Questa è una testimonianza che voglio riportare nella maniera più semplice, più chiara e nella più completa veridicità ma, seguita nel suo iter piuttosto arduo, complesso, ha dell’incredibile, del sovrannaturale, perché solo Mamma, la nostra Mamma, poteva far si che si compisse quanto sto per narrare. Mi chiamo Michela Chierchia, faccio parte del gruppo di Pompei, e, in precedenza, ho già riportato altre testimonianze, a conferma della Creatura Meravigliosa, della Creatura Celeste che ho avuto modo di conoscere nel lontano 1984, una Creatura che è entrata subito a far parte della mia vita, della mia essenza, per il modo dolce, carezzevole, benevolo con cui accoglieva quanti si rivolgevano a Lei. Io, fra costoro, mi sono innamorata di Quella dolce Creatura che mi capiva solo guardandomi, che mi prendeva per mano, che mi stringeva forte al Suo Petto ed io mi sentivo sempre più attratta dalla Sua Bontà, dalla Sua Dolcezza, dalla Sua Grazia. Ci vorrebbero pagine e pagine per descrivere il percorso fatto con la Mamma, gli insegnamenti che mi ha dato e continua a dare, mi ha parlato del Padre, Nostro Unico Creatore e mi ha insegnato a pregare. Si, prima di conoscere la Mamma, recitavo le preghiere non sentite con il cuore come invece mi ha fatto capire la Creatura Straordinaria che mi ha avvicinata al Padre e mi ha messa in comunicazione con Lui. La preghiera è stata il mio conforto. La preghiera, recitata con tutta l’essenza della Sua Spiritualità, mi trasportava e mi trasportano in un mondo surreale, dove esistono solo il Padre e la Madre Maria. Potrei parlare a lungo di quello che provavo ogni volta che varcavo i Santi Cancelli e di quello che provo ancora oggi quando sono nella Santa Dimora, nella Dimora del Santo Creato, potrei parlarne all’infinito ma non voglio distaccarmi da quello che sta a rendere testimonianza della Creatura Celeste, della Creatura Meravigliosa, Sublime ed Eccelsa che ho conosciuto Viva e Vera allora, ma ancore più Viva, Reale, Vera oggi e sempre. Lode e Gloria al Padre e alla Madre ieri, oggi e sempre.
La prima figlia, Carolina, che il Padre mi ha affidata in custodia, fu operata (era l’anno 2008) di miomectomia la prima volta all’ospedale Moscati di Avellino e, fin da allora, la Mamma è stata vicino a lei e a noi tutti. Dopo circa quattro anni è stata sottoposta nuovamente ad altro intervento di miomectomia, questa volta operata alla clinica Malzoni sempre ad Avellino, un intervento durato molto a lungo, come lunga e straziante la nostra attesa fuori dalla sala operatoria. Dopo circa quattro ore, una voce fredda e agghiacciante annunciava ai familiari della signora Vottero Carolina di presentarsi con urgenza dal dottor Cosentino. Il mio cuore “smise”di battere e con un nodo alla gola che mi stringeva come in una morsa, ci recammo presso lo studio del dottore, che, appena ci vide, ci fece entrare e con tono alterato e serio, senza tanti “fronzoli” ci illustrò una situazione disastrosa e che loro, mia figlia e il suo compagno, sposati da tre anni, potevano mettere l’animo in pace, in quanto non sarebbe stato possibile un concepimento. Quelle parole ci agghiacciarono terribilmente, uscimmo da quella stanza “fredda e oscura”, mentre copiose lacrime bagnavano il nostro viso. In quel momento usciva mia figlia dalla sala operatoria, in fretta asciugammo le lacrime e ci avvicinammo a lei che, pallida e dolorante, giaceva nel letto. Nei giorni che seguirono, ci adoperammo a non far capire nulla neanche quando le dovettero fare, per tre giorni di seguito, continue trasfusioni. Io rimasi vicino a lei mentre il mio pensiero, la mia mente erano rivolti alla Mamma, Consolatrice dei cuori mesti e degli affanni e tribolazioni. Le preghiere sono state la