Mi chiamo Isabella Laurentino ho 34 anni e vivo a Torre Annunziata (NA), faccio parte del gruppo di Santa Maria la Carità. Sono circa 30 anni che, per Misericordia del Signore che apre ancora i Santi Cancelli , poggio i piedi in Casa Santa. La mia cara Mamma Lucia mi ha cresciuta proteggendomi sotto la Sua mantella, da quando avevo 5 anni. Il mio compagno Michele ha iniziato a lavorare il 18-12-2005, quando eravamo ancora fidanzati, con un lavoro di solo due ore giornaliere, mentre io avevo un lavoro di 4 ore e percepivo una piccola paghetta settimanale. Allora, chiaramente, nessuno dei due pensava al matrimonio, la nostra mente era occupata dal pensiero di un posto di lavoro adeguato. A giugno del 2006 andammo da Mamma Lucia, era un giorno in cui riceveva. Entrammo insieme nella Casetta delle Grazie e Mamma ci chiese:” E voi quando vi sposate?” Io rimasi un attimino perplessa, poi La guardai come per dire” Mamma diccelo Tu quando ci dobbiamo sposare”e Mamma disse:” Una stanza, quattro mura, un letto per riposare, una padella, un tavolo con le sedie e attorno a quel tavolo tutta una fiamma d’Amore ardente per crescere i figli che il Signore vorrà donarvi”. Posso solo dire che uscimmo dalla Casetta delle Grazie pieni d’Amore di Mamma. Dopo un po’ Michele fu chiamato ad un lavoro di 4 ore ed a poco a poco, confidando nella Santa Protezione della mia cara Mamma Lucia, abbiamo organizzato, assieme ai miei custodi, il nostro matrimonio. Un matrimonio fatto di tante piccole cose, ma è stato come la Mamma mi aveva detto anni prima:” Meraviglioso e nella Grazia di Dio ”. Appena dopo il matrimonio, al ritorno dal viaggio di nozze, il mio compagno rimase senza lavoro e poco dopo io seppi di essere in attesa di un bimbo. Inutile dire che in quel momento, umanamente fui presa dallo sconforto anche pensando che c’era il mio bimbo in arrivo. E’ stata dura, ma, come ogni figlio di Mamma Lucia, è a Lei che mi sono affidata. Mamma dice sempre:” Figli Io non mi preoccupo di come mantenervi ma di come contentarvi”. A noi non ci è mancato mai nulla. La Mamma un giorno, nella Casetta delle Grazie disse al mio compagno:” Figlio, sulla tua tavola non mancherà mai il pane”. Al settimo mese di gravidanza ( era il mese di Aprile ), Michele fu chiamato a lavorare a 2 ore per due mesi, a giugno si ritrovò senza lavoro ed il 12 giugno nacque Matteo il mio primo bimbo. Quando ritornai a casa, il mio compagno ricevette la notizia che non era stato preso per il lavoro estivo. Fui di nuovo presa da tanto sconforto, più dei mesi precedenti. Una notte, verso la fine di Giugno, Mamma mi venne in sogno e mi disse:” Figlia non ti preoccupare l’otto, l’otto….”. Il mio compagno a Luglio fu richiamato a lavorare ed il suo primo giorno di lavoro fu l’otto Luglio. Da allora , indegnamente, a poco a poco, abbiamo imparato a capire cosa significa quando Mamma ci dice:” Io non mi preoccupo di come mantenervi, ma di come contentarvi”. Grazie Mamma che per la Tua Santa Misericordia hai aperto i nostri cuori e le nostre menti. Oggi comunque ci sono dei periodi in cui il mio compagno non lavora, ma non è più come prima, sappiamo che Mamma è sempre nella nostra casa, comunque si va avanti e non ci manca mai nulla. Quando ero in attesa del primo bimbo, alla sesta settimana di gravidanza, una mattina mi svegliai con dei dolori così forti che non riuscivo nemmeno a respirare. Mentre i miei familiari si apprestavano a portarmi in ospedale, io, attanagliata dal dolore che mi impediva persino di parlare, cercavo di Pregare Mamma, chiedendoLe di venire in mio soccorso. Riuscii con difficoltà a salire in auto e durante il percorso per giungere in ospedale, il Pronto Soccorso della Mamma già si presentò perché, confidando in Lei, già avvertivo tanta serenità. In ospedale la dottoressa mi disse che avevo un’emorragia interna abbastanza diffusa e c’era il rischio di perdere il bimbo. Così decisero di aspettare solo un giorno per vedere se si riassorbiva un pochino, in modo da intervenire con un’incisione per aspirare il sangue. Il giorno dopo, quando la dottoressa mi chiamò per l’ecografia, le sue parole furono:” Ma, come è possibile che di un’emorragia tale ci sia rimasto solo un “corpo luteo” appoggiato sul fondo di un ovaio e che il feto non sia stato intaccato minimamente? ”Io le risposi con il dito indicando il cielo e lei mi disse:” Si, sicuramente tu hai avuto una Grazia”. Grazie Mamma, Luce del mio Signore. Io a sette mesi sono stata operata al cuore per un difetto congenito (DIA+DIV), la mia sorella minore, Valentina, nacque anche lei cardiopatica (Tetralogia di fallot), all’età di 5 anni è salita al Padre. I miei custodi hanno avuto da Mamma la Grazia di avere un’altra bimba che oggi ha 21 anni e che è nata come Mamma aveva promesso loro: “ Sana, forte , libera e bella”. A me il Signore ha donato 2 bimbi e secondo i medici, a causa di questi precedenti, avrei dovuto fare tutti gli esami possibili ed immaginabili, incluso l’amniocentesi, ma grazie alla mia cara Mamma, ho vissuto due gravidanze nella piena consapevolezza e serenità che ci avrebbe pensato Lei. I miei bimbi sono nati sani, forti, liberi e belli. Grazie Mamma, grazie al Signore che a noi, indegni e peccatori, Ti donò. Prendo in prestito le parole di una lode per dire: la mia Mamma che mi vuole bene, la Mamma mia che mi sa capir, la mia Mamma che mi aspetta ancora, la Mamma mia c’è l’ho qui nel cuor. Un forte abbraccio a tutti i miei fratelli e sorelle di Casa Santa che sono sempre in Preghiera per il Santo Pronto Soccorso al fratello sconosciuto. Grazie Mamma, Tua figlia Isabella.