Pace a tutti fratelli e sorelle
Ognuno di noi potrebbe raccontare, come è avvenuta la chiamata del Signore per andare incontro alla nostra “ Immensa “ Mamma Lucia, e ognuno di noi la serba nel proprio cuore quella chiamata, perché la considera come l’inizio di un cammino meraviglioso, perché quella chiamata, segna l’iscrizione della nostra Anima alla Scuola di Mamma.
Eravamo abituati a nutrire, lavare, vestire, abbellire il nostro corpo, nessuno prima di Lei ci aveva insegnato che parimenti al corpo, anche l’Anima andava nutrita, lavata, vestita, abbellita; praticando nella nostra vita, tutte le Virtu’ di Dio.
Considero il mio primo incontro con Mamma, come il primo giorno di scuola della mia Anima; l’iscrizione era avvenuta nella Concipazione, nel momento in cui, la nostra Madre Celeste mi aveva Concepito nel seno della mia custode, ma io crescendo e diventato adulto, mi preoccupavo del corpo e l’Anima rimaneva piccola piccola, chiusa a chiave nella Tesoriera del mio cuore, con la chiave arrugginita nella toppa, quindi non si presentava alle lezioni.
Mamma dall’alto mi guardava, mi seguiva, come uno dei tanti miliardi di figli di questa umanità, vedeva il mio impegno, il desiderio di lodare e di servire Dio mio Creatore, il mio affanno per andare alla Santa Messa, anche piu’ volte alla settimana, di andare spesso in parrocchia, anche come promotore di iniziative per l’intera comunità, ma poi mi disperdevo nella concupiscenza di questo mondo, mi lasciavo contagiare anche io dalle mode, dal successo, dalle cose e la mia Anima rimaneva sempre li, chiusa nella Tesoriera del cuore sempre piccola, piccola.
Mamma finalmente ha deciso: Era arrivato il momento che l’Anima della scolaro si presentasse alle lezioni, e nella maniera come solo il Signore è capace di fare; con dolcezza, con amore ma senza dare ordini; in libertà e senza fare forzature, l’ha convinta, ed io vi racconto come è avvenuto.
La mia compagna si è recata per la prima volta da Mamma Lucia nel 1983; io non avevo mai sognato prima, avevo 41 anni ma quella notte feci un sogno meraviglioso. Sognai di trovarmi supino nel letto con il volto rivolto verso il soffitto.
Da lontano vidi una Luce piccolissima che veniva verso di me ad una velocità missilistica; man mano che si avvicinava, diventava sempre piu’ grande, e quando giunse sopra la mia testa, quella Luce è esplosa, all’interno di quella Luce c’era la Figura dell’Immacolata Concezione, con il vestito azzurro, i Piedi nudi poggiati su una sfera anch’essa azzurra, con le stelle che sprigionavano una Luce splendente.
L’immagine era meravigliosa, riuscii a cogliere anche i particolari; il dito mignolo del piede sinistro era cadente verso il basso della sfera, mentre tutte le altre dita erano perfettamente aggrappati alla sfera.
Mi svegliai di soprassalto, guardai l’ora, erano le sette meno un quarto: Pieno di gioia mi alzai, e per tutto il giorno non ho fatto altro che pensare a quella meravigliosa Immagine.
Tornata la mia compagna dal Santo pellegrinaggio, a notte fonda, le chiesi come era andata, e lei molto contenta, mi disse che non era stata ricevuta, perché quel giorno Mamma si era spostata da Torre Mileto a Pila Rossa; c’erano quel giorno 7500 pellegrini, ma l’aveva vista da vicino, e Le aveva anche rivolto qualche parola; io con grande gioia le raccontai il mio sogno, ma non avevo messo nulla in relazione al suo Santo pellegrinaggio; lei comunque mi disse che al piu’ presto sarebbe tornata per capire di piu’.
Dopo circa un mese torno’ a Casa Santa, ma io nel frattempo non avevo fatto alcun sogno.
Quella mattina che lei si trovava a Casa Santa, feci un altro sogno; mi trovai nelle posizione del mio primo sogno, con il volto rivolto verso il soffitto, ho sentito bussare alla mia camera da letto con tre tocchi, distanziati uno dall’altro da una lunga pausa, nel sogno dissi: Avanti; si apri’ la porta verso sinistra, cigolando, ed entro’ Gesu’ Nazareno, alto, bello, capelli lunghi rivolti verso la nuca, un mantello lungo colore marrone, con un lembo rivoltato sulla spalla sinistra.
Io nel sogno gridai: Tu Sei Gesu’, Sei Gesu’, mentre Lui si avvicinava verso di me senza parlare, quando giunse accanto al mio capo, mi svegliai, guardai l’ora, erano le sette meno un quarto, esattamente la stessa ora e lo stesso minuto del precedente sogno; in quel momento misi in relazione i due viaggi della mia compagna in Casa Santa con i miei due sogni, che in futuro Mamma mi disse che erano state due visioni.
Mi girai sul letto, da seduto ma con i piedi per terra, piansi per la gioia e la forte emozione per quella bellissima Figura di Gesu’ che avevo visto e parlando da solo ho pronunciato queste parole:”Ovunque lei sia andata anche io ci andro’”
Infatti quando alla notte la mia compagna rientro’ dal Santo pellegrinaggio e mi ha raccontato della sua Santa giornata trascorsa in Casa Santa, e della felicità per avere abbracciato la Mamma; io le parlai del mio sogno, e le dissi che al prossimo viaggio saremmo andati insieme.
Fratelli e sorelle, mi scuso per la lungaggine di questo scritto, era necessario riportare nella loro interezza le due visioni, era stata una imboscata di Dio, ma io ancora ero lontano dal comprendere cosa Dio in quelle due circostanze mi volesse dire; ma le Immagini delle due visioni sono rimaste scolpite nel mio cuore e nella mia mente, ma sono state sufficienti a far capire alla scolaro che era giunta l’ora di frequentare le lezioni.
Infatti da quel momento lo scolaro è sempre andato a Casa Santa a lezione della Maestra dell’Anima, con quale profitto solo il Signore lo sa.
Un forte abbraccio.