Pace a tutti fratelli e sorelle, mi chiamo Francesco Barone, ho 16 anni, sono un figlio di Mamma Lucia e faccio parte del gruppo di preghiera di Pompei. Ho conosciuto la Mamma che avevo appena 8 anni e devo dire, con assoluta certezza, che sono stato subito attratto da Quella Meravigliosa Creatura che parlava e si rivolgeva a tutti indistintamente con parole umili, semplici, parole che lentamente scendevano nel mio cuore, mentre tutt’intorno alitava un Profumo soave e delicato di rose, gigli e fiori di campo. Appena un anno dopo di aver conosciuto la dolce e cara Mamma, il mio custode, ammalato di un male inguaribile, è salito al Padre con una serenità indescrivibile. Le parole, le carezze e gli abbracci ricevuti durante quei pochi incontri avvenuti con la Mamma, gli avevano dato la calma e la tranquillità della sua condizione. Rimasto solo con la mia custode e mia sorella, non sono caduto nel baratro della disperazione anzi, gli incontri nella Casetta delle Grazie con la Mamma che mi stringeva al Suo Cuore e mi parlava dolcemente e pacatamente, mi hanno aiutato a superare ogni momento di angoscia e tristezza. Sento ancora dentro di me la Sua Voce, le Sue Parole: ” Figli chi fa il male è perché non conosce il Bene e voi, figli miei, rispondete sempre con il Bene al male che può presentarsi nel vostro cammino”. Ed ancora: ” Il Bene vive nella Luce, il male è una stanza buia e oscura, ma se voi, che seguite il Bene, entrate in quella stanza con una candela accesa, vedrete che la Luce della candela sarà così forte e intensa da abbattere l’oscurità e il buio di quella stanza”. Ora mi domando e dico: ” Perché calunniare e coprire di fango Quella Creatura che si è sempre prodigata a fare del Bene, perché addurre menzogne su menzogne, cattiverie su cattiverie?” Sinceramente vivo con profonda amarezza le azioni di cattiveria e tutto il fango gettato sulla nostra Mamma e sulla nostra Associazione. Un’Associazione pulita, pulita, pulita, di cui mi sento fiero e orgoglioso di appartenere insieme alla mia custode e a mia sorella. La Mamma, la Silenziosa del Gargano, per 45 anni ha abbracciato tutta l’umanità. Ogni volta che siamo arrivati al Suo Santo Cospetto Lei, la dolce e cara Mamma, ha preso su di Se i nostri dolori del corpo, le nostre tribolazioni e in cambio, ha donato Amore, conforto e sostegno e ha elargito Grazie e Miracoli a tutti quelli che liberamente hanno bussato al Suo Cuore. In questi anni di pellegrinaggio non ho mai visto attività commerciali all’interno di quel Luogo, dove tutto è puro, tutto è integro. Non ci sono negozi, non ci sono accessori obbligatori. I servizi igienici, i gazebo, i tavoli e le panche sono messi a disposizione gratuitamente e con infinito amore dalla Mamma, dai nostri fratelli e sorelle di Santità. Le offerte erano e sono libere e spontanee, per chi vuole farle, la nostra Mamma non ha chiesto mai, e dico mai, né ori, né ricchezze, né case, perché per arrivare a Dio c’è solo bisogno di Amare e Pregare, attraverso un’intensa Fede. Infatti, ci ha chiesto sempre e solo di mettere in pratica l’Amore verso il nostro prossimo, verso il fratello sconosciuto, verso coloro che sono in difficoltà. Ci ha chiesto di perdonare sempre e soprattutto chi ci fa del male, di usare la comprensione, di non giudicare, ma di tendere la mano a coloro che, dignitosamente, non lasciano trasparire la situazione di indigenza in cui versano. La cosa più bella che la Mamma ci ha donato è stata quella di avvicinarci al Padre, nostro Creatore e di metterci in comunione con Lui. Pace, Amore, Carità, Uguaglianza, Perseveranza sono i dettami dei Suoi insegnamenti ed io, nella mia indegnità, li ho fatti miei e li custodisco gelosamente, cercando di metterli in pratica. Grazie Mamma, grazie Padre. Un saluto e un grazie di cuore a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa che pregano incessantemente per l’umanità e offrono a noi con spirito di Amore e Carità il Santo Ristoro.