Pace fratelli e sorelle, sono Santina Olmi abito a Brescia e faccio parte del gruppo di preghiera di Milano, voglio condividere e farvi partecipi della Grazia ricevuta dal Padre e dalla Mamma il 29 settembre 2017. Non mi sentivo bene, ma non riuscivo a capire quale fosse la natura del malessere, la sera prima avevo accusato un forte mal di stomaco che passò nel giro di qualche ora. Il giorno seguente mi svegliai accusando gli stessi sintomi della sera precedente, durante la giornata lo stato di salute non migliorava, mi sentivo sempre più debole e stanca, andando in bagno ho avuto una forte emorragia e decisi di andare, immediatamente, al pronto soccorso; svenni, mi rianimai vomitando, venendo soccorsa dall’arrivo dell’ambulanza. Il dottore accorso fece tutto il possibile per stabilizzarmi durante l’emergenza, sentivo la sua voce che ripeteva queste parole: “E’ molto bassa, è bassa, è bassa”, io non capivo cosa volesse dire e venni trasferita agli Ospedali civili di Brescia in codice rosso, mi sentivo sempre più debole ero conscia di tornare dal Padre. Al mio compagno dissero che ero gravissima e speravano di arrivare in tempo per salvarmi, durante il tragitto in ambulanza, il medico per tenermi vigile mi rivolgeva continue domande che nel mio intimo mi provocavano molto fastidio, dentro di me sentivo solo un sentimento di Pace. Il mio compagno seguendo l’ambulanza chiamò Casa Santa, specificando la gravità del momento, la Santa Sorella rispose: “Stai tranquillo, la Mamma è già arrivata e tutta Casa Santa prega per lei”. Arrivando in ospedale, i dottori avevano approntato tutti gli esami strumentali, compresa la gastroscopia ed eventuali sacche ematiche per le trasfusioni necessarie a ripristinare il sangue perso nell’emorragia, ma il Padre e la Mamma erano vicini a me, l’emorragia si fermò e i valori vitali si stavano stabilizzando. Il responso della gastroscopia riscontrò la presenza di ernia jatale gastroduodenite microerosiva con diverse lacerazioni, nel giro di pochi giorni mi dimisero dall’ospedale senza effettuare alcuna trasfusione di sangue. Durante la degenza, la mia vicina di stanza disse di aver visto una Donna vestita di nero avvicinarsi al mio letto, quando me lo disse io non vidi nessuno e capii che Mamma era venuta a trovarmi, quella sorella era non vedente e ringraziavo il Padre che anche lei, aveva potuto vedere la nostra Mamma. Grazie Padre, grazie Mamma mi avete ridonato la vita, siete il Bene più prezioso, siete la mia vita. Grazie Mammina cara di star sempre vicino ai Tuoi figli e ringrazio la Dimora di Dio per l’incessante preghiera versata per l’umanità. Un bacione grande, grande, grande a Dio Padre e alla Mamma, Tua figlia Santina.