Testimonianza di Vitantonio La Carbonara di Fasano (Brindisi)

Pace a tutti fratelli e sorelle sono La Carbonara Vitantonio di Fasano ( BR) e faccio parte del gruppo di preghiera di Brindisi.
Vado da Mamma Lucia da 37 anni; una mia zia da un po’ di tempo ci parlava, perché era già stata a Casa Santa e aveva anche ricevuto una Grazia; in quel momento io e la mia compagna non avevamo un particolare bisogno e la cosa non l’avevamo ritenuta interessante.
A distanza di anni provo ancora vergogna a scrivere queste parole, nei miei pensieri e nel mio cuore avevo trattato Mamma Lucia, “ La Creatura dell’Impossibile, La Stella più Bella del Creato”, come una merce di scambio; non sapevo e mia zia che era stata da Lei, forse non mi aveva parlato a sufficienza, le mie orecchie non erano pronte per sentire e il mio cervello per riflettere che Mamma era La Creatura del Cielo mandata da Dio per aiutare i figli a crescere nell’Amore e prepararsi per il ritorno nel regno dei Cieli.
Prima di raccontarvi una delle tante Grazie ricevute, con il presente scritto, chiedo perdono alla nostra Dolcissima Mamma del mio comportamento iniziale e poi mi rivolgo a tutte le creature del mondo che non l’hanno conosciuta, di non giudicare, di non criticare, ma di aprire il cuore a Dio con Umiltà, Preghiera e senso di Pietà verso tutte le creature di questa umanità.
Mi sento di dire con la mia esperienza che se ci rapportiamo col nostro Dio con Amore, Lui ci elargisce i Suoi Doni e Mamma è il Dono più Grande che ci possa dare.
Era il 1978, mi sentivo come se una spina fosse penetrata nel braccio sinistro e la zona rimaneva indurita e insensibile; dopo due mesi andai dal farmacista  e mi consigliò di andare in ospedale perché nel frattempo il braccio si era gonfiato, mi dava prurito e dolori per mezzo corpo.
Andai dal medico di base, anche lui mi consigliò di andare in ospedale, io gli dissi se era possibile tentare prima con una cura a casa e lui mi prescrisse sei punture di penicillina; però non ebbi tempo di farle perché nel frattempo i dolori erano diventati insopportabili e mi proposi di andare in ospedale.
Nel frattempo mi incontrai con la capogruppo di Martina Franca che mi consigliò di andare prima da Mamma perché in quei giorni c’era una partenza per Casa Santa.
Era il 19 marzo 1978, per la prima volta ho varcato i Santi Cancelli di Casa Santa; fui ricevuto da Mamma Lucia e appena mi vide pronunciò queste parole: ” Figlio ti rimangono tre giorni di vita “, io emozionato e preoccupatissimo le dissi:” Mamma aiutami Tu”.
Uscito dalla Casetta delle Grazie ero preoccupato per le parole che avevo udite dalla Bocca della Creatura di Dio, ma mi sentivo leggero, la mia Anima era stata Ristorata, era entrata in me una Fiducia Grande mai provata prima, mi toccavo il braccio era sempre indurito ed insensibile, ma le punte delle dita cominciavano a essere sensibili; in tre giorni tutto era ritornato sensibile, i dolori spariti, ero rinato a nuova vita.
Non ci sono parole o modo per ringraziare la nostra Dolce Mamma, non saprei neanche farlo, posso solo dire che nella nuova vita che Mamma mi ha dato, ha messo dentro di me un cuore nuovo, aperto all’Amore di Dio e Luce Divina per farmi capire il Grande messaggio d’Amore che Mamma ha portato in questa umanità; la Creatura più Bella del Creato che Dio ha Donato per tutti i Suoi figli; Beati coloro i quali La sanno riconoscere.
Un abbraccio per tutti fratelli e sorelle di Casa Santa.

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