Sono Bonanno Giuseppe di Novara, quasi tutte le sere entro nel sito www.figlidimammalucia.it e leggo le testimonianze di tanti fratelli e sorelle, che da Dio sono stati chiamati a fare un Cammino di Fede, sotto la Protezione e la Guida della nostra adorata Mamma Lucia.
Se sono arrivato al Suo Santo Cospetto nel 1984, non è stata certo una mia scelta, ma una chiamata diretta del nostro Padre Celeste; è stato un invito a cui io ho aderito; ma avevo tanta voglia di capire chi fosse Mamma Lucia, per potere dare una giusta e corretta collocazione, in un cuore che pensava di amare Dio Creatore, per le conoscenze delle letture bibliche , dei vangeli di Gesu’, della vita di alcuni santi e per qualche opera buona che di tanto in tanto mi capitava di fare.
Mai avrei pensato all’inizio di questo mio cammino, di trovarmi di fronte ad una Creatura così Grande, a cui il Padre Celeste nulla negava, strappando dalle Sue Sante Mani, Grazie e Miracoli per i figli di tutta l’umanità, che ci parlava del grande Amore di Dio Onnipotente per tutti i figli, che ci insegnava come mettere in pratica la Santa Parola, in maniera cosi’ semplice che ognuno di noi si sentiva chiamato alla realizzazione, svegliava la nostra sensibilità interiore con dolcezza e amore che solo una Mamma amorevole sa fare.
Io stesso avevo già ricevuto Grazie dalla Mamma, ed ero anche a conoscenza di tanti fratelli e sorelle che anche loro ne avevano ricevute, ma nella mia mente, affioravano alcune parole che Mamma diceva:” Io non sono – solo Dio è”,oppure: ”se volete riconoscere l’albero, giudicatelo dai frutti che da”.
Allora mi ponevo delle domande e mi davo le risposte.
Sono passati anni; Mamma Lucia era per me, una Grande Creatura di Dio, ma un velo di mistero mi impediva di dare una giusta collocazione nel mio cuore, leggevo e rileggevo il Santo Diario dell’apparizione, e riflettevo sulle parole che Mamma da sempre diceva:” leggetelo tutti i giorni, non ritiratelo in un cassetto, perché al momento opportuno il Padre vostro vi darà Luce per comprendere il significato di ogni parola”, perché nel Santo Diario se lo leggete con amore e conoscenza c’è tutto per la salvezza.
Tante volte mi sentivo debole, portatore di una minuscola Fede, confrontata a tanta esternazione di amore, che alcune creature sapevano tributare a Mamma Lucia, magari arrivate a Casa Santa anni dopo di me, ma poi ritornavo in me stesso e non capivo, se lo facevano per Grazia ricevuta o per vincolo di un amore consolidato.
Con tanta umiltà nel cuore mi sono messo in ascolto al mio Dio e Lui ha avuto pietà di me e mi ha dato tanti segni, che mettevano in evidenza la Grandezza di Mamma Lucia, la Sua infinita Bontà, Pazienza e Misericordia; come una chioccia che si cura di ognuno dei suoi pulcini, li guarda, li cura, li segue, sta attenta al piu’ piccolo e lo aspetta per paura che rimanga indietro dal gruppo e poi faccia fatica a rientrare, procura il cibo e lo distribuisce, partendo da chi è meno capace a procurarselo, così vedevo la mia Carissima Mamma, per ognuno di noi c’era la Parola che faceva al caso, anche relativa ad un pensiero, che avevo fatto a centinaia di chilometri di distanza e nel segreto del mio cuore. Si proprio cosi’; anche per chi non crede, questa è la Santa Verità, perché Mamma legge nei nostri cuori, anche se fisicamente lontani, nelle nostre case, fino agli estremi confini della terra; perché alla Creatura di Dio, nulla è impossibile.
