciò e con un sorriso mi disse: ” Bene figlia mia , fa quello che ti dicono così potranno vedere chiaro “. Tornai a casa molto rincuorata e mi rivolsi allora all’ istituto oncologico di Genova perchè ero amica di una dottoressa chirurgo. Fui visitata subito da un professore immunologo di chiara fama nazionale che dopo la visita subito capì che la situazione non era affatto bella. Visti i linfonodi e lo strano esagerato dimagrimento, sospettò anche ci potessero essere dei linfonodi interni cosa che avrebbe aggravato la situazione . Il suo sospetto, di cui capii si sentiva abbastanza sicuro, era che si trattasse di un linfoma ( tumore nel sangue ) e per questo ordinò alla mia amica dottoressa di eseguire e in velocità una biopsia totale, sperando disse ” di non essere troppo in ritardo “. Questa frase mi sconvolse perchè capivo cosa volesse dire linfoma. Arrivata a casa mi rivolsi con fede al quadro di Mamma e del Signore dicendo tra le lacrime ” Signore se davvero è un linfoma, fa che la chemioterapia non sia troppo invasiva, tienimi in piedi che posso accudire alla mia famiglia e ai miei figli ancora così giovani “. Dopo solo una settimana fui ricoverata per la biopsia e subito solo 3 ore dopo la dottoressa si fece consegnare il risultato. Venne di corsa nella mia stanza dove io ero ancora stordita per l’anestesia e mi disse ” Quello che temevamo non c’è, però dobbiamo approfondire la ricerca ” perchè non si spiegavano ancora quale potesse essere la causa .
La mattina seguente, prima di dimettermi, mi fecero altri grossi prelievi del sangue per controllare i marcatori tumorali.
Quella stessa mattina, mentre ero a casa sul divano per riposare, verso le 13 suonò il telefono, era Mamma Lucia che con allegria mi domandò ” figlia mia come stai? ” gridai ” Bene Mamma grazie a te ” e mi misi a piangere. E Mamma continuò con amore e dolcezza
” visto figlia mia, quanti ammalati non ne escono e tu ne sei uscita! Il Signore è potuto entrare ” .
Questa frase tanto bella l’ho sempre scolpita nel mio cuore perchè mi fece capire che la mia fede, quel granello piccolo, piccolo di fede che dimostrai in quella breve preghiera, mi aveva salvata. Al termine della telefonata, chiesi ancora a Mamma: ” Aspetto ancora i risultati delle ultime analisi e della biopsia perchè sono le più importanti ” e Mamma sorridendo rispose ” vedrai che non troveranno nulla perchè il Signore sa quando deve nascondere. Va avanti, rimettiti in forza perchè hai una famiglia da mandare avanti. Tanti Baci da Mamma” e mi salutò. Da quel giorno, ripresi le forze e piano piano dimenticai quei 2 terribili mesi e grazie al Signore mi rimisi bene in salute.
Il risultato della biopsia fu ” graffio di gatto? “. Non avevamo capito molto e quel punto interrogativo spiegava le parole di Mamma
” il Signore sa quando deve nascondere ” e infatti il responso non rilevava alcuna patologia.
GRAZIE MAMMA
grazie per avermela fatta conoscere