Pace a tutti, mi chiamo Pasqua Lentini e sono di Ginosa (Taranto). Circa dieci anni fa andai a Taranto per una visita specialistica per le vene varicose, mentre scendevo le scale di casa con il mio compagno, sentii un forte profumo inequivocabile, era il profumo con cui Mamma ci fa sentire la Sua Santa Presenza. Mentre eravamo in macchina, da un’area di servizio uscì d’improvviso un’auto che ci tagliò la strada, l’impatto fu forte ed inevitabile. Nel parasole il mio compagno aveva messo una bustina con dentro una spiga di grano avuta a Casa Santa, dopo l’impatto me la ritrovai, senza accorgermene, stretta nella mia mano e la tenni così fino a quando andammo al pronto soccorso dell’ospedale. Mi fecero una radiografia alle spalle e mi fu riscontrata una frattura alla dodicesima vertebra, che, per Grazia di Mamma, non aveva toccato il midollo spinale. Il dottore, infatti, mi disse che per un filo di capello non aveva raggiunto il midollo e aggiunse che avevo senz’altro ricevuto una Grazia. Poiché mi furono riscontrate circa 400 microfratture, decisero di ingessarmi tutte le spalle e il torace. Mentre venivo trasportata su una barella dall’infermiera, pregavo Mamma poiché ero terrorizzata dall’ingessatura, per me sarebbe stato un sacrificio enorme, non l’avrei sopportata. Continuavo a pregare Mamma, mentre alla presenza di due dottori, iniziarono l’operazione dell’ingessatura. Mi avevano già avvolto la tela sulle spalle, braccia e torace, quando all’improvviso si presentò un Signore, che tuttora non so chi fosse, sta di fatto che, senza interpellare gli altri due dottori, tagliò tutta la tela che già mi avvolgeva e mi disse di mettermi solo un busto di metallo. Solo la mia condizione mi impedì di saltare dalla gioia, la Grazia della Mamma che già dal mattino si era fatta sentire, ci aveva salvato, evitandomi un trauma gravissimo, come citato sopra e con grande meraviglia dei medici, fu completa con l’intervento di quell’Uomo che dal nulla si presentò e Grazie alla Mamma, anche l’ingessatura mi evitò. Passai tre mesi a letto con il busto, quando finalmente potei affrontare il viaggio, andai da Mamma per ringraziare Lei e il Signore, portando un fascio di rose rosse. Mamma mi disse: “ Che belle rose mi hai portato, mettile vicino a Gesù che ti ha fatto la Grazia “.