nostra consolazione e l’unico conforto di quei giorni lunghi e strazianti. In clinica, mia figlia rimase più del dovuto in quanto la situazione non migliorava. Dopo venti giorni fu dimessa, ma ogni settimana doveva andare a controllo per verificare se i valori dell’emoglobina fossero aumentati. Per un anno e più i controlli si susseguirono ma la situazione rimaneva sempre stabile. Per avere chiarezza sull’intervento chiedemmo la cartella clinica e, al ritiro di essa, capimmo cosa era successo durante l’intervento di miomectomia. Le avevano perforato l’intestino, quindi poteva terminare in tragedia quel fatidico giorno. La Mamma, la nostra Mamma, era venuta in soccorso presso quella creatura, mentre io e il mio compagno, nella sala d’attesa, eravamo in preghiera, ma ben consapevoli che Lei, la nostra Mamma, era nella sala operatoria a guidare la mano del maldestro chirurgo. Nella Santa funzione dell’11 Marzo, dopo che la Mamma, Regina del Cielo discesa sulla terra per salvare e redimere i Suoi figli, aveva dato la Sua Santa e Divina Parola,(quanta Dolcezza e Bontà nelle Sue Parole), mia figlia Carolina ed io ci avvicinammo ai Cancelli del Santo Altare per parlare con la sorella Anna e ringraziare la Mamma che era accorsa al capezzale della Sua creatura evitando una terribile tragedia. La Santa sorella Anna sorrise e accarezzò la figlia che era lì davanti al Santo Altare e ringraziava, con copiose lacrime e la voce spezzata dall’emozione, la Nostra Creatura Celeste perché solo Lei aveva potuto operare il Miracolo. Neppure per un istante avevamo messo in dubbio una tale incredibile Realtà. Mamma, Creatura Divina, era restata accanto a lei, la figlia affidatami dal Padre, e non l’aveva mai abbandonata. Posso dire con estrema certezza che la Mamma non abbandona nessuno dei Suoi figli ed è sempre vicina ad ognuno di noi. L’anno dopo, mia figlia decise di andare a controllo da un altro ginecologo di cui si parlava della sua bravura. Ebbene, questi la visitò e bruscamente disse:” Signora, qui bisogna intervenire subito perché ci sono altri miomi presenti sul collo dell’utero. Il quadro della situazione non è molto chiaro, si faccia fare l’impegnativa dal suo medico di famiglia e si presenti qui quanto prima”. Mia figlia, senza dirmi nulla, andò dal nostro medico di famiglia, che, nel sentire quanto proferiva, Si allarmò e, nel contempo, si arrabbiò esclamando:” Tu sei viva per miracolo, devi ancora riprenderti dall’intervento precedente, non se ne parla nemmeno”. Da quella volta non volle più sapere di niente. Si tuffò nel lavoro e nelle preghiere esclamando:” Sia fatta la volontà del Signore. Mamma, Tu che in tutti questi anni mi Sei stata vicina, hai guidato i miei passi, mi affido completamente a Te, Dolce Mammina”. L’amore e l’ardore non erano venuti meno, anzi erano più intensi. La Preghiera è stata l’unico conforto e la Fede era divenuta più ardente. Le parole della Cara e Dolce Mamma Celeste erano stagliate nitide nella sua mente e nel suo cuore, “ Non per volere di carne ne per volere di uomo si può concepire, ma solo per volontà del Padre”. Potrebbero sembrare parole surreali ma, noi, che abbiamo avuto la fortuna di incontrare nel nostro cammino questa Meravigliosa Creatura discesa dal Cielo sulla terra, possiamo affermare con assoluta certezza e con giusta cognizione di causa, che tutto è Vero. Si, si, è tutto Vero. La figlia, che il Padre ci ha affidato in custodia, alla fine di novembre del 2015, si recò da un ginecologo perché, avendo ritardo nel ciclo, voleva sapere il motivo. Questi la visitò e le disse:” Tu aspetti un bambino” e aggiunse, “il Signore ha voluto che si compisse ciò”. Venne a casa con gli occhi pieni di pianto ed io temetti il peggio quando