Testimonianza di Eugenia Simonetti di Crispano (Taranto)

Pace a tutte le creature della terra intera, sono Eugenia Simonetti di Crispano (Taranto), una pellegrina di Mamma Lucia da tantissimi anni.
Sono orgogliosa dei Santi Insegnamenti della mia Guida Celestiale,
a volte sbaglio, cado, ma la Mamma mi da la Sua Santa Mano per rialzarmi prontamente. Lei mi ha insegnato ad Amare il Padre, ad AscoltarLo nel silenzio del mio cuore, Lui è sempre lì insieme alla Mamma, basta solo fare spazio e saranno il nostro Unico e Solo Tesoro Preziosissimo che ci accompagnano per sempre, per tutta l’eternità.
Voglio testimoniare a gran voce una grande Grazia ricevuta il 25 Maggio 2008,
giorno del Corpus Domini.
Quel giorno eravamo tutti riuniti in famiglia, i bimbi giocavano gioiosi nel cortile, li avevamo sottocchio, ma in un attimo li abbiamo persi di vista,
si sono allontanati.
Scendendo delle scale che portano verso i campi, si erano ritrovati su un cortiletto a terrazzato, e sempre giocando nell’incoscienza di bambini, non si erano accorti del pericolo che uno dei miei nipoti, Giuseppe che all’epoca aveva 8 anni, stava correndo. Il bambino era salito con lo skateboard in bilico sul muretto della terrazza che dava sui campi e sbilanciatosi, ha fatto un volo di otto metri cadendo rovinosamente in mezzo a due grossi massi di pietra,
a faccia a terra con le braccine sotto il corpo. I cuginetti sconvolti, sono corsi subito a chiamarci, nel mio cuore ho gridato al Cuore Immacolato della Mamma, mentre accorrevamo tutti sul posto. Il bambino nel contempo, mentre cercava di rialzarsi dopo quel tremendo volo, ha visto al suo fianco un Uomo con una Tunica bianca e dei sandali marroni, aveva i capelli lunghi e la barba.
Così ci siamo visti venire incontro il bambino, noi spaventati a morte e lui sereno e tranquillo, continuava a dirci che lo aveva aiutato Gesù.
Nella corsa verso l’ospedale, cercavamo di tenerlo sveglio, lui dolorante ma lucidissimo e sereno, continuava a dirci che aveva visto Gesù.
Dopo i vari controlli, i medici riscontrarono una frattura al gomito di un braccio e al polso dell’altro braccio. In un secondo momento il bambino lamentava dolore all’inguine, ci accorgemmo che aveva un testicolo gonfio e nero, allertammo subito il medico che lo visitò all’istante, gli fece un ecografia, e decise di operarlo d’urgenza, ci disse però che rischiava seriamente l’asportazione del testicolo, ma Grazie sempre al Signore e alla nostra Mamma, non fu’ necessario.
Dopo il grande spavento ci rendemmo conto, guardando il luogo dell’accaduto, che sarebbero bastati pochi centimetri e sarebbe finito sulle grosse pietre. Grazie Signore, che hai dirottato il bambino in quel piccolo fazzoletto di terreno soffice, dalla dimensione di una trentina di centimetri, tra le due grosse pietre.
Giuseppe ora diciottenne, ricorda nitidamente che lo ha aiutato Gesù ad alzarsi da terra, e da allora nel giorno della ricorrenza del Corpus Domini, non manca mai alla processione del paese.
Grazie Padre e Grazie Mamma per la grande Grazia ricevuta, Grazie Mamma di avermi Insegnato ad Amare il Padre con semplicità, con Voi al mio fianco, mi sento ricca dentro, ricca del Vostro grande immenso Amore.
Un saluto fraterno va alle Sorelle e Fratelli di Casa Santa, sempre pronti con la preghiera a sollevare tutti i mali della terra .
Vostra figlia Eugenia Simonetti del gruppo di preghiera di Martina Franca.

Allego foto dell’altezza da terra, dove è caduto il bimbo e del terrazzo; e foto delle due grosse pietre dove il bimbo, giusto in mezzo, è andato a faccia a terra.

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