Testimonianza di Viviana Di Bello di Foggia

Pace a tutti carissimi fratelli e sorelle, mi chiamo Viviana Di Bello e faccio parte del gruppo di preghiera di Foggia.
La scelta di portare la mia testimonianza oggi, 1 aprile 2018, nella ricorrenza della Santa Pasqua, non è una coincidenza.
Sembrava un sabato qualunque quello di un anno fa e mi accingevo a svolgere la mia giornata come sempre.
Poco prima di pranzo avvertii un fortissimo dolore all’addome al quale non diedi peso, quindi pranzai e cercai di coricarmi un po’ prima di andare a lavoro. Quelle fitte così acute però non mi permisero in alcun modo di riposare, era impossibile assumere una qualsiasi posizione senza che mi contorcessi.
Mi preparai per andare a lavoro ma i dolori aumentarono e diventai pallida come un lenzuolo così la mia custode mi portò alla guardia medica. Mi fu detto che probabilmente il tutto era legato ad un follicolo nelle ovaie che si era infiammato, mi firmarono un documento e mi spedirono al pronto soccorso.
“Un’odissea”.
Entrai immediatamente e mi fu subito fatto il primo emocromo. Passarono due ore e nessuna notizia dei dottori che avrebbero dovuto visitarmi, nessuna posizione mi dava sollievo, il mio pensiero e quello dei miei custodi era rivolto alla Mamma, bussando al Suo Immacolato Cuore per il Suo Santo Pronto Soccorso. Nel frattempo mi assalì una fortissima nausea, così mi avviai verso la toilette ma non ci arrivai mai, persi i sensi e se non ci fosse stata la mia custode a sorreggermi sarei crollata a terra. Mentre mi facevano rinvenire, vidi i visi di due giovani che mi sorridevano, non so chi fossero ma erano immersi in una Luce meravigliosamente candida e rassicurante. Mi svegliai e quei due ragazzi non li vidi più, due Angeli mandati dalla Mamma pensai. Finalmente i dottori si interessarono al mio problema che, con molta superficialità, sminuirono, dicendomi che avendo una soglia del dolore molto bassa, la perdita dei sensi non dipendeva da altro, se non da banalissimi dolori di ovulazione.
Mi fecero dei controlli e mi spedirono in chirurgia d’urgenza, “solo per precauzione”, dove aspettai altri tre quarti d’ora perché il medico mi visitasse. Nel frattempo erano presenti due specializzande che guardando il mio emocromo, (molto molto basso!!!) e tastandomi l’addome, mi rassicurarono dicendomi che sarei tornata a casa presto. Ma io ed i miei custodi eravamo molto preoccupati e chiamavamo la Mamma affinché corresse Lei a dar lume ai medici che sembravano non aver ben capito cosa avessi.
Quando il dottore terminò la visita, infatti, il suo parere fu positivo e avrei potuto far ritorno a casa in serata se non fosse stato che, essendo io una giovane donna con un dolore in una zona di interesse ginecologico, preferì farmi controllare nel reparto di ginecologia.
Qui mi accolsero le infermiere che mi fecero accomodare nella sala visite. Dopo pochissimi secondi entrò il medico che mi visitò e con una sensibilità di pochi, mi disse che avevo del liquido nell’addome e che poteva trattarsi di sangue. Per precauzione mi fece fare il secondo emocromo, specificando che la nottata l’avrei passata in ospedale sotto controllo e che dovevo rimanere a digiuno per un’eventuale intervento l’indomani. Rimasi seduta sulla sedia della stanza un po’ preoccupata, mentre fuori i miei custodi ed il mio compagno cercavano di sorridermi e di tranquillizzarmi. Avvertii nuovamente quella strana nausea e gridai che stavo per svenire di nuovo. Rinvenii con più difficoltà questa volta, tra gli schiaffetti della mia custode e le infermiere che mi spogliavano per portarmi in sala operatoria d’urgenza. Da quel momento in poi ho dei ricordi molto sfocati: l’anestesia, i medici, le infermiere mentre la mia custode chiamava Casa Santa affidandomi alle cure della nostra dolcissima Mammina e alle preghiere dei Santi Fratelli e delle Sante Sorelle della Dimora di Dio.
Dopo due ore uscii dalla sala operatoria e rividi tutti, i miei custodi ed il mio compagno, fuori che mi aspettavano.
La mattina seguente il ginecologo che mi aveva operata, facendomi visita mi disse che era stato un Miracolo perché un minuto in più e non sarei stata qui oggi. Dal mio addome fu aspirato un litro e mezzo di sangue, versatosi per un follicolo scoppiato e che non si capì subito cosa avessi perché era evidente che avessi una soglia del dolore molto alta e questo aveva confuso i medici del pronto soccorso. Quando il chirurgo mi parlava, io sorridevo perché sapevo che il Miracolo era la Mamma che non lascia mai soli i figli che a Lei si affidano, mi sentivo forte, protetta ed orgogliosa, figlia indegna ma enormemente grata alla nostra Mammina delle Grazie impossibili.
La mia ripresa fu sbalorditiva, la mattina successiva all’intervento, tolsero il drenaggio, ed iniziai a farmi le “passeggiate” nei corridoi del reparto, sotto gli occhi increduli del personale medico.
Fui dimessa il 5 aprile 2017 ad ora di pranzo, per mia insistenza, grazie alla Mamma stavo bene e volevo tornare a casa .
Il 30 settembre 2017 ho potuto sposare Alessandro, il mio compagno e il 15 Dicembre ho compiuto 30 anni.
Ogni giorno ringrazio la Mamma e il Padre per questo ennesimo enorme regalo che mi hanno voluto fare, mi hanno fatta Rinascere ed io oggi, ad un anno dell’accaduto, dopo i vari controlli, voglio testimoniare la Loro Grandezza, come potrei non farlo.
Chi ha conosciuto la Mamma non può smettere di Credere, il Suo Sorriso, le Sue Parole, i Suoi meravigliosi Occhi, ma soprattutto i Suoi Santi Insegnamenti e le Infinite Grazie e Miracoli che ha strappato al Padre nostro Creatore, per Sua Intercessione, per tutti i figli da Lei Concepiti.
Evviva la Mamma e il Padre che sempre ci sorridono e ci affiancano in ogni nostra battaglia terrena.
Santa Pasqua.
Pace a tutti.
Viviana

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