L’umiltà premia; sentivo crescere dentro di me quella pianticella verde, che Mamma ogni tanto diceva di mettere nel nostro cuore quando ci parlava, ci innamorava di Dio parlandoci della Santa Creazione, di tutti i Doni che ha messo a disposizione dei Suoi figli, il mare , i fiumi , i monti innevati, per renderli felici nel Suo Santo Creato e ci sollecitava dicendo:”Irroratela con le Buone e Sante Opere e al prossimo viaggio vedremo chi è riuscito a tenerla in vita e chi l’ha fatta crescere”.
Grazie Mamma per tutti i “Segni” grandi, grandi, grandi, che mi hai dato in quel periodo, so che lo facevi per fortificarmi, perché mi conoscevi bene e sapevi anche che, la mia debolezza poteva tramutarsi in un amore sviscerato per Te e per il mio Creatore:Ve ne racconto uno in particolare, che per il mio cuore è stato come uno spartiacque, dividendo un passato fatto di ricerca e di certezze altalenanti, con un successivo periodo fatto di rigido ascolto alla Parola e di osservanza dottrinale.
Era l’anno 1991, l’Associazione Mamma Lucia aveva completato -le Opere del luogo Santo, dove tutt’ora ci rechiamo e aveva fissato una data, per il trasferimento da Pila Rossa, luogo dove prima Mamma Lucia riceveva nel comune di Sannicandro, a contrada Sagri dove tutt’ora riceve, sempre nel comune di Sannicandro.
Tale percorso di circa 5 Km. Si fece in processione; tutti vestiti con la Santa Tunica, fatta di sacco come segno di umiltà.
Mamma Lucia quel giorno aveva un bastone, accanto a Lei un fratello che portava una grande Croce di legno con il Cristo morente sulla Croce.
I pellegrini presenti alla processione quel giorno erano 18.000 ( diciottomila) provenienti da tutto il mondo e la processione lunghissima; sicuramente, per volere Divino, mi trovai accanto a Mamma dal lato opposto al fratello che portava la Santa Croce.
Tutto ad un tratto Mamma Lucia si fermò, forse per compattare la processione, fece toccare la punta del bastone a terra e in quel momento un gregge che si trovava a fianco della strada, verso la collina, costituito da pecore, capre, qualche mucca, un mulo, dei cani e due pastori, rimase come pietrificato; osservai attentamente: una mucca con dell’erba in bocca ferma nell’atto di ruminare; due cani bloccati nell’atto di rincorrersi per giocare; il mulo fermo con la zampa anteriore alzata nell’atto di camminare; insomma la natura circostante si era fermata come un presepe; rimasi allibito per un attimo, poi gridai a squarciagola-guardate-guardate gli animali.
Mentre io gridavo, accanto a me c’era una creatura che io conoscevo perché viaggiava sul mio stesso pulmann, che si mise a correre all’indietro della processione gridando e invitando tutti a guardare quella natura ferma.
Io rimasi fermo immobile accanto alla Mamma, che dopo circa due minuti, alzo’ il bastone da terra e riprese il cammino; nello stesso istante, anche la natura si svegliò: i cani giocavano, il mulo incomincio’ a camminare, la mucca ruminava, le pecore brucavano, tutto era rientrato nella normalità.
Rimasi come stordito per tutto il giorno, il “Segno” avvenuto davanti a tantissime creature, non ha bisogno di ulteriori spiegazioni; Il nostro Signore non ci chiede chi eravamo, ma chi siamo e chi vogliamo diventare ed io, cara Mamma, Ti chiedo di farmi diventare un pulcino, ubbidiente, premuroso, tollerante, amorevole verso i fratelli e verso tutti, come Tu mi hai Insegnato, perché cosi’ piace al nostro Padre Celeste.
Grazie—Grazie infinitamente Grazie-Sei la Stella più luminosa del Creato.
Grazie anche a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa che Pregano per tutta l’umanità.