proferì le testuali parole:” Siediti, ti devo dare una notizia”! Estrasse dalla borsa una cartellina nella quale c’era un’ecografia dove veniva riportata la settimana della gestazione. Scoppiai in lacrime, mi avvicinai alla foto della Mamma che tengo sul mobile della credenza con la lampada sempre accesa e, stringendomela al petto, La ringraziai a gran voce. Il giorno dopo, di prima mattina, telefonai a Casa Santa, parlai con la sorella Anna alla quale dissi poche e semplici parole ma con voce spezzata dal pianto per l’intensa commozione ed emozione nel comunicare una notizia che aveva ed ha dell’incredibile. La gravidanza ha avuto il suo iter costantemente seguita dalla Mano Miracolosa e Prodigiosa della Mamma. La creatura cresceva e si faceva spazio tra i miomi che le erano d’intorno, per cui i controlli erano più frequenti. Arrivati al nono mese di gestazione, il ginecologo ritenne di anticipare il parto di dieci giorni per non avere complicanze sul feto. Giorno 25 Agosto 2016, grazie alla presenza costante della nostra Mamma, al nostro Primario Celeste, mia figlia, la figlia che il Padre ci ha affidato, diede alla luce una bella bambina e dopo moltissimo tempo, uscì fuori dalla sala operatoria il chirurgo-ginecologo che esclamò:” La bimba è nata per volontà di qualcuno che così ha voluto! E’ una bimba del Miracolo e sua figlia è proprio viva per Miracolo per la situazione che abbiamo trovato quando le abbiamo praticato il “cesareo”, rischiava di morire di setticemia con conseguenze sul feto, ma il Signore ha voluto che si compisse questo Miracolo”. Copiose lacrime rigavano il mio volto nel sentire quelle “dure” parole, ma dentro di me avevo la chiara consapevolezza della Presenza costante, Viva,Vera della Mamma, la Mamma che aveva voluto, ha voluto che si compisse tutto ciò. Immediatamente il mio compagno telefonò a Casa Santa per ringraziare la Mamma e il Padre, mentre io, raccolta in un angolo in attesa che la figlia uscisse dalla sala operatoria, ringraziavo e lodavo la Creatura Divina, la Creatura Celeste che ci era stata vicina, che è vicina a tutti i figli che si affidano a Lei e che, solo grazie a Lei, si era compiuto questo Miracolo. Ed ora, rivolta a coloro che mettono in dubbio la Presenza Viva e Vera di Mamma, dico:” Stolti, ravvedetevi. La Mamma è Viva, la Mamma è Vera! La Mamma è Presente come ieri, oggi e così sarà domani”. Noi, con i nostri occhi velati dal peccato, non vediamo la Presenza fisica, non La tocchiamo ma, con assoluta certezza, la sentiamo attraverso la nostra grande Fede. Lei, la Mamma, in punta di piedi, è vicinissima a noi tutti ed io, ogni notte, alle tre, avverto la Sua Presenza il Suo Alito, il Suo Profumo. Una Mano leggera mi sfiora il volto, mi accarezza dolcemente mentre dalle mie labbra esce una Preghiera “l’Ave Maria”, che recito con tutto l’ardore e l’amore che Lei, la Silenziosa, mi ha infuso. Ora ci sono i Profeti che ci danno la Santa Parola, una Parola che mantiene Viva la nostra fiamma d’amore, una Parola che ci mette in comunione con il Padre e la Mamma, la nostra Mamma che noi, scellerati e indegni, abbiamo consumato per i nostri peccati. Come è dolce, come è soave sentire quella fervida supplica che i Profeti e le Profetesse ci danno e, mentre loro parlano, il mio sguardo si smarrisce in quello scettro al Santo Altare e rivedo la Mamma sorridere e tendere le Braccia. Un profumo soave si spande tutt’intorno e mi culla e mi trasporta in un mondo surreale dove non esiste più niente e sono sola con Lei, la Mamma, che mi sorride e mi tende le Braccia. Grazie Mamma, grazie di Esistere. Ringrazio di cuore tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa, Dimora di Dio, sempre in preghiera per tutta l’umanità.