Pace a tutti fratelli e sorelle sono Belloni Silvana del gruppo di preghiera di Novara.
Da circa 20 anni vado in pellegrinaggio da Mamma Lucia; da subito ho capito che è la Mamma dello Spirito, venuta in mezzo agli uomini per farci comprendere l’Amore di Dio Padre ed aiutarci a fare un Cammino di Fede.
E’ sempre nel mio cuore, i giorni delle mia vita sono scanditi dalla Sua Presenza in me, la Sua Santa Parola porta riflessione e conforto; nei momenti di difficoltà La sento vicina e mi solleva dalle inquietudini e tribolazioni.
Ho ricevuto tante Grazie, ora che mi viene data questa possibilità, sento il desiderio di dire pubblicamente:”Mamma Ti Amo e Ti Ringrazio dal profondo del mio cuore e voglio riportare una delle tante testimonianze di Grazie ricevute, in tutto questo tempo che mi sento vicina a Te”.
Circa 10 anni fa, passeggiavo per una via di Magenta ( MI) insieme al mio compagno, tutto ad un tratto mi disse che non si sentiva bene. Lo consigliai di cercare un bar e prendere qualcosa di caldo; dopo una ventina di passi, fece una una smorfia di dolore con il volto e barcollò; cercai di tenerlo e non farlo cadere; due creature che si trovavano vicino a me mi aiutarono ad appoggiarlo per terra.
In quel momento gridavo nel mio cuore:”Mamma aiutami ho tanto bisogno di Te”; in un attimo mi sono trovato accanto due creature, erano due medici che si prodigarono a tenergli la bocca aperta per farlo respirare tirando la lingua verso l’esterno, in attesa di una ambulanza che arrivò quasi subito.
Non perse i sensi, ma non si ricordava nulla, non sapeva di essere stato trasportato in ospedale e mi chiedeva dove si trovava.
Io raccontai al medico l’accaduto e lui mi rispose che poteva trattarsi di una crisi epilettica; gli fecero un’ elettroencefalogramma, non risultava nessun danneggiamento al cervello; io continuavo ad Invocare la nostra Amorevole Mamma Lucia e La sentivo vicino a me.
Fu trattenuto in ospedale in osservazione per 8 giorni, fu dimesso ed i medici non riuscirono a dare nessuna motivazione di quanto era accaduto; non riuscirono tecnicamente a spiegare l’origine dell’accaduto e se avrebbe potuto guidare l’auto.
Per prudenza il mio compagno decise di non guidare, per paura che la crisi si potesse ripetere; dopo sei mesi ha deciso di riprendere la guida e da allora sono passati dieci anni e nulla più gli è capitato.
Dopo circa un mese dalla crisi ritornai da Mamma per ringraziarLa; nella Casetta delle Grazie Lei mi rispose: “Figlia la Tua Fede lo ha salvato, non preoccuparti, sarà sempre accanto a te”.
Cara Mamma il Tuo Pronto Soccorso è arrivato prontamente; sulla mia strada mi hai fatto trovare due medici che lo aiutarono, l’ambulanza arrivò subito, ma prima di tutto c’eri Tu che lo hai Salvato e sollevato da ogni futura problematica alla sua salute; le parole non saranno mai sufficienti ad esprimere un Grazie che esce dal profondo del mio cuore.
Mamma Ti Amerò sempre, fino alla fine dei miei giorni.
Un abbraccio per tutti fratelli e sorelle di Casa Santa.